Cammino dei piccoli - Autunno 2011
(appunti di percorso)
11 Settembre 2011 Domenica. "I discepoli si riunirono attorno a Gesù e chiesero: "Chi dunque è il piu grande nel Regno dei cieli?" Egli allora chiamò a sè un bambino, lo pose in mezzo e disse: "Se non vi convertirere e non diventerete come i bambini non entrerete nel Regno dei cieli". Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui sarà grande nel Regno dei cieli". Matteo 18,1-5. Inizio del capitolo 18 del vangelo di S. Matteo di cui oggi, a messa, leggiamo la finale, sul perdono. Lezione di comunità, che parte dalla accoglienza dei piccoli e del "piccolo" che è dentro di noi, col paterno impegno di cercarlo quando si smarrisce, correggerlo quando sbaglia, sostanziare di preghiera una comunione "nel nome del Signore" e vivere il perdono come culmine di tutto.
Bruttissimo risveglio, per un sogno: ero in gita con la parrocchia, ognuno andava per conto proprio, specie i bambini: clima di smarrimento, insoddisfazione e ansia da parte mia. Le emozioni sono come le nuvole, vanno e vengono; eppure un pò vanno ascoltate, avendo qualcosa da dirci sulle nostre "malattie". Dopo le preghiere visita al cimitero, cercando di abbracciare col cuore tutti i "piccoli" che incontro: Marco, Betta, Leda, Ugo, Gabriella, Romano che spazza attorno alle magnolie; rifiorisce pace e gioia.
Ieri bellissima celebrazione per la Professione Perpetua di Suor Emma e consorelle; il mistero della "sponsalità" con Dio: scegli i piccoli per farli sposi, Re e Regine. Pomeriggio festa di San Nicola a Castelfranco, dove don Remigio "ha mostrato i muscoli" con una operazione di distacco dalla Sagra del Tortellino. Coraggioso e vincente: so quanto ha sofferto e soffrirà. E' nella sua indole di montanaro la "testardaggine"; posso solo ammirarlo e sostenerlo con la preghiera di un piccolo.
Ieri ho pianto di gioia nell'imparare che una parrocchiana (solo una donna può avere un pensiero simile) nel libro degli ospiti mi ha dedicato la canzone: Una poesia anche per te
Una poesia anche per te - Elisa , Ivy - YouTube
Ore 20,30 Legami di tristezza sciolti dalla compagnia della luna piena. Una vocina mi dice di ascoltare Antonin Dvorak la "Sinfonia dal nuovo mondo": il movimento II° il Largo, bellissimo.
Antonín Dvořák - Largo - YouTube
12 Settembre 2011 Lunedì. Risveglio buono; sognando di camminare in Liguria, avvolto dal vento, da Genova in poi. Pronto per una nuova giornata, dedicata a "prendermi cura". Positiva prospettiva assunta dalla lettura del romanzo l'Attentatrice, in cui si stigmatizza l'errore di una vita fondata sul "sogno", a discapito della attenzione alla realtà concreta e ai rapporti veri cui essa appella.
Bella meditazione di don Maurizio Marcheselli su "Il testamento spirituale di san Paolo": Atti 20,17-35. Nel congedarsi dai collaboratori, l'Apostolo presenta se stesso come modello del ministro di Cristo. Mi chiedo quanto il tema della "piccolezza" sia consono. Il primo carattere dell'apostolo è servire Cristo con tutta umiltà; alla fine dice di ammonire ciascuno e poi soccorrere i deboli. L'apostolato toglie alla piccolezza ogni dimensione di meschinità, disvalore, dandole invece uno splendore di "grazia", sia come gentilezza, che evento salvifico.
Emotivamente devo combattere con una latente depressione, la cui origine non so ben capire. Durante i giorni di cammino ricordo il mutare d'animo allorchè, anche a fronte di percorsi faticosissimi, ero lieto per la sicurezza di essere sulla strada giusta, invece lo scoramento quando, anche solo per un istante, ero incerto del percorso. Se questa cifra ha carattere universale, significa che bisogna impegnarsi a cercare, per sè e per gli altri, "la sicurezza della strada giusta". Trovata la quale, ci si può anche permettere il lusso di fermarsi, andare molto adagio o di affrontare impervie fatiche.
Chiamato a fare la S. Comunione ad una ammalata, Renata Baracca, sento tutta la forza sanatrice del "soccorrere i deboli" e risposta al tentazione della depressione, svalutazione della vita. Dio è contento quando amiamo la nostra vita, quando ne godiamo e ce ne prendiamo cura. Chiudendo la chiesa, prego sr. Anania per "un cuore nuovo e gioioso", con un piccolo voto.
"Possa io fare della mia vita qualcosa di semplice e diritto, come un flauto di canna che il Signore riempie di musica" (Tagore)
13 Settembre 2011 Martedì. Si finisce per somigliare a ciò che si ama. L'animo può anche essere nella pena, se si ama coloro che sono nella pena. L'animo che ama Dio risplende della luce di Dio. Chi ama, vive al contempo la gioia e la pena: l'una è falsa senza l'altra. La pena nel vedere il dolore, l'empietà, il rifiuto di Dio; la gioia nell'atto di amare, nel dono di sè, nella speranza della salvezza in Gesù. Oggi avrò tante cose da fare: cercarne il lato piccolo e amarlo, con cura, dedizione e piacere.
Tutto confermato nella semplice e continua preghiera di intercessione "Signore, benedici il tuo popolo". Il mattino mi fa incontrare Antonietta, in lacrime per la morte del figlio: se non avessi sofferto tanto ieri, non avrei potuta accoglierla oggi con uguale verità e speranza. Giornata di profonda pace. Mentre a Bologna continua la Tre Giorni del Clero, in parrocchia incontro il gruppo dell'Asilo, la famiglia Soldano per il battesimo di Aurora, Roberta e la famiglia Montananari per il lutto di Ines, Monica per la stagione teatrale, Paola che accudisce amorevolmente i genitori anziani Letizia e Tonino, i fedeli per la messa. A Manzolino liturgia funebre speciale, celebrata da don Stefano: affetto, dignità, bellezza dei gesti e dei segni. Fine giornata pensando che il Signore sia contento di noi. Amara notizia della morte di Massimo Melotti e del congedo nella Funeral Home di Modena. Riservatezza o esclusione?
14 Settembre 2011. Mercoledì. Esaltazione della Santa Croce.
" Il bambino corre sul crinale delle colline, il visetto raggiante, le pupille in visibilio e si lancia verso il cielo, trascinato dalla voce del padre: possono toglierti tutto, le proprietà, gli anni più belli, ogni tua gioia, ogni tuo merito, fino all'ultima camicia. Ti resteranno sempre i tuoi sogni per reinventare il mondo che ti hanno negato". (Finale del libro l'Attentatrice di Y. Kadra).
Attraverso la croce Dio opera lo "smantellamento" di ogni potenza, tesa a noi e al mondo, per liberare lo sguardo verso di lui e la grazia. Giornata pienissima, iniziata naturalmente con un senso di ansia: sforzo di guardare con l'occhio di Dio, del bambino che sogna, di chi si fida, di chi aspetta, di chi si impegna ancor più nei tempi lenti e intensi. Adorare Dio negli occhi di chiunque incontro. Preghiera per le Suore, per Stefano e perchè "la Parola di Dio corra e sia glorificata fra gli uomini come lo è in mezzo a noi".
Giunte preziose indicazioni sul cammino in Cote d'Azur. Urge imparare un po' di francese. Alla Tre Giorni i confratelli mi chiamano "il prete pellegrino", non sempre con ironia.
Nel linguaggio della tradizione cristiana la attenzione al "sogno" si chiama contemplazione. La quale non ha solo valenza di speranza, di sguardo elevato, ma di sguardo profondo alla realtà presente, qui, ora, nel mistero. Oggi, festa della Croce, si impone questo sforzo di tenere fisso lo sguardo sulle cose invisibili, delle quali ogni croce è la porta. La chiesa vive un grande dolore, la lontananza dei suoi figli. Ma la promessa di Dio non viene meno. "Essi verranno, da oriente e da occidente". Amare la croce significa non fermarsi alla apparenza, credere alla efficacia della grazia, al realizzarsi delle promesse.
Finita la Tre Giorni: il vescovo Caffarra dice che è stata una delle più belle che abbia vissuto. Non nasconde i gravi problemi in cui versa la fede, il sentire cristiano assente dai più, ma si dichiara convinto che non ci siano mai stati periodi propizi all'annuncio della fede cristiana come oggi. La questione attuale non è morale, ma di pensiero. Sono venuti meno i riferimenti per un giudizio cristiano della realtà e dunque per una scelta. La questione si pone a livello di persone adulte: chiede alla sua chiesa di impegnarsi negli anni a venire alla "catechesi degli adulti". Ha raccontato l'appello dei giovani portoghesi incontrati a Lourdes: "ci aspettiamo questo da voi preti, il resto lo troviamo altrove". Io sento su questo fronte una difficoltà nella mia scarsa attitudine speculativa e dottrinale. E' un nuovo settore in cui dovrò "sforzarmi" di fare quello in cui sono debole. E col tema della piccolezza? La "verita" non è tanto frutto di menti forti, di temperamenti imperiosi, ma una umile e determinata obbedienza a Cristo, che ha detto: "io sono la verità". Si tratta di lavorare per riappropriarci di queste indicazioni chiare, sicure, autorevoli e rendere sereno il nostro procedere, confortati dal sapere "di stare sulla strada giusta".
Il rapporto con gli altri sacerdoti oggi è stato umanamente molto bello, cordiale, sincero, di stima; nelle conversazioni abbiamo parlato della umanità del parroco di Calderara, della Badia, ecc. Comprato libri sulla Educazione e un Corso di lingua francese.
15 Settembre 2011 Giovedì. Molto bella la liturgia della Esaltazione della Santa Croce, ieri sera, e l'incontro con don Isidoro Sassi. Commentando Efesini 4,11-14 ha comunicato una vision del lavoro da compiere: edificare la chiesa, presenza viva del corpo di Cristo, attraverso la comunione dei suoi membri, tutti attivi nel realizzare questo mistero. Ha dato senso al lavoro che ci proponiamo di fare: sulle relazioni, sulle responsabilità, sulla unità, attorno ad un tema basilare: quello della fede e del battesimo. Presenza di un certo numero di parrocchiani, puramente simbolica nella sua eterogenità, ma fervente e disponibile. Ho capito quanto sia grande il compito del parroco, "direttore d'orchestra" cui è chiesta conoscenza perfetta della partitura, attenzione al lavoro di dettaglio, fusione e unità. Molto stimolante anche la prospettiva del dono dato a ciascun battezzato, che bisogna fare di tutto per stimolare, accogliere, armonizzare. Oggi giornata di attivo riposo. Prima di dormire, viaggio sulla cartina della Cote d'Azur: parte alta, o lungomare di Nizza?
Telefona un papà da Alessandria: "Da otto mesi la mia figlia unica, di 20 anni, è in coma, a seguito di un incidente stradale; l'ho portata a Innsbruck al miglior centro di rianimazione, non trascuro alcuna strada umana; ma a lei e alla sua parrocchia chiedo una preghiera, è la 164° parrocchia che contatto, con questo scopo: grazie di quello che potete fare". La ragazza per cui ci è chiesta questa preghiera, che eleviamo insieme subito, si chiama Alice.
Dialogo con Lamberto, a seguito della riunione di ieri sera sui "ministeri". Coinvolto e stimolato da una lettura su Avvenire, ha condiviso con me alcune prospettive, per un cammino con i giovani e le famiglie: "proposte ad alto profilo". Ho detto che insieme ad una seria testimonianza di esempio e pensiero, occorre avvicinarsi ai giovani, "stando dove loro sono"; da qui una premurosa visita in oratorio, a salutare i molti ragazzi venuti a giocare.
Piccoli passi del cammino di oggi; con il funerale a Panzano e incontro di amici pellegrini.
Quello che oggi conta di più, è che sacerdoti e comunità, in ogni atteggiamento, gesto, parola manifestino amore a Cristo e impegno a comunicarlo. Non contano i risultati, ma la perfezione di questa immagine, di fervore apostolico. Che noi, agli occhi di tutti, sembriamo questo! Occorre pertanto vigilare sulle piccole scelte di ogni istante, per vedere se corrispondono a questo fine, nella sostanza e nel senso che manifestano. E se mai fosse necessario, anche "rompere" qualche schema consueto, per comunicare freschezza.
Bella serata di incontro fra pellegrini, con visione del video sul Camino di Santiago fatto da Marco Serra. Un piccolo capolavoro, che oltre a dar gioia ai partecipanti, trasmette conoscenza e gioioso amore al Cammino, anche a chi non ne ha diretta esperienza.
16 Settembre 2011 Venerdì.
Certezza di essere accompagnati ogni istante dall'amore di Dio, dalla sua opera di edificazione, di noi e della comunità, tanto più quanto tutto questo non si vede, ma è consegnato all'esercizio della fede. Oggi giorno che parte in salita, ma che importa: rallentare il passo, non aspirare a cose più grandi delle nostre forze, guardare a lui e avanti.
Le parole consuete sulle relazioni, non esauriscono la gamma dei rapporti possibili, profondi. Nemmeno l'essere uomo-donna è fondamentale, nè la somma delle umane qualità. Sai solo che, per l' altro/altra, sei molto importante: il dono più grande che la vita ti possa offrire. Mi viene consegnato un sassolino, con su scritto "noi", da portare a Santiago "per il cammino lungo". "In questo "noi "sono scritte tre relazioni: Io e te; tu con la comunità; tu con Dio". Ha detto: "E' bello che tu sia viaggiatore, ma fa in modo che gli altri non debbano rincorrerti sempre; fermati ogni tanto e guardati attorno; consideraci" .
Conoscenza di Suor Luciana Iezzi, delle Minime della Addolorata, attraverso il libro "l'ascensore e la corona". Nella piccola quotidianità, Dio ci costruisce per una perfezione d'amore, che a volte si compie in eventi improvvisi e decisivi. Con tre consorelle, intraprende un pellegrinaggio a piedi, da Porretta a Le Budrie, dal 25 al 27 settembre 1980: "E' stato un dono grandioso!" commenta, ricordando quelle giornate, con Suor Corrada. Muore bruciata in un ascensore, a Roma il 2 marzo 1984. In mano le trovano la corona del rosario.
17 settembre 2011 Sabato.
Gesù, dove porti oggi il tuo piccolo?
Verso un cambiamento; con tutta la comunità ... perchè è l'anno del battesimo.
Compito del sacerdote discernere i carismi, il bene nascosto di ciascuno e dire: tu sei questo, la tua strada è questa. Non è forse presunzione, non si vìola così il segreto di
una anima? No, se si fa con spirito educativo; anche se sbagli, il tuo desiderio di promozione fa del bene comunque. Non è un condurre a sè, alla "propria struttura", la libertà di un'anima.
L'appartenenza e' un dono, un bene, una grazia, una fortuna. Dentro di essa si gioca la libertà di una strada propria. Chi non ha appartenenza, non partirà mai per il suo viaggio.
Esercizio dei nomi; Il primo bene di una persona è il suo nome. Faccio fatica a ricordare i nomi: per vecchiaia, timidezza, poca memoria, eppure anche nella difficoltà questo è un lavoro importante. Di ciascuno abituarmi a chiedere: quale è il suo dono? Divenendo intuitivo e veloce nella risposta; nello sguardo, fargli capire che io vedo il suo dono, dirglielo, fargli sentire che è importante per gli altri. Non che tu debba trovare il suo posto fisico, anche se proposte e strutture sono importanti.
Quali strutture? Per la preghiera, per lo studio, per la accoglienza ... importante chiederci quali strutture siano utili, al fine della comunità in Cristo; occorre un certa originalità, creatività, fantasia, serietà. E' bene immaginarsi cosa sarebbe bello esistesse, e fare in modo che esista. Un lavoro su due fronti: sulle persone e sulle strutture; come un padre che fa la casa, le stanze, il garage, e crea occasioni di comunione col figlio, la moglie, con Dio.
La cura del nome mi fa incontrare in modo speciale una famiglia di S. Cesario "in fuga" dalla propria parrocchia: il bimbo grande Davide, il piccolo Leonardo, mamma Patricia; il cuore aperto, permette loro di aprirsi; incontro bellissimo, vero, istanti di infinito; riconciliazione con la loro parrocchia e col mondo intero. Tutta dalla semplice attenzione al nome.
Ore 11,00. Notizia della morte di Suor Annarosa, donna straordinaria. La vita religiosa ha esaltato e affinano in lei doti naturali di intelligenza, carattere, tenerezza. Le difficoltà ad accettare il declino della vecchiaia, hanno impreziosito la parte ultima della sua vita, tutta bella, per grazia e virtù.
Ore 18,00. Si sente nell'aria di Piumazzo il canto dei vespri delle nostre suore. Gesto immenso di creature "Minime".
18 Settembre 2011 Domenica. Donaci Signore la grazia di una vita tutta di preghiera.
"Il Signore è vicino a quelli che lo invocano"
"Gli ultimi saranno primi, i primi gli ultimi"
Giornata molto bella per la celebrazione del Lettorato di Stefano Tampieri. Spettacolo di comunità unita, bella. Chiesa e liturgia ben preparata, presenza di don Giulio, coro armonioso, assemblea attenta, vescovo disteso, rinfresco cordiale. Richiamo interiore a "guardare Gesù" oltre i molti segni sacramentali. Quando il vescovo si è seduto, circondato dagli accoliti, per benedire Stefano, ho avvertito intima difficoltà ad accogliere quell'universo di ecclesiastica autorità: mitria, pastorale, anello, scranno ...
"L'anima umana ha sete di infinito. L'occhio è stato creato per la luce, l'orecchio per i suoni, ogni cosa per il suo fine e il desiderio dell'anima per gettarsi in Cristo"
Chiara Casucci Mite Balduzzi - Dall'aurora al tramonto - YouTube
19 Settembre 2011 Lunedì
Per Suor Annarosa Bassi
Nella domenica in cui san Paolo si chiede “se sia meglio essere sciolto dal corpo per stare col Signore e rimanere nel corpo e d essere utile ai fratelli” il Signore chiama a sé la nostra suor Annarosa, sciogliendo così l’enigma, la seria profonda tensione fra il desiderio del cielo e la vita in terra, di aiuto al prossimo.
“C’è un tempo per ogni cosa, sotto il sole”; sappiamo in verità che i due desideri sono una cosa sola: che anche in cielo si è di aiuto al prossimo e anche in terra si è uniti a Cristo, attraverso la carità fraterna. Al Signore stabilire i tempi e i modi della sua grazia.
Suor Annarosa ha saputo vivere bene sulla terra: umanità di raro equilibrio e completezza. Dotata di vivi doni di intelligenza, capacità relazionale, carattere deciso e operoso, come la donna saggia delle Scritture: “lavorando notte e giorno, ha saputo condurre la sua casa”; disposta a servire e a dirigere; capace di guardare avanti e vedere attorno; unita alla sua comunità per vocazione, al mondo intero per passione.
Colpiva in lei la naturale capacità di stare al cospetto dei grandi: con deferenza vera, rispetto profondo, umile dignità e serena libertà; così era speciale la sua capacità di stare coi piccoli, i bimbi, i poveri, la gente sprovveduta, accolti con premura materna e concreto aiuto. Suor Annarosa dava sicurezza; per questo, molti la cercavano, tanti le si legavano, tutti la stimavano. Autorevolezza resa compiuta da una spiccata dote di ironia e umorismo, che rendeva lieta la sua compagnia, accentuando in lei una nota di sapienza, un servizio educativo, che solo in un amorevole distacco e sorriso raggiunge efficacemente il suo fine. Ha dimostrato come la vita religiosa non solo non limita l’umano, ma la affina e la esalta, fino a misure alte di carità.
Le sue ultime ore sulla terra le ha passate nella cappella della Casa Madre delle Budrie, davanti all’Eucaristia, la lampada accesa, il libro delle Scritture e la immagine della Addolorata: mistero di Maria associata alla Passione che, proprio in questi giorni, tutta la chiesa e la Comunità delle Minime rivive. Ha voluto fra le mani la piccola croce della sua Professione perpetua, quasi per suggellare il senso di una vita donata a Cristo, accolto nel cuore e nel corpo, come Signore e Sposo.
Suor Annarosa era troppo sapiente per indulgere a facili misticismi, a una fede troppo sentimentale, eppure la dimensione della tenerezza, dell’affetto, era vivissima nella sua anima e siamo certi che Gesù, la stia pienamente gratificando anche in questo. Ma il frutto più grande, la consolazione perfetta, è vedere benedette le anime per le quali ha speso la sua vita: “Tutto ciò che legherete sulla terra sarà legato nel cielo” .
Ha saputo anche preparare la morte: ci pensava spesso, se la raffigurava, dava umili indicazioni di come la avrebbe voluta: ora è giunta. La lasciamo al mistero tremendo e glorioso della fiamma di Dio, con Madre Clelia e le consorelle del cielo.
Al funerale di Sr. Annarosa tanti di Piumazzo, segno di parrocchia attenta e grata.
Funerali (civili) di Walter Bonatti il grande scalatore del dopoguerra, cui devo l'amore per la montagna e pratica appassionata dell'alpinismo, dal 1980 al 1990. Trovai in una bancherella di libri usati il suo capolavoro: "Le mie montagne". Lo lessi e rilessi, fino ad immedesimarmi completamente; iniziai ad imitarlo, nel mio piccolo, passando dieci anni di bellissime scalate solitarie: Dolomiti, Bernina, Paradiso, Rosa, Bianco, Cervino. Purtroppo non aveva la fede; pregherò per lui, perchè quanto ha insegnato mi ha reso molto felice.
20 settembre 2011 Martedì. 31° anniversario di Ordinazione sacerdotale.
Giornata tutta con Gesù, nella comunità. Ringraziamento, intercessione e pace.
"Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio".
Un Giorno Insieme - Nomadi (con testo) - YouTube
Serata molto bella con tutti i catechisti: il più bel dono dell'anniversario della ordinazione, respirare aria di comunità. Nessuna illusione che tutto sia perfetto, anzi. Ma ho imparato che non è quello che conta. Il cammino è intrapreso; mi pare che le indicazioni sul quadro di riferimento sia state date bene: si tratta di entrare nel dettaglio e nel concreto, passaggio assolutamente importante.
21 Settembre 2011 Mercoledì. San Matteo, Apostolo ed evangelista.
"liberati dalle mani dei nostri nemici, lo serviamo in santità e giustizia tutti i nostri giorni"
Una serie di piccoli incidenti, tanti e contemporaneamente, fanno pensare o ad un periodo di casuali "sfortune", ma anche ad un assedio del Nemico, che desidera togliere la pace, la concentrazione sul lavoro e sul tesoro.
Valore terapeutico e spirituale del riordinare. Sarebbe bello avere sempre tutto sotto controllo, ben preparato; ma spesso non è possibile. Allora unire un umano "lasciarsi andare", a frammenti di ordine: mettere a posto un tavolo, un ambiente, dei documenti, sorridere a chi incontri, recitare il rosario ...
Dalla finestra sento Alessandro piangere; sta facendo i capricci; se capisse quanto amore lo avvolge, smetterebbe di strillare di rabbia e griderebbe di gioia. Così per tutti, davanti a Dio.
"Siamo tutti dei Re, figli di un Re" (testo di Tagore)
22 Settembre 2011 Giovedì. Preparazione all'incontro di domani sul programma pastorale giovani. Ho detto a Stefano che vedrei bene questo ordine
1 Stefano come responsabile della pastorale giovanile, "educatore degli educatori"
2 Stefano e Valeria come i responsabili dei giovani e gli animatori di Estate Ragazzi
3 Beatrice, Chiara, Valentina, Alice, Alessio, Luca: catechisti delle Medie
4 Alessandra Rossi educatrice della prima Media (con aiuto di alcuni di cui sopra)
5 Eleonora, Daniela, Annamaria come collaboratori
Vedrei bene la distinzione anche di luoghi e tempi, per dare una immagine chiara del gruppo: Sede responsabili: la saletta; Sede delle Medie, Sede della prima, Sede dei giovani; orari delle medie, orari dei giovani; attività delle medie. Con opportuni incroci.
Per rilassarmi in serata lavoro al percorso invernale: Genova - Ventimiglia (km 160) e a quello estivo: Ventimiglia - Nizza - Aix en Provence (km 225), molto bello. Credo sarei pronto, quest'ultimo, a viverlo coi giovani, sempre che a loro ispiri, in qualsiasi forma: a piedi, in bici, alternando piedi e bus; in ostello, o nello stile della Confraternita di Perugia: con stendardo, pullmino di appoggio, brandine e attrezzi da cucina, ospitati da parrocchie o conventi. Comunque è sano anche solo pensarlo. Più ancora è sano il proposito di una vicinanza ai giovani feriale e reale, dove la vita stessa ci conduce.
Mattinata spesa fra ortopedici, protesi, plantari, con papà e i suoi problemi ai piedi. I genitori stanno, ogni giorno di più, manifestando i bisogni dell'età e devo prepararmi a unire i doveri comunitari a quelli filiali. Credo che questa stagione non sia un meno, ma un più: dopo essere stati accuditi noi, è nobile aver modo di ricambiare. Certo bisogna organizzarsi, perchè tutti gli altri lavori rimangono.
Intervista all'anziano pittore Alberto Sughi. Il modo in cui parla del suo lavoro, l'essere spesso fortemente "preso" dal quadro cui sta lavorando, fa pensare che anche la vita spirituale dovrebbe essere un susseguirsi di "opere". Non solo frammenti di impegno, disseminati in un generico insieme, ma realizzazione concreta e compiuta di qualcosa, in un arco di tempo relativamente breve. Fu così l'opera di Gesù e di S. Paolo.
23 Settembre 2011 S. Padre Pio da Pietralcina.
Incubo notturno: durante il sogno in parrocchia si celebravano le Cresime: sull'altare mancava tutto, i ragazzi sbandati, la gente perplessa, la chiesa buia, senso di impotenza ...
" L'anima destinata a regnare con Cristo Gesù nella gloria eterna deve essere ripulita a colpi di martello e scalpello, di cui l'Artista divino si serve per preparare le pietre, cioè le anime elette. Ma cosa sono questi colpi di martello e scalpello? Sono le ombre, i timori, le tentazioni, le afflizioni di spirito e i tremori spirtuali con qualche aroma di desolazione e anche il malessere fisico. Ringraziate Dio che tratta così le vostre anime" (Padre Pio da Pietralcina)
"La ricerca di Dio può divenire fuga da Dio: Dio non va cercato, ma accolto, perchè è sempre con te" . Medito anche su S. Teresa d'Avila: donna grande, profondamente consapevole dei problemi del mondo e della chiesa, testimone di "cattolicità", assunzione in Cristo di tutto l'esistente. Diversa S. Teresa di G. Bambino: piccola, della speciale sacralità dei piccoli.
24 Settembre 2011. Sabato.
Bella riunione ieri con i responsabili della pastorale giovanile: sintonia di cuore, reciproca apertura, desiderio di servizio, ricchezza di idee, slancio di fede.
Bisogna però lavorare ancora sulla chiarezza del programma operativo, affinchè questi slanci alti non siano vanificati da insufficenze sul metodo e forma concreta comunicativa. Ogni lavoro di affinamento, di "preparazione", di organizzazione del dettaglio, di analisi dei problemi, non è mai tempo perso.
25 Settembre 2011 Domenica
Mi rendo conto che i miei occhi sono unicamene rivolti al "mondo piccolo" della parrocchia e del mio paese. I libri aprono orizzonti nuovi, ma spesso solo per aiutare a leggere ancor meglio il proprio mondo piccolo. La dimensione umana è fatta così; è anche la sua bellezza. Come tutta la settimana passata, anche la giornata di ieri finisce in famigliari stanze di malinconia e persistente stanchezza. Tristezza dell'incipiente autunno, della fine di tutte le cose. "Il pessimista è intelligente; l'ottimista è felice". Conosco entrambe le gamme, con eguale intensità. Stamane mi aiuta molto meditare camminando all'alba: il cielo su via Noce, a ovest ha i colori di Monet, a est la luminosità di Cesanne. L'ho studiato Cesanne, nel mio viaggio virtuale a Aix en Provence, sua città natale. In questa bellezza del creato, facili e intensi fioriscono i pensieri sul vangelo. Specialmente l'insistenza di Gesù sui bambini: "Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli". E' il modo per anticipare il Paradiso, perchè comunque i bimbi sono felici; anche nelle tragedie il loro animo è incline alla felicità. E poi sono piccoli: cosa può mai un uomo aggiungere all grandezza di Dio e delle sue opere?
A "che tempo che fa" intervista a Vito Mancuso. Perfetto maestro spirituale televisivo, come Ermanno Olmi e il priore di Bose. Funzionali al sistema, alla cultura umanistica liberal. Preparato, suadente, acuto. Cè solo un problema: non nomina mai Gesù Cristo e la possibilità di un rapporto personale con Dio. Propone una raffinata spiritualità, con tutti i crismi del credo contemporaneo, è perfino conciliante con la Chiesa, sorpreso della sua ostinata chiusura. Ha ragione Mancuso che la chiesa è un pò gretta e vecchia, dura e ferma, poco furba e indisponente. Ma vedo che la dolce verità del Cristo, la misericordia attiva verso i diseredati, la dottrina capace di orientare la vita, proprio da questa Chiesa mi viene. E poi "i furbetti del quartiere" non mi è difficile riconoscerli. Una lezione comunque da te dobbiamo impararare: hai il merito di rendere il tema Dio interessante.
26 Settembre 2011 Lunedì. Santi medici Cosma e Damiano.
Sensazione di un nuovo positivo; gioia semplice e pura dell'amore di Dio. i Santi del giorno indicano cura della salute fisica e spirituale. Molti lavori di riordino, oggi, ma soprattutto preghiera e purificazione dell'anima, dal rapporto coi poveri e sincera volontà di aiutarli.
La piccolezza nell'esercizio del parlare sobrio: XI° grado di umiltà secondo s. Benedetto. Praticarla anche nel modo di scrivere il diario: brevità e controllo delle emozioni.
27 Settembre 2011 Martedì. S. Vincenzo de Paoli
Bella riunione con i genitori della Cresima, anche se mancavano molti di 4° elementare. Clima alto, cordiale e condiviso. A conferma del cammino intrapreso, il vangelo ripete: "Chi di voi si fa piccolo, questi è grande". Eppure la tentazione di sognare grande secondo criteri umani è sempre alle porte, anzi crescente. Rivolgere il cuore al qui non al là; al vicino e non al lontano, all'oggi non al domani. Preghiera per il dono della pioggia; non darla per scontata.
La lode a Dio come arma di lotta al nemico (il peccato). Questo è il senso del dovere della Liturgia delle Ore: non solo esercizio spirituale personale, al quale altro potrebbe essere sostituito, ma movimento di un esercito in battaglia, secondo la lezione dei libri delle Cronache e di Giosuè. Potenza affidata ad un umilissimo mezzo, forza della fede.
"... dopo quella esperienza interiore, in cui Dio mi si rivelò nella "piccolezza", piansi per tre giorni consecutivi; lì posso veramente dire di avere incontrato Dio, ed è impossibile non desiderare di ritornare a quel momento"
28 Settembre 2011 Mercoledi
Sull'invidia. Sono le persone brave ad essere tentate dalla invidia. Ha la sua radice nel "pensare grande", nel volere fare cose grandi. Di fronte a quelli che reputi tuoi scarsi risultati,
vedendo i buoni risultati altrui, soffri; ti senti mancante e ti dispiace il bene degli altri, la lode agli altri, che erroneamente traduci in sminuimento verso di te.
Se invece ti abitui a "pensare piccolo", a porre la tua pace nelle opere buone piccole, ad apprezzare anche le tribolazioni di ogni giorno, ringraziando Dio per esse, scomparirà l'invidia,
loderai Dio perché si e compiaciuto di beneficare il mondo con l'opera di questo e di quello, ringraziando del bene grandissimo che anche attraverso di te sta compiendo. "State uniti nella
verità, usatevi reciproche attenzioni con la dolcezza del Signore, non disprezzate nessuno." (Lettera di S. Policarpo).
Pensare ora al pellegrinaggio non è un "guardare avanti" ma un guardare indietro; non è un "immediato seguire Gesù" ma un dirgli "aspetta che ho ancora una cosa da fare"; non è un "disporsi a non avere casa, per essergli discepolo" ma un cercare là il mio rifugio. Perciò, almeno fino a Natale, più nessun pensiero al pellegrinaggio. E lo spaesamento che spesso provo, sia segno positivo dell'essere discepolo "senza un sasso dove posare il capo".
Le riunioni ieri, con i sacerdoti di zona e i genitori delle Prime Comunioni, sono state veramente belle. La Casa della Beata Vergine delle Grazie è un grande dono. L'incontro coi genitori di II°
elementare ha fatto emergere vivacemente tutti i presenti e le catechiste Suor Flora, Suor Emma, Valentina, Giuseppe e Maria Luisa, rimasti lungamente in quel salone.
29 Settembre 2011 Giovedì. Santi Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele.
Sguardo al mondo attraverso gli occhi di una giovane mamma, con figlia adolescente le cui amiche tutte già dentro all'esperienza delle "canne"; marito partito, penosamente sbandato, non attento agli alimenti della figlia; mutuo trentennale, lavoro pesante, sola ... soprattutto spettro della droga, difficoltà a farsi ascoltare, terrore di abitare in un mondo cieco, autodistruttivo ... Come fare, Signore?
"Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in
cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli"
Gli Arcangeli ci sono dati per le grandi imprese, le sfide epocali, le lotte estreme.
30 Settembre 2011 Venerdì
Servizio televisivo a Blunotte di Lucarelli sul Clan dei Casalesi. Non solo conoscenza di fatti drammatici e a noi vicini, ma lettura del mondo attraverso essi. Come non essere conniventi con l'ingiustizia, l'illegalità, il potere criminale, quando esso domina tutto? La stessa tragedia, anche peggiore, avviene con la fede. Come fare per contrapporsi e salvare le anime?
Come coniugare piccolezza ed eroismo?
Gli incontri recenti con A. di Calcara, L. di Marano, A. di S. Cesario, fanno intravedere la strada del ministero della consolazione. Importante custodire il cuore a posto, nella preghiera, nella serenità, nella salute, per essere in grado di aiutare.
1 Ottobre 2011 Sabato. S. Teresa di Gesù Bambino
L'incontro n 2 sul Cammino di Santiago è stato molto bello; speciale la partecipazione delle Suore. Mancavano alcune presenze auspicate, ma è andato bene così. I doni di Dio amano crescere nel segreto e nella lentezza.
Sensazioni buone, come di tutto al suo posto . Consapevolezza di molte sicurezze, che solo un'animo pigro non sa vedere e coltivare. Commozione Teresa di Gesu Bambino, maestra della "piccola via", a conferma del cammino intrapreso.
«Per camminare» affermava «occorre essere umili, poveri di spirito e semplici».
Desiderava avere ogni carisma, per il bene delle anime. Il Signore le indicò di collocarsi nel cuore della Chiesa, accogliendo il carisma dell'amore.
Ormai è chiaro che la insicurezza non è più indole ma tentazione. Dobbiamo sforzarci di coltivare e offrire la grande sicurezza che ci è stata donata.
Amedeo Minghi - Ricordi del cuore(Edera) -
Momento bello di vita comunitaria: i ragazzi della Cresima con i catechisti e i genitori iniziano l'anno con una passeggiata sul fiume Panaro, da Vignola a Marano, sviluppando il tema: "Noi pietre vive". Senso della chiesa, dell'unità, della bellezza di ciascuno.
In serata messa prefestiva, nella serenità e raccoglimento che segue un lungo cammino. Rosario presso la famiglia Zanasi, in lutto per Clara, edificato dalla delicatezza profonda dei figli. Sforzo in casa di portare lo sguardo là dove il cuore indica: Dossier su Rai 2 su Sette e Satanismo, terribile! "Il diavolo oggi non è più potente di ieri, ma oggi gli si sono spalancate le porte" (Padre Amorth).
2 Ottobre 2011. SS Angeli Custodi.
Decisione di impostare l'omelia come saluto e accoglienza dei bimbi del catechismo. Il vangelo invita a confidare nell'amore, credendo che le difficoltà nostre sono un nulla rispetto a quelle di Gesù: "la pietra scartata dai costruttori, ma che è divenuta testata d'angolo". Lotta e fiducia, specialmente con la preghiera: "in ogni circostanza esponete a Dio le vostre richieste ... e il Dio della pace sarà con voi". Ottobre mese del rosario.
Mendicante, senza nulla e nessuno, grato di ogni briciola di pietà, cibo e considerazione; affamato, solo, dolorante, nel silenzio di Dio e del cuore. Scarto al mondo e a se stesso, tentato di disperazione e abbrutimento, con la grazia della pace per la misericordia di Dio; consolato da un istante di preghiera estasiata, bagnata dalle lacrime.
Non là, ma qua, col dolce peso della parrocchia; sorridendo alla scelta di Dio, che compie le sue opere grandi con le pietre di scarto.
(dal ricordo di un rapporto speciale con Dio in alcuni momenti durissimi della vita; desiderio di tornare a quella esperienza, "del fondo", non per
sventura, ma per dono, e per scelta)
Chiesa gremita alle 9,30 e apprezzabile qualità interiore di bimbi e genitori. Iniziato bene anche il cammino delle medie, pur con qualche fatica: incoraggiamento ai responsabili, a saper vedere il bene, esserne contenti e riflettere su quello che si può migliorare.
Nel pomeriggio bella edizione 2011 della camminata promossa da Andrea Mazzucchi e amici, in attenzione all'handicap e al proprio paese; clima gioioso e sereno. Chi lavora per la comunità non dovrebbe mancare a 4 passi insieme. (Foto di repertorio, Studio Arcadia)
3 Ottobre 2011 Lunedì
"Donaci quella pienezza di fede cui hai promesso la conquista del mondo. Donaci quella pienezza di amore che faccia di noi i tuoi servi e i tuoi testimoni in mezzo ai fratelli, i rivelatori del Padre. Viva nuovamente per noi il tuo Spirito. E si rinnovi così in noi il miracolo della chiesa nascente". (Preghiera di don Divo Barsotti, prima degli incontri)
Camera ardente di Castelfranco, davanti alla salma di Cristoni Enrico (Nino). Vicinanza divina nella preghiera per i defunti e nel dialogo con loro: "Riconciliati con la tua vita, non guardare il passato con amarezza o senso di colpa; ringrazia di tutto, tutto è bello in Dio, tutto è buono" " Ogni istante di vita è prezioso, non perderne alcuno, privandolo di amore".
Sorrido alla donna di colore che fa le pulizie nei bagni; lei sorride prima di andarsene, le dico "grazie". Leggo le parole sul pavimento d'ingresso: "Tutto il tempo è racchiuso nello sguardo; l'infinito ci spalanca gli occhi; un istante ce li chiude".
Everything - Lifehouse (Traduzione) - YouTube
4 Ottobre 2011 Martedì. San Petronio. Si conclude l'anno di speciale preghiera per le vocazioni. Affido al Patrono il "lavoro" del nuovo anno pastorale, combattendo disordine e pigrizia. Petronio visse in anni oscuri e difficili, rispose con l'"arte pastorale", curando tutto il bene dell'uomo, spirituale e materiale. Il fatto che di lui si sappia quasi niente, significa che le sue opere in fondo furono "piccole", però tali da entrare nel cuore delle anime e renderlo riferimento per sempre. Oltre al funerale buona presenza alla messa feriale, al rosario serale, e bel gruppetto di giovani a Monteveglio al "transito" di S. Francesco. Incontro con Valentina, Giuseppe, Maria Luisa e le suore, contenti dell'inizio del catechismo.
Rinnovando la patente mi ritrovo quasi il desiderio di "non passare l'esame" e vivere senza auto. Utile al servizio, ma mortificante la vita che sogno. Un mondo senza strade, di sentieri. Non sono contro il progresso, ma nostalgia di quei beni primari che questo progresso uccide. Così un pò' anche nella chiesa.
Non la chiesa della organizzazione
non la chiesa della teologia
non la chiesa della liturgia
non la chiesa della cultura
... solo il nome di Dio, nelle labbra e nel cuore.
All'Asilo, in mezzo ai bambini di due anni, bellissimi, teneri, bisognosi di amore e educazione, di organizzazione e cultura, di liturgia e bellezza, capisco il senso di una chiesa che organizza, studia, lotta e costruisce. Eppure il gioco più bello coi bimbi è stato girare sull'erba, raccogliere le ghiande ed esplorare "il bosco".
5 ottobre 2011 Mercoledì. La carità si chiama lavoro. Dio si chiama lavoro. I santi di oggi, Teresa di Calcutta, don Oreste Benzi ecc. sono tutti grandi lavoratori. In un'epoca in cui il lavoro è in crisi, di disordine e incertezza, la via dell'amore passa per la dedizione diligente al proprio lavoro. Senza nulla togliere al cuore e ai sentimenti fare il bene significa lavorare. Per Antonio Rosmini la laboriosità è una nota della santità. I piccoli lavori, i lavori nascosti, i lavori spiacevoli, i lavori continui, i lavori del mio ruolo. Alla fine della giornata un buon esame di coscienza si chiede: "oggi cosa ho fatto?". Anche San Francesco d'Assisi ha iniziato la sua risposta a Dio così, da muratore.
Preparo la catechesi sulla fede. Il pensiero va alla canzone di Vasco Rossi "Manifesto futurista della nuova umanità". All'inizio sembra una canzone blasfema e proclamazione di ateismo. Ma quel titolo altisonante, quella citazione marinettiana, mette in guardia da interpretazioni banali. Ripenso al "Dio è morto" dei Nomadi, reputato manifesto ateo dalle gerarchie ecclesiastiche, invece accorata nostalgia di fede ed espressione finale di speranza. Azzardo che anche la canzone di Vasco possa essere interpretata così. "Perdonami se non ho più fede in te, la vita era più semplice ..."
Vasco Rossi - Manifesto futurista della nuova umanità - YouTube
6 Ottobre 2011 Giovedì. S. Bruno
Il banchetto di nozze del Re per il suo figlio, è la Liturgia.
Piuttosto che le ambigue luci del mondo: eventi, canzoni, poesie ... lasciarsi avvolgere dalle luci dell'anno liturgico e della liturgia del giorno. La liturgia è il Paradiso sulla terra.
La prima liturgia è quella cosmica, passeggiata all'alba (7,15) e al tramonto (18,50)
La seconda liturgia è quella della lode, la preghiera dei salmi.
La terza liturgia è quella eucaristica, la santa messa (20,00)
la quarta liturgia è quella mistica, sacralità quotidiana di ogni azione e cosa.
Nel momento in cui labbra dicono "Venite, popoli, adoriamo il Signore, il Dio unico e vero" ciò comincia ad accadere. I popoli rispondono, Dio è adorato, la sua verità manifesta.
La Liturgia è azione divina.
Bella conversazione con Mauro Felicani, iconografo di S. Agata Bolognese. Fine della vita cristiana è la "divinizzazione dell'uomo": chiave per capire il sacramento del Battesimo, la sua mirabile novità. Collego al film "orrizzontale" di Olmi e al diffuso razionalismo religioso. Il modo per accogliere e coltivare la grazia soprannaturale è una liturgia che sappia di cielo, facendo crescere "piccoli semi vitali", quali l'arte iconografica o, per me, la cura pastorale.
I giornali riportano il fine carriera di Ivano Fossati, cantante pop mio coetaneo: non l'ho mai considerato, ma da ogni artista qualcosa di buono c'è sempre da prendere.
7 Ottobre 2011 Venerdì. Madonna del Rosario
Il rosario, preghiera dei piccoli, per chi è incapace di preghiere grandi, adatta alle famiglie.
Il vangelo oggi parla di "spirito impuro cacciato, che non ha pace, finchè non torna con sette spiriti peggiori di lui, nella casa appena spazzata". Ne ho avuto prova ieri: dopo una giornata bellissima, serata rovinosa.
"Poco" è la parola che torna oggi all'orecchio. Ho riletto appunti di un anno fa: quanti pensieri, progetti, strade aperte e non percorse! Nostalgia del "poco, ma che abbia un senso".
E' morto Steve Jobs, fondatore e anima della Apple: "Non mi sono mai preoccupato dei numeri. Apple si è sempre concentrata sul prodotto, perchè il prodotto fa la differenza e parla da solo" ."Ho lavorato sodo per semplificare e pulire il mio pensiero". "E' mio dovere esigere sempre il massimo e dire di sì solo all'eccezionale". "Concentrazione e semplicità".
Quale è il mio prodotto di parroco, su cui lavorare sodo per semplificare e pulire?
Ore 15,00 Alla faccia della perfezione organizzativa, scoperta disperante d'avere fissato per il 2012 due matrimoni, lo stesso giorno, stessa ora. Se vogliono i danni hanno ragione!
Perchè così distratto? Che significa ciò? Intanto nel risolvere il problema cercherò il rapporto personale: spesso i guai fanno incontrare le persone, intensamente.
Ore 18,00 In un incontro cordiale, decisione di fare uno dei due matrimoni in orario diverso. "Questa soluzione ci piace ancora di più - dice Christian - e ci risolve anche una serie di problemi sopraggiunti " Grazie Madonna del Rosario! E ... occhio alla agenda!
8 Ottobre 2011 Sabato
Il diavolo esiste davvero: "il separatore". Vuole separarci da noi stessi, dalla vita, dagli altri, da Dio. Ci vuole fare morire. La grazia battesimale è opposizione ininterrotta al diavolo: con la vigilanza, la mortificazione dei sensi, della superbia, della curiosità; perchè i suoi mezzi sono la naturale inclinazione al piacere, all'orgoglio e al vedere. Il fine buono è glorificare la vita, purificare il gusto, la dignità e la conoscenza, trasfigurando la nostra umanità fino a divinizzarla. Oggi manca molto la prima parte, senza la quale è impossibile accedere alla seconda.
"Il Signore mi mostrò la terra piena di lacci del demonio; con apprensione chiesi: come potremo salvarci? una voce disse: con l'umiltà" (S. Antonio abate)
Incontro a Modena fra le Caritas Parrocchiali, collegate al Banco Alimentare, presso la nuovissima e bella chiesa di Gesù Redentore, dell'architetto Mauro Galatino. Incantato dai volumi, gli arredi di pietra, legno e vetro, la dimensione cosmica, il battistero presso un fiume d'acqua, fra levigati ciottoli. E' la corrente architettonica del "minimalismo". Presenti tanti preti e laici; quello che un po' manca è quella particolare eleganza del bene che si chiama grazia.
grazia presente in ogni volto; di Sergio venuto a cambiare il rubinetto sacrestia, di Gerry che aiuta a spostare la fioriera della Madonna, dei bimbi raccolti per la confessione, dei loro genitori, dei catechisti; grazia nel tramonto di questo luminoso giorno di inizio autunno.
Sui buchi affettivi. Te ne accorgi quando lavori sempre, mangi troppo, fai sport faticosi. Ti riempi di tanto, ma il vuoto d'amore non lo colmi mai. A tutto dà un senso la fede, ma a nulla si sostituisce. Con essa sposti le montagne, ma non calmi quel tipo di solitudine. Tanti hanno fame di affetto perchè così è la loro natura e la loro storia. Come quei tigli che poco innaffiasti da piccoli e neppure il diluvio ora disseta. Come colei che perse lo sposo e nulla più rende felice. E' una delle possibili mancanze di questa vita, non so se la più grave, forse no. Se manca a te puoi donarla agli altri: nessuno è più esperto d'amore di chi ne è privo per sè.
9 ottobe 2011 Domenica
"Il Regno dei cieli è simile ad un Re che fece una festa di nozze per suo figlio"
Eccomi, Signore, grazie ... rivestimi tu della veste nuziale.
Ore 9,00 Ai bimbi di seconda elementare oggi insegno a guardare il cielo
a quelli della Comunione il banchetto del conforto;
alle quarte dico il carattere nuziale dell'amore di Gesù
alle Cresime l'atteggiamento giusto per accogliere l'amore.
In paradiso suonando la chitarra amerei cantare a manetta questo piccolo brano:
Oasis - Hey Hey My My - YouTube
Ore 13,00 Turbamento alla celebrazione battesimale. A parte il disturbo del fotografo, impressione complessiva di una cosa povera di senso. Battesimi e matrimoni non sono più feste ma pene; manca comprensione spirituale, atteggiamento consono e frutto auspicato. Nulla di diverso da una festa di compleanno. Ecco perchè occorre non perdere l'occasione di dedicare un anno al battesimo, senza aspettare troppo a dare risposte.
Ore 21,00 Visione del film di Ermanno Olmi "il villaggio di cartone". Non bello. Ad un certo punto un autore dovrebbe fermarsi. Olmi è ingannato dagli elogi che riceve; così si sente profeta, pensando di avere una missione per il futuro dell'umanità. Una vaga presunzione gli fa dire invece cose scontate, in linea col più banale sentimentalismo etico.
"... chi ha detto che per fare il bene occorra la fede? Il bene è più grande della fede".
10 Ottobre 2011 Lunedì
Intervista a Milena Gabanelli, conduttrice di Report:
"Come mai nelle istituzioni prolifera tanto malaffare?"
"Perche spesso nei posti di direzione stanno persone incompetenti"
Quale competenza per la vita parrocchiale? Quella della "visione", cioè della fede.
Rinnovare ogni giorno la chiarezza della strada è il compito più importante del cristiano. Sbaglia chi cerca sempre e chi non cerca mai. Non c'è da inventare niente, nulla da cominciare da capo; piuttosto proseguire con sapienza, fra mille insidie e ancor più numerose opportunità. Il senso della preghiera quotidiana, specialmente della meditazione, è rinnovare la chiarezza della visione, la sicurezza del percorso, sia nelle cose naturali che soprannaturali. E' un frutto del battesimo. Ieri una famiglia ha lasciato la candela battesimale in chiesa. Segno di un battesimo finito con la cerimonia. Ripartire da qui e "non rinunciare":
Don't give up (traduzione testo) Peter Gabriel Kate Bush - YouTube
Visita a Franca Dondi al Policlinico di Modena; c'è il figlio Stefano e la sorella Luciana. Durante il viaggio "rumino" il tema della fede. Essendo una grazia di Dio si può solo chiederla per gli altri; questa è già una importante indicazione. Il catechisma afferma che "la fede è necessaria per la salvezza". E chi non ha fede?
11 Ottobre 2011 Martedì. Memoria del Beato Papa Giovanni XXIII
Il vangelo sottolinea il valore delle piccole opere buone, per la purezza: "Date in elemosina (quello che è nel piatto) e tutto per voi sarà puro". Oggi giorno della carità.
Affettuosa conversazione con Stefano Zini, dopo la morte della mamma: riconoscente a tante persone, racconta il suo amore per la musica: F. Renga, Sting, Billy Joel. A Castelfranco attraverso le letture coi sacerdoti ci soffermiamo ad esaminare il peccato di "ipocrisia"; lo stare davanti a Dio è la via più efficace per essere liberati da questo male.
Honesty - Billy Joel - traduzione in italiano - YouTube
Papà Luca accompagna il piccolo Giovanni ad accendere una candela in chiesa, prima di andare all'Asilo. " ... lo fa volentieri ogni mattina, speriamo che qualcosa rimanga".
"Di ogni opera buona che facciamo, tutto rimane" rispondo.
11 ottobre 1492 Le caravelle di Colombo avvistano l'America
11 ottobre 1962 Papa Giovanni XXIII indice il Concilio Vaticano II
12 Ottobre 2012 Mercoledi. Festa Madonna del Pilar.
A S. Giacomo apostolo e pellegrino, in un momento di sconforto, appare la Vergine Maria su un "pilar", per consolarlo, incoraggiando a proseguire la missione.
Proprio nel giorno della Festa spagnola alla Madre di Dio, dopo aver dato il nome Santa Maria a una delle tre caravelle, Cristoforo Colombo scopre l'America.
Il Santuario di Saragozza è luogo di uno dei più straordinari miracoli, documentati, nel XVII secolo: dopo due anni dalla amputazione, un ragazzo si ritrova con la sua gamba integra. (cfr. libro Il miracolo di V. Messori)
Dialogando con la coordinatrice della Scuola Materna, realizziamo il bisogno di ridonare ai bimbi il senso cristiano al Natale, che la festa, bella, dei doni e di Babbo Natale va dissipando. Esaminando alcune difficoltà in operatori adulti, si constata come spesso "la paura determina chiusura, rigidità, autodifesa" anche in persone molto dotate. Un approccio alla vita sereno e fiducioso è una qualità da perseguire.
Con il lettore Stefano, condivido la forte esperienza umana e spirituale della Messa di S. Petronio, specialmente l'intensa omelia di Caffarra, riportata sotto in ampio servizio:
L'omelia di San Petronio 2011 - YouTube
"L'unica vera differenza fra gli uomini, non è quella fra bianchi e neri, cristiani e mussulmani, destra o sinistra ... ma fra chi vive e chi sopravvive" (Francesco Canale, artista senza gambe e braccia).
13 ottobre 2011 Giovedì.
San Romolo, vescovo di Genova e San Remo: "lo sentivano non autorità, ma padre".
60° anniversario matrimonio dei miei genitori; 20° anniversario ingresso a Pizzano.
"Noi in fondo siamo tentati in duplice modo: o ci abbandoniamo al facile entusiasmo di chi sempre di più si sgancia dalla parola di Dio, per una dissoluzione del mistero cristiano nella pura socialità ... Ma un altra tentazione, più pericolosa ancora, ci può sviare ed è la tentazione dello scoraggiamento, nel vedere in modo quasi irrevocabile lo slittamento verso un mondo sempre più ignaro di Dio. Noi dobbiamo essere anime di fede: mai come oggi si impone una speranza in Dio" (don Divo Barsotti)
Esiste una felicità semplice, umana, in grado di far assaporare un sacco di bene. La sento, mentre in bicicletta lentamente vado a fare visita a Mario Zaghi. Felicità senza nulla di eccessivo, falso, aggressivo, sciocco. Felicità vera, umile, a misura d'uomo, preparata dal cielo per noi. L'amicizia della gente, la disponibilità ad essere utili, il piacere di incontrare i bambini: Irene, Astrid, Andrea Gollini, la quiete d'una sera d'ottobre.
14 ottobre 2011 Venerdì. 15° anniversario morte di Carla.
Che importa se i giovani sono lontani,
che importa se l'educazione è difficile,
che importa se la comunità è frammentata,
che importa se la cultura è debole,
che importa se io sono quello che sono ...
La strada di Gesù, l'offerta di sè, è risposta vincente a tutto.
"Guardate a lui e sarete raggianti". Ps. 33
Sulla ipocrisia. E' l'unica cosa su cui Gesù si arrabbia. Falsità, voler sembrare quello che non si è. Attraverso questa maschera impedirsi l'accesso alla verità. C'è qualcosa che accomuna la repulsione di Gesù alla menzogna, a quella di ogni sana coscienza morale. Ma gli psicologi oggi sono più blandi: dietro a comportamenti ipocriti si manifesta fragilità, bisogno, autodifesa, in qualche modo invocazione di aiuto. Perchè Gesù se la prende tanto con persone così deboli? Il senso per lui non è prevalentemente morale. L'"ipocrita" più che un bugiardo è colui che vive imprigionato dalla superficie delle cose, non le vede più quali esse sono, segno di altro, ma chiuse in se stesse, idoli. Gesù vuole condurre ad una visione profonda, vera. "Guai a voi ipocriti: non c'è nulla di nascosto che non debba essere rivelato, o di segreto che non debba venite alla luce". Invito alla fede, come visione giusta del mondo, dunque a guardare oltre e nonostante l'apparenza; a credere che l'opera salvifica di Dio è pienamente in atto ora. Orizzonti pieni di speranza della divina liturgia.
I Believe I Can Fly - R.Kelly (testo in italiano) Credo di poter volare.. - YouTube
15 ottobre 2011 Sabato. S Teresa d'Avila
In questi giorni vivo due vertigini contrapposte: la certezza di una vocazione cristiana e sacerdotale altissima e l'abisso oscuro di una accentuata tentazione autolesiva. Nessuno è da incolpare, neppure me stesso. Solo da proseguire, in senso opposto, per la piccola via, verso una stabilità d'animo. L'autunno è la stagione dei colori più belli e della nebbia più fitta.
Bella celebrazioni mattutine: il saluto a Fernanda Rossi, con commovente testimonianza di Monica Notari e a Mario Zaghi "Levroti", concluso con incoraggiamento alla figlia, che, come tutti quelli che si dedicano molto, soffre pensando di non avere fatto abbastanza per papà.
Solenne messa alla Madonna della Provvidenza per il 50° di matrimonio di Finelli Giovanni e Chiara, presieduta da S.E. Mons. Giuseppe Verrucchi. Proprio bello il Santuario! Predilezione di Maria verso di noi. Commissionato il lavoro degli espositori per gli ex voto.
In ogni evento c'è abbastanza male da portare a critica e lamento, e abbastanza bene da portare ad ammirazione e letizia. Sta al nostro cuore propendere da una parte o dall'altra.
Ai passati lutti s'aggiungono i nuovi.
16 ottobre 2011 Domenica.
Impressione che la formula omiletica del rivolgermi ad ogni classe di catechismo sia buona. Però oggi troppo prolisso, inesatto, pesante. Chiedere scusa a fine messa? Le migliori scuse è far meglio la prossima volta. Per sette minuti di omelia ai bimbi vale la pena lavorare ore e giorni, per precisare, pulire e ritmare.
Alla messa delle 11,00 un ragazzo delle medie, nella preghiera dei fedeli, dice al microfono: "Signore ... smaschera gli idioti che sono in mezzo a noi" (sic!) Nel foglietto in verità c'è scritto "idoli". A fine celebrazione m'aspetto rimostranze, invece un tale dichiara: "Preghiera giustissima! C'è proprio bisogno di togliere un po' di idiozia!"
Passeggiata per riflettere e cercare un "pensiero educativo". Occorre unire tre elementi: la propria sensibilità personale (io); la sintesi di ciò in cui si crede (chiesa); la conoscenza delle persone, cercando di condividere ciò che sta a cuore (mondo). "Importante farlo ogni giorno, almeno mezzora; soprattutto non scrivere niente: quello che viene dimenticato lasciare che sia dimenticato: vale quello che rimane".