Diario dal 14/2/2010
In Cammino verso la Pasqua
14 Febbraio 2010 domenica. Alle Messe è stata annunciata la Quaresima come Cammino verso la Pasqua. Raccoglieremo le esperienze, gli incontri, le luci di questi quaranta giorni. I grandi Cammini di Santiago, quello Francese, della Plata, del Nord, durano tutti quaranta giorni. Particolare attenzione nel raccontare le cose della parrocchia al tema della evangelizzazione e della vocazione. L'evento che segno per primo è la scelta dei giovani di Piumazzo di fare la loro Festa di Carnevale alla Casa della Carità. Sono stati tutti molto contenti "di gioia nuova". Il vangelo "beati voi, quando vi insulteranno, vi disprezzeranno e diranno ogni sorta di male contro di voi, per causa mia" stimola ad una scelta di campo, difficile, ma che l'anima desidera e corrisponde. Vogliamo essere tuoi Signore! Non importa se saremo disprezzati, anzi, sarà un onore, se lo sarà per Te. Fa solo che non sia il disprezzo verso chi, dovendo essere "sale e luce del mondo", risulta solo "sale insipido e luce nascosta". Come faremo a rimanere salati e luminosi? Con la preghiera e la attenzione a non perdere tempo.
E' indubbio che il carattere dell'impegno quaresimale non è di tipo attivo-organizzativo ma squisitamente contemplativo e spirituale. A fronte del Gesù nella vita pubblica, stanno i suoi quaranta giorni nel deserto. Solo, col diavolo e gli angeli. Quanto di più simile al mio "breve" cammino solitario di gennaio. Eppure in parrocchia questi son giorni di grandi impegni pastorali. Allora? Allora dobbiamo vivere raccolti e penitenti un tempo oltremodo attivo. E' qui il bello! Dio ci aiuterà. Invoco lo Spirito Santo per entrare quanto prima nel ritmo. in comunione con i defunti: Serafini Fabio e Zini Ugo; ad essi affidiamo i nostri inizi.
15 Febbraio 2010 I defunti ci hanno aiutato. Il cammino prosegua con questa attenzione: " Chi vive nello Spirito Santo non ama i cambiamenti" (Rosmini) Tutti siamo tentati di superare le difficoltà cercando cambiamenti esteriori. La strada di Dio è invece la fedeltà: amore e dedizione al nostro presente. E' il modo più "spirituale" per costruire futuro, per preparare i cambiamenti buoni, coltivare la speranza, vivere "nascosti con Cristo in Dio". In quella umiltà amorosa evitando a Gesù il sospiro di chi "chiede continuamente un segno".
Preghiamo per l'incontro vicariale giovani di stasera, in vista delle attività estive.
Grazie Gesù di questa nuova giornata che ci doni.
16 Febbraio 2010 Memoria del Beato Giuseppe Allamano: " Il Signore dispensa la grazia secondo lo sforzo che uno s'impone ..." Al primo posto l'impegno della vita interiore e santità personale. Con volontà virile, determinata, costante nello stare uniti a Dio compiendo la sua volontà. Al funerale di Zini Ugo tanta gente: è il frutto della fedeltà. Nato a San Cesario vissuto a Piumazzo. Morto il giorno della nascita di santa Clelia, colei che sapeva amare il popolo.
Esempio del vecchio parroco di Portile don Dino, di Filippo e Marina, che col suo esempio alto ed esigente ha saputo attrarre e unire una generazione di giovani.
Indicare ai fedeli le "opere quaresimali" in rapporto a Dio: la preghiera, il digiuno, l'elemosina, come la verità del dono di sè, nel "donarsi attraverso le cose". Non per un tornaconto umano. All'incontro a Castelfranco del martedì, abbiamo parlato, sulla base di casi concreti, dei sacerdoti che stanno male col loro sacerdozio e della responsabilità nostra.
E' indispensabile vivere buone relazioni con gli altri: chi fa fatica è ripagato mille volte dalla buona volontà che ci mette. La riunione coi catechisti della Cresima è stata molto bella.
18 febbraio 2010 giovedi. Ieri alla messa delle Ceneri bella assemblea. Abbiamo sottolineato soprattutto l'aspetto morale: "lo sforzo" nella via di Dio. Questa mattina l'anima sente immensamente più vero vivere l'esultanza nella vittoria di Cristo sul male, già realizzata. Leggevo l'Antico Testamento: l'oppressione del Faraone, e mi dicevo:" anche il nostro popolo è totalmente oppresso dal male, ma il Signore manderà Mosè ..." Poi: "Ma Mosè è già venuto, è Gesù!" Leggiamo l'Antico Testamento per ricordare le tappe faticose del cammino, ma siamo già alle soglie del Santuario, gloriosamente stanchi e sfiniti, già arrivati al Santuario! Pregavo per ricevere "forza per guidare il popolo di Dio".
Oggi memoria del Beato Angelico, pittore. Al Museo Thyssen il primo quadro esposto è la sua "Madonna della Umiltà". Ecco la forza divina per guidare il popolo: l'umiltà. Straordinariamente simile alla Madonna delle Grazie di Piumazzo, col mondo in mano
19 Febbraio 2010 venerdi. Ieri sera don Stefano ha detto: "il problema è come fare diventare dono il tuo amore al pellegrinaggio". Nella serata del Corso Sposi ha sottolineato per il marito essenziale "la assunzione" della sposa: che lei si senta "accolta", con il ricco universo della sua sensibilità. Come posso io "assumere" la Parrocchia?
Oggi è memoria di San Corrado Confalonieri, un santo piacentino che fece un lungo pellegrinaggio da Piacenza a Roma e, non sazio, proseguì fino alla Sicilia, fermandosi eremita a Noto. Portò Dio a tante anime e fu sommamente in onore.
Per unire il mio amore al pellegrinaggio e la volontà di "assunzione" della parrocchia, mi è venuto l'idea di un Cammino nelle Famiglie. In pratica: dopo essere stato a dire messa alla Provvidenza, naturalmente a piedi, tornare chiedendo ospitalità ad una famiglia con bambini, rimanervi per la serata, a cenare, giocare, pregare e dormire, anche per terra o su un divano. Che rapporto nascerebbe con quella famiglia dopo una serata così! Per me e per loro! Facendo in questo modo il giro di tutta la parrocchia. Non mi basterebbe una vita ad esaurire il programma. L'effetto? "Entrare nella vita delle famiglie". Poi in estate, o primavera, con le famiglie unite da tale esperienza, iniziare qualche pellegrinaggio extra, lontano, fino al mitico Santiago. Cominciando da un Cammino (vocazionale) del Samoggia: tre giorni, con bambini e qualche adulto: Piumazzo (Madonna), Le Budrie (Santa Clelia), Bagno(Bruno Marchesini), Pieve di Cento (il Crocifisso). Potrebbe essere il programma del Campus Stellae. Affido a san Corrado Confalonieri queste idee. Se Dio vuole.
20 Febbraio 2010 Sulle tentazioni. Mentre torno dalla Stazioni Quaresimali a San Giovanni, ascolto Radio Maria. Padre Livio tiene una catechesi ai giovani. E' indubbiamente un'anima forte. Questa sua ostentata sicurezza, questo vedere nemici ed eroismi ovunque, sicuramente affascina. In più ha il carisma del manager. Antipatico ma in gamba. Dice che il Diavolo conosce benissimo il punto debole di ciascuno e batte lì. Per questo vince quasi sempre. Basterebbe riconoscere quando siamo tentati, la differenza fra desiderio e tentazione. La tentazione parte sempre dal farti desiderare una cosa buona, ma poi ti rovina. Sono molto aiutato a riconoscere e vincere le tentazioni della sera.
Sulla "educazione latente". Me ne parla la catechista Anna. Noi educhiamo non solo quando frontalmente parliamo o lavoriamo con i bambini e i giovani, ma soprattutto nei momenti di passaggio, quando non siamo davanti a loro. Da qui il dovere di "curare noi stessi", di "essere". Quello che "sei", passerà!
Credo che il malessere sui fallimenti educativi nasca oltre che da negligenza operativa anche dal "senso di onnipotenza". Vorremmo dominare le situazioni, senza capire che questo non è umano, non è per noi, nessuno ce lo chiede. La perfezione cui siamo chiamati è quella dell'amore, che è tutta un'altra cosa dal successo.
Leggo sulla Sicilia: Noto e San Corrado, Palermo e Santa Rosalia, Siracusa e la Madonna delle Lacrime ... hai! hai! hai! ... desiderio o tentazione?
Proposito: lavoro e umorismo.
23 Febbraio 2010 Giorni faticosi. " O Dio vieni a salvarmi". Ormai la Inaugurazione della "Casa BV delle Grazie" è alle porte e tanti impegni si aggiungono alla già densa ordinarietà quaresimale. Momenti di cedimento si alternano ad altri più produttivi. Ancora i morti ci accompagnano e sostengono: Ettore Tarozzi, Barbara Bussolari, Paolina Setti. Domenica scorsa, incontro dei giovani alle Budrie sul tema della "giustizia": il Magistrato sottolineava come si percepisce nell'aria un degrado del senso interiore della giustizia, delle "regole", donde la primarietà di formazione ed educazione. I migliori tribunali, già pieni di problemi, non rendono buona la società, se nel cuore manca il desiderio e la pratica della giustizia. Ecco una grande meta. Stiamo preparando un bell'incontro con i genitori della Comunione proprio da questo punto di vista: la gioia e l'arte di educare. Vorrei fosse il programma della Casa che stiamo per inaugurare. Trascrivo una frase letta sulla porta di Elena Bozzali in Manfredi: " Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possono essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformate in azioni. Sìì il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo" (Mahatma Ghandi)
Domenica 28 Febbraio 2010. La tregua. Da giorni non scrivo, perchè è stato un periodo impegnato, convulso, provato. Quaresima. Nella tormenta non si scrive diario. Ancora continua il maltempo atmosferico che rende questo fine inverno particolarmente pesante. Le due riunioni con Comunioni e Cresima sono stato particolarmente belle, partecipate, coinvolgenti, speranzose. Il segreto è stato averle preparate bene, cercando di rendere tutti protagonisti. Così la riunione per i Tre Giorni Eucaristici. Meno bene la serata del Corso Fidanzati: c'era discrepanza fra sacerdote e catechisti, una non-intesa che ha reso la serata pesante. Con la mamma continua il via e vai a Baggiovara e già mi si profila un futuro nuovo, con i genitori anziani e ammalati da accudire. Anche questo è "pastorale". Il punto di luce maggiore in questi giorni è stata una conversazione con don Stefano sul valore della Liturgia delle Ore: " E' in virtu' di questa obbedienza a Cristo e alla Chiesa che siamo preservati dalla dispersione, rafforzati nel bene, personale e della Comunità." Ho cercato di mettere particolare impegno nella Liturgia delle Ore ed è stato un grande dono.
Nei momenti di dolore e amarezza dell'anima, forse solo a causa di eccessiva stanchezza, una voce mi diceva: " resisti come l'incudine sotto il martello". Forte di questa esperienza, ad una persona amica, malata di depressione, mi è venuto da suggerire: "ogni tanto dì al tuo dolore "ti amo"." Oggi, giorno della Trasfigurazione le cose si sono volte a maggiore luce. "La serenità" è il dono che i genitori della Cresima maggiormente chiedono per i loro figli: come trovarla e donarla?
Mi sto accorgendo di essere tentato contro la speranza. Vedere il futuro grigio, solo minacce da affrontare. Invece la Parola: "Guarda le stelle del cielo, se riesci a contarle: tale sarà la tua discendenza". La vera speranza si manifesta nelle ore difficili. Cosa vale quando tutto va bene? Oggi ho fatto prediche brutte. Sono stato lungo senza dire la cosa più importante: la tensione alla risurrezione. Dobbiamo agire in vista della risurrezione; l'unica realtà vera, perchè l'unica che rimane. Pensarci.
Lunedi 1 Marzo 2010 Affido al Ven. Bruno Marchesini il mese di Marzo 2010. Ieri ne leggevo alcuni tratti: la sua determinazione nella via di Dio. Impegno di santità. Offerta della propria vita e ministero per le vocazioni. Dall'Ufficio di Letture le caratteristiche del chiamato: " Mosè era l'uomo più mite della terra ...era assistito dal dolcissimo e a lui consustanziale Spirito... levava le mani al cielo facendone scendere la manna, pane degli angeli". Dalla lettura breve di Lodi: " Molte sono le idee nella mente dell'uomo, ma solo il disegno di Dio resta saldo... Il pregio dell'uomo è la sua bontà" Prov 19. Oggi impegno di concretezza e ordine.
Mi hanno parlato dei ragazzi "randagi" per Piumazzo: sta lì il cuore del ministero d'amore?
A casa di Andrea ho imparato l'arte di "raccogliere le tracce" del passaggio delle persone. Quell'esercizio di memoria, comprensione, collezione, che non è solo vuoto archivismo ma delicato e sapiente amore, per dare importanza alle cose. Era il segreto di Gianni Santunione.
Dal cantante Lucio Dalla raccolgo l'espressione " il declino come libertà"
Giovedì 4 Marzo 2010 "Se ci fosse Gesù al posto mio" questa è l'espressione che è uscita ieri, al Consiglio Pastorale, come chiave per vivere il nostro presente e futuro. Il "declino", che mettevo a tema lunedì, è da leggere in chiave cristiana e non pagana. E' vero, la gente cala dalla messa e si allontana dalla chiesa. Come viverlo? Gesù alla fine della sua vita terrena è stato abbandonato da tutti. Il deserto del fine vita è molto più drammatico del deserto all'inizio del ministero pubblico. Stiamo vivendo tempi da prova ultima. Ma poichè continuano a nascere bambini i caratteri di un sereno inizio sono fortemente da coltivare. "Ci vuole passione" diceva Cesarino. "Ci vuole volontà" diceva Iole. Una buona parrocchia cerca di preparare una società felice e approfitta di ogni difficoltà per preparare il Paradiso per tutti.
Continuano in modo galoppante le ristrutturazioni. Il rischio di erigere case vuote è serio. Signore, donaci un cuore aperto capace di accogliere; un cuore di fede, capace di generare.
Venerdi 5 Marzo 2010. Continua il grigio della pioggia. Annunciano gelate. Prego per la clemenza del tempo, già gli alberi hanno le gemme. Questa sera Stazione Quaresimale a Piumazzo. Il volto della nostra chiesa è il volto dei suoi santi: Madre Clelia, Bruno Marchesini, Giuseppe Fanin, Suor Teresa Veronesi, Mons. Vincenzo Tarozzi, Suor Anania Tabellini. Anime determinate nella santità, nel cercare la volontà di Dio. Non si perdevano in disanime sui "problemi del tempo presente" ma cercavano l'amore di Dio e il bene delle anime. Persone sode, concrete, laboriose, fiduciose, contente ... come i nostri migliori agricoltori.
Sabato 6 Marzo 2010 Alla Stazione Quaresimale ho osservato il gran numero di preti giovani nel nostro Vicariato! Brava suor Maria Clara: sapiente, gentile, "chiara" come il nome; ci aiuterà in futuro? Partecipazione alla Tre Giorni Eucaristica maggiore di quanto prevedessi. Bella la adorazione dei giovani. Michea diceva: "Te ne stai solitario nella foresta, circondato da campagne fertili" Come dire: svegliati, guarda quanto frutto e lavoro fuori ti aspetta! I tempi di crisi possono essere quelli più adatti ad "attaccare". Decisi e temerari come i grandi conquistatori. " Il regno di Dio soffre violenza e solo i violenti se ne impadroniscono" Imparo dall'ultimo libro di V. Manfredi che Alessandro Magno, dopo aver conquistato il mondo, è morto per aver mangiato troppo, in momento di relax e stress non dominato.
Con Padre Enrico noto il carattere "pastorale" della quadreria della nostra sacrestia: Buon pastore, il mandato a Pietro, e la Natività. Su un altra parete: S. Carlo Borromeo, S. Francesco di Sales e Gesù nell'orto; infine Adorazione dei Magi. Che messaggio pastorale ne deriva? Agire con Cristo e il Papa, in Semplicità - Operosità sapiente e Preghiera nella afflizione - Accoglienza dei popoli.
Domenica 7 Marzo 2010 " I loro desideri erano cattivi" Padre Enrico ha fatto una predica sul "desiderio": indica l'orientamento dell'anima. Il Signore dona grazia nella misura del proprio desiderio. E' stata una giornata "coraggiosa": Piumazzo al pomeriggio della domenica è deserta. Invece oggi, fra chi è venuto in chiesa, e chi, con Angela, è andato a Monteveglio a visitare l'Abbazia c'è stato movimento.
Giovedì 11 Marzo 2010. Giorni belli di preghiera Eucaristica, terminati col dono del Pane benedetto. Importantissima presenza dei Frati. Il giorno dopo Grande Nevicata. Ho salvato il Gazebo e molti alberi del cortile; invece nel Parco moltissimi si sono rotti. Nelle benedizioni ho messo in pratica quel proposito-luce di inizio quaresima: il fermarmi nelle case dove ci sono bambini come se fossi uno di famiglia: esperienza dolcissima e forte. In casa di Antonietta e Alessandro ho imparato del Pellegrinaggio a piedi da Pietramellara al Santuario di Castelpetroso il primo giovedì di Maggio. Chissa! Articolo del Carlino sull'Asilo di Piumazzo: in tutta la faccenda ha ragione Tomaso. Super lavoro per la inaugurazione Casa BV delle Grazie. Provvidenziale incontro con la ditta Sivan 2 . Don Gianluca mi ha chiesto di fare Corso di Iconografia: non ho tempo di consultarmi con Consiglio Pastorale, confido che il mio sì sia corretto. E' una iniziativa simbolo. Dono della Madonna.
Venerdì 12 Marzo 2010. San Luigi Orione. Da giorni non scrivo nulla. Neppure il tempo di sedersi. Sono davvero sfinito. Signore, abbi pietà di me. Scrivo adesso per me le cose che ieri sera non ho saputo dire ai fidanzati: Il "sacramento" come un appoggiarsi di più su Dio che su noi, segno della Sua presenza nel mondo, attraverso di noi. I "figli" luogo massimo della nostra carità e del Suo volere. Invano andiamo a cercare lontano l'orizzonte della nostra vita, mentre esso è lì, davanti, che ci interpella. L'incontro con Emanuele e Cecilia ha sottolineato il dono del mistero della povertà, di ogni umana povertà. Quelli che ci sembrano problemi, ciò che ci ripugna, diventa la nostra risorsa. Don Oreste Benzi e don Orione: due santi simili nell'unire vita mistica e amore ai poveri. I figli purificano l' amore da ogni egoismo perchè assorbono completamente. L'educazione "latente" è quella più efficace. "Chi osserverà queste mie parole e insegnerà a fare altrettanto sarà considerato grande nel Regno dei cieli". Questa che inizia come giornata terribile, potrebbe risolversi come paradiso. Trasfigurazione. Preghiera e basta.
Sabato 20 marzo 2010. Domani inizia la Primavera. Sento tutta la protezione di san Giuseppe sulla mia salute e sulla parrocchia. Settimana faticosissima, per la stanchezza dei giorni scorsi e la apprensione per quelli che verranno. Pastoralmente, settimana del bollettino, del piccolo video di presentazione della "Casa", delle benedizioni ormai completate. In famiglia, "cardioversione" di mamma e gambe bloccate del babbo. La nevicata dei giorni scorsi ha fatto danni: rami spezzati e strascico di fatica che il primo sole di questi giorni ancora non ha lenito, semmai accentuato. Dove sei Signore, in questa pesantezza quotidiana? " Dove sei tu, piuttosto ...?" Mi risponde la Voce. Non sono stato fedele alla obbedienza della preghiera: qui la ragione del sentire tutto troppo pesante. Ma oggi è diverso; ringrazio San Giuseppe, Suor Anania, di cui ieri abbiamo messo l'immagine nella Casa. Ora è abitata. Devo esercitarmi nella vita spirituale, nel minimo dettaglio, continuativamente, per togliere quella suscettibilità, ripiegamento su di sè, cattivo lamento. Esercitarsi nella fede, nella preghiera, nella carità e di nuovo nella penitenza. Solo la penitenza rende autentico tutto, lo libera e rende puro. Ieri sera vedendo suor Clara e suor Enza mi sono detto: come sono vicine le maestre della sapienza! Non è impossibile un programma di formazione. Ma un buon insegnamento di esperti, non sostituisce quel programma formativo che solo la sapienza di un serio, umile e fedele parroco di campagna può svolgere, con i mezzi normali, con le strade normali, con la gente comune. E so che lo posso fare.
22 Marzo 2010 Giornata bella ieri: il vangelo della adultera perdonata, l'inizio della Primavera, il mio pellegrinaggio alla Madonna della Provvidenza, la comunicazione buona degli eventi della settimana. Stamattina mentre rispondevo ad alcune lettere pasquali, raccomandando a tutti i miei amici piccoli - che privilegio avere amici così! - preghiera per la nuova "casa di formazione", mi rendevo conto della serietà dell'impegno che il Signore ci vuole affidare. Io so di non essere capace di formare, in quanto io stesso poco formato. Eppure nella mia storia ho incontrato formatori, verso i quali nutro un amore sommo: don Divo Barsotti e il santo Antonio Rosmini. Come amerei che le loro immagini fossero nella nuova casa! Ma essi stessi desiderano che prima della loro immagine esterna, quella casa raccolga la loro immagine spirituale, lo stile di fede, antico e modernissimo, che hanno portato.
23 marzo 2010 Martedì. Viva meditazione del vangelo di oggi: " Voi siete di quaggiù, io sono di Lassù" " Non faccio nulla da me stesso, ma tutto quello che ho udito dal Padre io lo dico a voi" "Faccio sempre quanto è gradito al Padre mio" E' tutta qua la vita cristiana.
Mattinata difficile. Eppure è nelle concrete difficoltà che si misura la nostra volontà di fare ciò che è gradito al Padre. Nella Casa oggi è stato posto il Crocifisso. Anche i bei vasi di bosso.
Riscrivo un testo letto ieri sera da Bernanos:
" Lavora", m'ha detto, "fa delle cosucce, aspettando giorno per giorno. Applicati bene. Ricordati lo scolaro curvo sulla sua pagina di calligrafia, con la lingua fuori. Ecco come si augura di vederci il buon Dio, quando ci abbandona alle nostre povere forze. Le cose piccole hanno l'aria di nulla ma danno la pace. Sono come i fiori dei campi, vedi. Li crediamo senza profumo e tutti insieme imbalsamano l'aria. La preghiera delle piccole cose è innocente. In ogni piccola cosa c'è un Angelo. Li preghi tu gli Angeli e la Santa Vergine? "
25 marzo 2010 Giovedi - Solennità della Annunciazione. La sensazione che ieri sera sia successo qualcosa di grande. Via Crucis, con la chiesa stipata di fedeli, di ogni età e condizione. Bravi i giovani a organizzarla, i bambini e le famiglie, i parroci vicini a partecipare. Non ho capito subito la portata di questo evento, ma col passare delle ore, nella notte e nell'alba la sensazione detta. C'era il popolo, c'era Gesù Crocifisso, c'era la chiesa. Una strada davanti. Ogni altro pensiero è fuorviante.
27 Marzo 2010. Ultimo giorno di Quaresima. Morte di Luigi Balestri.
Inaugurazione Casa B.V. delle Grazie. Penso che tutto sia andato bene. La struttura nuova è veramente bella, lo capivo dagli occhi di chi entrava e usciva. Le parole possono mentire, gli occhi no. Suor Maria Bruna realisticamente, e con un velo di tristezza, ha detto: "un lavoro in più per lei". Cosi il segretario del Cardinale: " quale futuro avranno le parrocchie non si sa ... non sono da invidiare quelle che hanno molto ..." Eppure la lezione del Cav. Galletti credo di averla colta: il coraggio di pensare in grande e l'arte d'organizzare. Ho visto un Cardinale sfinito; ho visto tanta retorica; ho visto molto lavoro; ho visto un sincero affetto; ho visto anime deluse; ho visto il volto di Luigi Balestri.
Avrei passato più volentieri il giorno accanto a Luigi, ma l'obbedienza chiamava altrove.
Talvolta non è meno sacrificio vivere che morire.
Grazie di avermi seguito in questo cammino. Avrei desiderato fosse più interessante; ma chi può oggettivamente giudicare? Lo offro al Signore così come è.
Desidero trovare quella fede e umiltà che sa trasformare il limite in risorsa.
30 Marzo 2010 Martedi della Settimana Santa. Ieri funerale di Luigi Balestri; sintonia straordinaria con la sua anima. Mi sento vicino a questa sacralità laica; devo imparare a prendermi cura allo stesso modo della sacralità religiosa.
Mentre alla messa leggevo le Beatitudini mi ha colpita la finale: "Beati voi quando vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi, rallegratevi ed esultate, grande è la vostra ricompensa nei cieli". Parole non per Luigi, ma per me, per la Chiesa.
Mi sono fermato la sera a vedere un pò di "Chi l'ha visto": ed era evidente nella scelta dei fatti e modo di presentarli la volontà di infangare la chiesa cattolica. Da che io ricordi, mai ho visto sferrare un attacco mediatico persecutorio, violento, falso, come adesso. ... attacchi diretti al Papa; Il togliere la fiducia nella validità educativa della Chiesa. Perfino allontanare i morti: " Mai in chiesa!" urla la madre di Elisa Claps.
Ma Gesù dice: "Rallegratevi ed esultate". Non è facile, quando tutti si allontanano e ti disprezzano. Pensiero di dedicare i primi incontri nella Casa delle Grazie su "Atti degli Apostoli" e sulla "Sindone". Chiesa evangelizzatrice nella persecuzione e la memoria stabile della Passione di Gesù.
31 Marzo 2010. Mercoledì della Settimana Santa. Bellissimi i "Carmi del Servo di Yahvè" che leggiamo nelle prime letture della messa: E' qui il senso del cristianesimo! Bella conversazione ieri con Flavia Rondina su Renè Girard, sul senso della religione come "sacrificio", sulla novità di Gesù, sul bisogno di ritornare al senso del sacro e del mistero. Ma la vita è già così sacra in sè e misteriosa! Ieri, sentendomi come al solito un disastro, ascoltavo le parole di tanti, sinceramente compiaciute per gli eventi di questi giorni. Non è un mistero?
Lasciarci guidare da Dio: ecco il programma! Quanto è avvenuto nel rapporto con Luigi Balestri e la sua famiglia è imputabile solo ad una guida dall'alto; nei confronti suoi, miei, del paese intero.
Programma del dopo Pasqua di "grande riordino". Starò a casa volentieri, ma con una gran voglia di rimettermi in cammino!
1 Aprile 2010 - GIOVEDI SANTO- Stamattina Messa Crismale in Cattedrale e rinnovo delle promesse sacerdotali. Apatia assoluta. Caffarra ha fatto un discorso bellissimo sul sacerdozio, ma il cuore e la mente erano lontani. Ho pregato di vedere la strada, la luce. Comprato su bancherella libro della Mansfield; sono felice quando acquisto un libro, ma anche quello era lontano. Lungo la via Indipendenza sentivo gli occhi di disprezzo della gente verso i sacerdoti: "Prete pedofilo". Sento sulla pelle tutta la violenza della campagna mediatica contro il clero cattolico. Il popolo che già era lontano dalla Chiesa per disinteresse, ora si allontana per disprezzo, giudizio, condanna. So che fa parte del Piano di Dio la persecuzione, ma è dura; facile avvilirsi. Mi vengono in mente le scene di torpore, paura, scoraggiamento di Sam e Frodo Baggins nel loro viaggio per salvare la "Terra di Mezzo" ne "Il Signore degli Anelli". Sempre sull'orlo della fine, ma non è mai la fine, anzi le situazioni più tragiche, le opposizioni più gravi, si risolvono a vantaggio, elemento determinante per raggiungere la meta. Non mi stupirei se da questa umiliazione della Chiesa nascessero di nuovo fiorenti vocazioni sacerdotali.
Lavanda dei piedi. Ogni volta che amiamo, viviamo la trascendenza divina, perchè Dio è amore. Gesù rimane di fronte al male, non lo fugge, non lo teme. Il gesto della lavanda dei piedi è collegato da Gesù all'essere Maestro, dunque un insegnamento; di amore. Umile servizio concreto di pulizia. Insegnare è dare l'esempio.
Suscita santi sacerdoti nella tua Chiesa.
2 Aprile 2010 VENERDI SANTO. Pensiero venuto dopo "l'Ufficio di Letture" recitato stamattina con le Suore:
I malvagi che muoiono vengono dimenticati
I giusti che muoiono, vengono additati come esempio e rimpianti
I santi che muoiono, diventano sorgente di vita.
Finale del "Diario di un curato di campagna":
"Quella specie di diffidenza che avevo di me, della mia persona, si è dissipata, credo, per sempre. Questa lotta è giunta al termine. Non la capisco più. Sono riconciliato con me stesso, con questa povera spoglia. Odiarsi è più facile di quanto si creda. La grazia consiste nel dimenticarsi. Ma se in noi fosse morto ogni orgoglio, la grazia delle grazie sarebbe di amare umilmente se stessi, allo stesso modo di qualunque altro membro sofferente di Gesù Cristo."
TUTTO E' GRAZIA
3 Aprile 2010 SABATO SANTO - Molto belle le Celebrazioni del Giovedì Santo e Venerdì Santa. Abbastanza partecipate - clima buono, sereno, raccolto. Il Coro impeccabile. Poca gente alle confessioni e schiamazzi di ragazzi in cortile: due motivi di pena. Al suo Servo sofferente e disprezzato il Signore dice: "ti darò in premio le moltitudini".
Dal Diario di CATHERINE MANSFIELD
Dio, fammi di puro cristallo, sì che la tua luce mi possa tutta attraversare!
Sofferenza
Vorrei che queste righe fossero accolte come la mia confessione. Non c’è un limite alla sofferenza umana. Quando si pensa: “ Ecco, ho toccato il fondo del mare, ora non posso andare più giù”, nondimeno si va ancora più giù. E così sempre. L’anno passato, trascorso in Italia, pensavo: “Una ombra di più e sarebbe la morte”… Quest’anno, invece, è tanto terribile, che il mio pensiero ritorna con affetto alla “Casetta”! La sofferenza è senza limiti, la sofferenza è paragonabile all’eternità. Una sola angoscia è una tortura eterna. La sofferenza fisica…è un gioco da fanciulli. Avere il respiro come schiantato da un grande macigno … sarebbe ancora cosa da ridere!
Non voglio morire senza prima aver lasciato una testimonianza della mia ferma fede che la sofferenza può essere superata. Perché io lo credo. Che si dovrebbe fare? Non si tratta di “passar oltre”, come va dicendo Jack. Questo è falso. Bisogna sottomettersi. Non resistere. Accogliere il dolore. Essere come sommersi. Accettarlo pienamente. Farne parte della propria vita.
Nella vita, qualunque cosa venga realmente accettata, subisce poi un mutamento. Così la sofferenza deve diventare Amore. Questo è il mistero. Questo io debbo fare. Io debbo, da un amore esclusivo, salire ad un amore più grande. Io debbo dare a tutta l’umanità ciò che diedi a lui solo. L’agonia presente passerà, se non uccide. Ma non durerà. Io sono, ora, come una creatura cui sia stato divelto il cuore violentemente…ma… sopporta…sopporta! Come nel mondo fisico, così in quello spirituale, la sofferenza non deve durare eterna. Tuttavia è terribilmente acuta, ora. E’ come se si fosse verificato un avvenimento spaventoso. Se riesco a dimenticare la scossa, a non riviverne più tutto l’orrore, a non ricominciare sempre da capo, diverrò più forte. (…)
La vita è un mistero. Il terribile dolore di queste lettere diminuirà gradatamente. Io debbo darmi tutta al mio lavoro. Debbo trasformare il mio supplizio in qualche cosa, trasfigurarlo. “Il dolore sarà mutato in gioia” e’ uno smarrirsi più completamente, un amare più profondamente, un sentirsi parte della vita, non uno straniarsene. Oh, vita! Accoglimi… rendimi degna… insegnami. Scrivo questo. Guardo in alto. Nel giardino le foglie stormiscono, il cielo è pallido, mi sorprendo a piangere. E’ difficile… è difficile fare una buona morte…