VEGLIA DI PENTECOSTE


BOLLETTINO PARROCCHIALE NR.382 MAGGIO 2025
ORARIO SANTE MESSE

Orari Sante messe :
Feriali: ore 18,30 Lunedì, Martedì, Giovedì e Venerdì
ore 20,00
Mercoledì
Prefestiva: ore 19.00
Festiva: ore 10.00 tutta l'estate
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CALENDARIO LITURGICO SETTIMANALE

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Tutti i mercoledì

SANTA MESSA ORE 20.00 E A SEGUIRE LA RECITA DELLA CORONCINA ALLA DIVINA MISERICORDIA
TUTTE LE DOMENICHE

ALLE ORE 17.00 ADORAZIONE EUCARISTICA E RECITA DEL SANTO ROSARIO
IL PENSIERO DELLA SETTIMANA

PREGHIERA DELLA SETTIMANA
Preghiera del 8.GIUGNO 2025
LA FOTO DELLA SETTIMANA
La foto del 08.GIUGNO 2025

CANTARE INSIEME FA BENE!




Domenica di Pentecoste
Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa.
8.giguno 2025
Pentecoste, il Padre porta a compimento il Mistero pasquale con il dono dello Spirito Santo. Egli “riempie” il tempo, cioè la storia, i luoghi, ed entra nei discepoli, creando novità e garantendo in modo permanente la presenza rivelatrice e protettrice di Cristo “intercessore” e di Dio, orientando la vita nel segno dell’amore e della speranza.

“O Padre”, ti diciamo grazie per il dono dello Spirito. Riconosciamo che "nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione". Ti invochiamo: "diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo."
NON DI SOLO PANE NR.1183
PREGHIERA IN FAMIGLIA
Riflessione Vangelo: Pentecoste c 2025
Vangelo bambini e ragazzi: Pentecoste c 2025
+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 14,15-16.23-26 Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa |
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non
è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho
detto».
Parola del Signore
IL VIDEO DEL MESE
Perché cresciamo nella compassione per il mondo – Il Video del Papa - giugno 2025
Il video con l'intenzione di preghiera di Papa Leone XIV per il mese di giugno 2025: "Preghiamo perché ognuno di noi trovi consolazione nel rapporto personale con Gesù e impari dal suo cuore la compassione per il mondo."A cura della Rete Mondiale di Preghiera del Papa - Apostolato della Preghiera. In lingua inglese con traduzione e sottotitoli in italiano
NOTIZIE DAL MONDO
L'annuncio. Un concistoro per otto nuovi santi (la metà italiani)

Saranno ben otto i beati di cui venerdì 13 giugno Leone XIV, insieme al collegio de cardinali, deciderà le date della canonizzazione. Il Concistoro ordinario pubblico, che è stato annunciato oggi 4 giugno, inizierà alle ore 9 nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano con la recita dell’Ora media.
Questi sono i prossimi santi di cui si occuperanno nell'occasione il Papa e i porporati:
- Ignazio Choukrallah Maloyan (1869-1915), arcivescovo armeno cattolico di Mardin, martire
- Peter To Rot (1912-1945), catechista della Papua Nuova Guinea, martire
- Vincenza Maria Poloni (1802-1855), religiosa veronese, fondatrice dell’Istituto delle Sorelle della Misericordia
- Carmen Rendíles Martínez (1903-1977), religiosa venezuelana, fondatrice della Congregazione delle Serve di Gesù
- Maria Troncatti (1883-1969), religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice, missionaria in Ecuador
- José Gregorio Hernández Cisneros (1864-1919), medico venezuelano
- Pier Giorgio Frassati (1901-1925), torinese, membro del Terz’Ordine di San Domenico
- Bartolo Longo, (1841-1926), originario della provincia di Brindisi, fondatore del Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei
Non compare nella lista il beato Carlo Acutis, la cui canonizzazione, già programmata per lo scorso 27 aprile, non aveva potuto tenersi in seguito alla morte di papa Francesco avvenuta sei giorni prima.
IL LIBRO DELLA SETTIMANA
Leone XIV. Il Papa venuto per la pace

Descrizione
Nel tardo pomeriggio dell'8 maggio, dopo solo quattro scrutini, la fumata bianca ha annunciato l'elezione del nuovo papa della Chiesa cattolica, Robert Francis Prevost, Leone XIV. Nelle previsioni che si rincorrevano frenetiche nei giorni precedenti, il suo non era certo tra i nomi più gettonati: per molti è stata una sorpresa vederlo affacciarsi dal balcone di San Pietro. Un pontefice già destinato a fare storia, primo statunitense e primo appartenente all'ordine di sant'Agostino a salire al soglio di Pietro. Anche la scelta del nome ha fatto discutere, per la continuità con quel Leone XIII che con l'enciclica Rerum Novarum aveva portato per la prima volta la Chiesa a occuparsi di questioni sociali. Ma in un momento tanto difficile per il pianeta, tra guerre in atto e annunciate, un'economia in crisi, le difficoltà di dialogo internazionale e i conflitti sociali, sarà in grado questo papa di aprire nuove vie di concordia e fratellanza? Saprà agire per quella pace tanto invocata nel primo discorso da pontefice? Saprà, come molti auspicano, mettere d'accordo l'ala più progressista e quella più tradizionalista della Chiesa, evitando uno scontro che minaccia di sfociare in scisma? Soprattutto, troverà il modo di raccogliere l'eredità di Francesco e, come lui, farsi spazio nel cuore di milioni di persone?
DIOCESI DI BOLOGNA
Per seguire le celebrazioni del cardinal Zuppi collegarsi a questo link: www.youtube.it/user/12portebo
Prossimi appuntamenti


domenica 8 Giugno 11:00
Festa della parrocchia di Santa Caterina al
Pilastro
mercoledì 11 Giugno 21:00
Incontro a «LiBeRi» con presentazione del libro
su Don Giulio Salmi
venerdì 13 Giugno 09:30
Convegno «Vince l’azzardo, perdono i cittadini».
venerdì 13 Giugno 16:00
Celebrazioni per i 100 anni della diocesi di Fiume
(Croazia)
sabato 14 Giugno 09:30
Celebrazioni per i 100 anni della diocesi di Fiume
(Croazia)
domenica 15 Giugno 17:30
Messa nel corso della quale istituisce nuovi
Accoliti e Accolite.
LE PAROLE DEL PAPA
In questa vigilia di #Pentecoste siamo profondamente coinvolti dalla prossimità di Dio, dal suo Spirito che unisce le nostre storie a quella di Gesù. Siamo coinvolti, cioè, nelle cose nuove che Dio fa, perché la sua volontà di vita si realizzi e prevalga sulle volontà di morte.

LEONE XIV UDIENZA GENERALE Piazza San Pietro Mercoledì, 4 giugno 2025

Ciclo di Catechesi – Giubileo 2025. Gesù Cristo nostra speranza. II. La vita di Gesù. Le parabole. 8. Gli operai nella vigna. «E disse loro: “Andate anche voi nella vigna”» (Mt 20,4)
Cari fratelli e sorelle,
desidero fermarmi ancora su una parabola di Gesù. Anche in questo caso si tratta di un racconto che nutre la nostra speranza. A volte infatti abbiamo l’impressione di non riuscire a trovare un senso per la nostra vita: ci sentiamo inutili, inadeguati, proprio come degli operai che aspettano sulla piazza del mercato, in attesa che qualcuno li prenda a lavorare. Ma a volte il tempo passa, la vita scorre e non ci sentiamo riconosciuti o apprezzati. Forse non siamo arrivati in tempo, altri si sono presentati prima di noi, oppure le preoccupazioni ci hanno trattenuto altrove.
La metafora della piazza del mercato è molto adatta anche per i nostri tempi, perché il mercato è il luogo degli affari, dove purtroppo si compra e si vende anche l’affetto e la dignità, cercando di guadagnarci qualcosa. E quando non ci si sente apprezzati, riconosciuti, si rischia persino di svendersi al primo offerente. Il Signore ci ricorda invece che la nostra vita vale, e il suo desiderio è di aiutarci a scoprirlo.
Anche nella parabola che oggi commentiamo ci sono degli operai in attesa di qualcuno che li prenda a giornata. Siamo nel capitolo 20 del Vangelo di Matteo e anche qui troviamo un personaggio che ha un comportamento insolito, che stupisce e interroga. È il padrone di una vigna, il quale esce di persona per andare a cercare i suoi operai. Evidentemente vuole stabilire con loro un rapporto personale.
Come dicevo, si tratta di una parabola che dà speranza, perché ci dice che questo padrone esce più volte per andare a cercare chi aspetta di dare un senso alla sua vita. Il padrone esce subito all’alba e poi, ogni tre ore, torna a cercare operai da mandare nella sua vigna. Seguendo questa scansione, dopo essere uscito alle tre del pomeriggio, non ci sarebbe più ragione di uscire ancora, perché la giornata lavorativa terminava alle sei.
Questo padrone instancabile, che vuole a tutti i costi dare valore alla vita di ciascuno di noi, esce invece anche alle cinque. Gli operai che erano rimasti sulla piazza del mercato avevano probabilmente perso ogni speranza. Quella giornata era andata a vuoto. E invece qualcuno ha creduto ancora in loro. Che senso ha prendere degli operai solo per l’ultima ora della giornata di lavoro? Che senso ha andare a lavorare solo per un’ora? Eppure, anche quando ci sembra di poter fare poco nella vita, ne vale sempre la pena. C’è sempre la possibilità di trovare un senso, perché Dio ama la nostra vita.
Ed ecco che l’originalità di questo padrone si vede anche alla fine della giornata, al momento della paga. Con i primi operai, quelli che vanno nella vigna all’alba, il padrone si era accordato per un denaro, che era il costo tipico di una giornata di lavoro. Agli altri dice che darà loro quello che è giusto. Ed è proprio qui che la parabola torna a provocarci: che cosa è giusto? Per il padrone della vigna, cioè per Dio, è giusto che ognuno abbia ciò che è necessario per vivere. Lui ha chiamato i lavoratori personalmente, conosce la loro dignità e in base ad essa vuole pagarli. E dà a tutti un denaro.
Il racconto dice che gli operai della prima ora rimangono delusi: non riescono a vedere la bellezza del gesto del padrone, che non è stato ingiusto, ma semplicemente generoso, non ha guardato solo al merito, ma anche al bisogno. Dio vuole dare a tutti il suo Regno, cioè la vita piena, eterna e felice. E così fa Gesù con noi: non fa graduatorie, a chi gli apre il cuore dona tutto Sé stesso.
Alla luce di questa parabola, il cristiano di oggi potrebbe essere preso dalla tentazione di pensare: “Perché cominciare a lavorare subito? Se la remunerazione è la stessa, perché lavorare di più?”. A questi dubbi Sant’Agostino rispondeva così: «Perché dunque ritardi a seguire chi ti chiama, mentre sei sicuro del compenso ma incerto del giorno? Bada di non togliere a te stesso, a causa del tuo differire, ciò ch’egli ti darà in base alla sua promessa». [1]
Vorrei dire, specialmente ai giovani, di non aspettare, ma di rispondere con entusiasmo al Signore che ci chiama a lavorare nella sua vigna. Non rimandare, rimboccati le maniche, perché il Signore è generoso e non sarai deluso! Lavorando nella sua vigna, troverai una risposta a quella domanda profonda che porti dentro di te: che senso ha la mia vita?
Cari fratelli e sorelle, non scoraggiamoci! Anche nei momenti bui della vita, quando il tempo passa senza darci le risposte che cerchiamo, chiediamo al Signore che esca ancora e che ci raggiunga là dove lo stiamo aspettando. Il Signore è generoso e verrà presto!