Diario dal 2/2/2011
2 febbraio 2011 - Mercoledì - Presentazione di Gesù al Tempio
Caro Gesù, in questo giorno rinnovo la mia consacrazione a Te, in Te e per Te.
Voglio donarti tutto quello che ho e che sono. Anche se è un nulla, quel nulla sia tuo: ogni pensiero, sentimento, azione, peccato. Tu hai promesso di donare Te stesso totalmente a chi si dona totalmente a Te. Non esiste altro bene al mondo che la Tua persona. Oggi la accolgo e affondo nella adorazione. Nulla mi distolga da questa pienezza.
La tua presenza nel bambino della Presentazione e io nei vecchi Simeone e Anna. La tua presenza, ora, nella umiltà della Eucaristia; io, sacerdote che non ha più bisogno di nulla, perchè ha Te. Compio il "sacrificio del primogenito": ciò a cui sono massimamente legato, per avere in cambio Te.
A parte il Cammino, Il mese di Gennaio è stato difficile. Non ti chiedo che il buio passi, ma che in esso risplenda la Tua luce. Carità dei piccoli gesti. Un sacerdozio umile, obbediente, gioioso, operoso, fiducioso: dedito ai i vecchi e i bambini; perchè io posso questo. I giovani guardino, come Maria e Giuseppe e imparino silenziosi la via della fede.
Dedito ai defunti: funerale di Maccaferri Antonio.
Dedito agli sposi: domani inizia il Corso per fidanzati.
Fuori risplende il sole di Febbraio: grazie Signore di questo segno.
Preghiera per trovare una brava supplente al posto di Tamara.
Preghiera per Paola, suo cognato e la sua famiglia.
3 Febbraio 2011 Giovedì - san Biagio.
Le chiese si riempiranno e le sale saranno frequentate per vivere in comunità. Solamente tu devi credere e pregare. Ieri c'era molta gente alla Messa della "candelora": un popolo che cammina nella luce. Riprendere con ordine la meditazione della Sacra Scrittura, nel mese di febbraio Il Primo libro dei Re. Preoccupazione per l'inizio del Corso per fidanzati, ma andrà tutto bene: S. Biagio è un santo per la famiglia; il suo corpo è a Maratea (Pz).
Non di fatti, nè di pensieri, ma "segni" sia il Cammino nella luce. Quelli di oggi: la poesia sulla "gallinella" della nonna di Erika, la visita a Vito Ferrara-Casini, la presenza di Chiara Cavazzoni al Corso per fidanzati, la confessione di Marco.
4 Febbraio 2011 - Venerdi - Buona partecipazione ieri anche alla messa di San Biagio.
I Re, 1,1: Il Signore prepara calore di tenerezza alla vecchiaia.
Impegno di preghiera per i fidanzati: ho parlato loro della "croce", via di massima efficacia e beatitudine. Devo testimoniarla. I volti di questi giovani sono un grande segno di luce.
5 Febbraio 2011 - Sabato - Scoperta del Santuario del Divino Amore a Roma e della santità di don Umberto Terenzi, parroco-rettore, attraverso il quale il Signore trasforma un luogo di abbandono in oasi di grazia. "O Cuore Immacolato di Maria, vivo modello di ogni santità, dona Tu la fiducia di diventare santi" (preghiera trovata sotto il cuscino, al risveglio).
Qualunque cosa succeda, la luce esiste, ed è per te.
Il Signore ci ama così come siamo, anche con i nostri peccati. Giornata della Vita.
"Voi siete il sale della terra e la luce del mondo". Il sale dà sapore e preserva; la luce dona bellezza e senso. Gesù è luce, anche noi lo siamo. Sale è la parola, luce è lo sguardo, entrambi sono le piccole opere buone. Attenzione non tanto a crescere, quanto a non calare, a non perdere l'essere. Esigenza comunitaria: "voi", non "tu". Rapporto fra la nostra piccolezza e grandezza della missione: "il mondo", "la terra".
Finita la lettura de "il piccolo libraio di Archangelsk" di Simenon: parabola di come il mondo non sia in grado di comprendere l'umiltà, come la senta paradossalmente nemica, perchè estranea. Quella che al lettore sembra una storia tristissima, all'autore appare una vicenda nobile, tragica e degna. Così lo sguardo del Signore verso ogni membro della umanità.
6 Febbraio 2011 - Domenica - Di tutti i significati che possono avere le immagini del sale e della luce, quello centrale è la speranza nel futuro. Una piccola cosa che fa del bene.
Ogni azione è come soffocata da mille difficoltà. Come nella parabola del seme: strada, sassi, spine. Esiste il terreno buono? Non c'è luce del cuore senza luce delle azioni. Eppure qualcosa non torna. Leggo su Avvenire della figura inquieta di Alexander Langer, che rimanda alla lezione di Ivan Illich. Lo studiavo trenta anni fa, senza capirci nulla; oggi lo ritrovo chiarissimo, mirabile, convincente. E' quella la verità? Ho tanto impressione che oggi ci sia un colossale spreco di buona volontà, anche nella Chiesa. Ostinazione a coltivare un frutto che la terra non produce più e che soprattutto non dà vita; lontananza da quella pienezza, contenuto proprio di ogni vera religiosità.
Riordino del sagrato della chiesa, rimozione contenitore abbandonato dell' albero Natale.
In un servizio sulle Foibe conosco don Francesco Bonifacio, sacerdote in cura d'anime, martire, beatificato da Benedetto XVI nel 2008; a lui faccio un voto.
9 Febbraio 2011 Mercoledì - Le osservazioni problematiche di domenica perdurano. Ho cercato rispose in una serie di libri, nei quali mi sforzo di cogliere i "segni dei tempi": Todorov: La bellezza salverà il mondo; Marai: l'Ultimo dono; Rampini: Rinascere con saggezza; Tabucchi: Viaggi e altri viaggi; Doctorow: Homer e Langley. Anime acute, attente all'uomo. Il risultato di queste letture è paradossalmente un risalto alla "parrocchialità" come identità positiva che ci contraddistingue: fede, cultura, socialità popolare.
Quando Marai parla dei padri francescani, fondatori della moderna California dice: "avevano la concretezza degli ingegneri, la astuzia dei mercanti e la fede dei missionari". Elogio alla capacità costruttiva dell'anima cattolica. Idem per i Gesuiti del 500, nel rapporto con la Cina.
Ad una famiglia nuova in via Piumazzo, mi presento senza stola, nè borsa, nè aspersorio. "Noi non siamo praticanti" dicono subito, in atteggiamento di difesa; ma il modo non istituzionalizzato di presentarmi, permette un incontro molto bello e i prossimi anni sarà naturale anche benedire. Poco dopo, in una altra famiglia nuova, alla quale mi accosto con le "insegne", neppure mi si lascia il tempo di aprire bocca e il quarantenne di casa dice: "Non la facciamo!" e se ne va, chiudendo l'uscio. Accettare la presenza di "un assoluto non religioso", credere ancora di più a Gesù, redentore universale e alla parrocchia, forma sempre attuale della nostra identità "costruttiva".
10 Febbraio 2011 Giovedì - Con Stefano Tampieri e Marco Vignali sopralluogo tecnico per concordare i lavori di primavera in canonica: segnale concreto di spirito costruttivo.
Lettera del Cardinale, nel giorno del passaggio di consegne, da Vecchi a Silvagni. Invito ad "andare avanti e offrire i mezzi di salvezza a tutta la comunità". Sotto il frasario canonico, il senso di una profonda vita spirituale e pastorale. Costruzione spirituale.
Nel giornale Avvenire frase di Biffi, presa da Soloviev: "Gli italiani sono stati grandi fin quando hanno pensato in modo universale; quando si sono chiusi in una nazione, hanno cambiato mentalità, immiserendo le loro aspirazioni". Sale della terra e luce del mondo.
Al corso prematrimoniale si sono aggiunte tre coppie: Eleonora ed Emanuele, Monica e Giovanni, Concetta e Francesco.
Clima molto bello anche stasera; il dott. Giancarlo Pietri è stato particolarmente felice nella esposizione: tema della maturità umana, superamento dell'infantilismo egoista, verso un senso della realtà, accostata in modo libero e responsabile, con l'esercizio della volontà.
11 Febbraio 2011 - Venerdì - Beata Vergine di Lourdes. Mattinata bella, le benedizioni a Casale California sono un susseguirsi di incontri profondi, con anziani e ammalati, uno in ogni casa. Chiedo del nome "California", avendo letto in questi giorni il libro di Marai sulla nascita di questo fantastico Stato americano, ma nessuno mi sa dire. Alla messa ci sono molte persone e penso come a cura corrisponda risultato. Mi chiedo cosa ne abbiamo fatto del Progetto Educativo che la Chiesa ci invita a realizzare! Scopro che il libro scritto da don Barsotti su Benedetta Bianchi Porro si chiama proprio Cammino nella luce.
Dagli scritti di Benedetta:
" La pace è l'abbandono nelle mani di Dio"
"Chi intuisce l'eterno e parla con Dio vive sempre"
La vita di Benedetta è cambiata, quando ha scoperta la vita spirituale, intuendo dove essa avrebbe portato.
A Castelfranco incontro con la Libreria Tre Lune e la sua straordinaria commessa. E' di Anzola, quando gli dico di Don Nino Solieri il viso le si illumina e si commuove.
"Quanto più l'uomo vive raccolto nella interiorità più profonda dell'animo, tanto più forte è l'irradiazione che parte da lui e attira altri nella sua scia" (Edith Stein)
12 Febbraio 2011 Sabato - Visione della parrocchia come di una "figlia". E' una prospettiva nuova per me, bella ed estremamente vitale.
"Tu non la vedi tua figlia; lei ti cerca, ma non ci sei e alla fine, pur continuando ad aspettarti, pensa che sia normale vivere così, con un papà che non la vede, che si distanzia e cerca lontano quella cosa bella che invece ha lì, davanti ai suoi occhi".
Via la soggezione, ma una dedizione d'amore, fatta di sguardo, convivenza e azione. Questa prospettiva ha guidato tutta la mia giornata di oggi, ed è stata splendida. Ogni momento vissuto "per mia figlia": la suora che si confessa, le mammine che vengono per il battesimo, gli uomini per l'amministrazione, Fochetti Angelo per la preghiera funebre con Sonia e Carla.
("Dove ci si sente manchevoli si chieda aiuto e nel rapporto con gli altri si dia fiducia").
Ma chi è esattamente mia figlia? La comunità nel suo insieme? Quelli che vengono a messa, i collaboratori? O tutti i parrocchiani? Al pomeriggio vado dai ragazzi: l'oratorio è pieno di giovani e bambini, sento che tutti sono "mia figlia" e che a ciascuno debbo dare quello che è giusto per loro, come insegna la "regola pastorale" di S. Gregorio. Ai ragazzi radunati per approfondire il vangelo, è giusto dare il meglio di sè, in fiducia, gratitudine e formazione. Poi corro a benedire famiglie di nuovi arrivati e infine la Messa, col Vangelo della legge perfetta, e la preghiera che Dio "faccia di noi la sua dimora". In Cripta non ci stiamo, per il gran numero, tanta gente in piedi. Signore, grazie di questa giornata di luce, custodisci me e soprattutto la mia deliziosa "bambina"; fa che la veda, che gioisca nello stare con lei, sempre, nel giocare, nell'esplorare, nell'educare, nel pregare.
13 febbraio 2011 Domenica -
"Non ho voglia di parlare di lui, in tal modo perfino svuotandolo o allontanandolo, facendone una terza persona, una cosa di cui si parla, al di fuori di me. (...) Ho voglia di parlare a lui". - Martina Cvetaeva, riferendosi all'amico e maestro Rainer Maria Rilke -.
E' domenica e farò tante prediche: vorrei non parlare di Lui, ma a Lui.
La dedizione a "mia figlia" oggi ha i due grandi momenti: le Messe e l'incontro con le due classi della Prima Comunione. In amore tutti i momenti sono grandi.
Teatro pieno di bimbi e genitori; preparazione e realizzazione dei catechisti molto curata e coinvolgente. Gioisco del rapporto con molti papà e mamme e del segno di comunità familiare realizzato nel pomeriggio. Provo a ricordare alcuni dettagli:
Lorenza Turrini che dice: "Come ci terrei che, anche dopo la quinta, continuasse a frequentare un gruppo ... non mi importa cosa fanno, ma che ci sia un gruppo di riferimento, attivo".
Il papà di Martina Bartolini, che racconta della sua pratica sportiva, come ciclista.
Papà e mamma Orlandini, i primi ad arrivare, che la comunione avvicina alla chiesa.
La mamma di Elena, che dice di essere nata il 22 dicembre come me.
I genitori Ledda, che chiedono per le iniziative estive per Emanuele.
La mamma di Martina Maestri, che parla di Mattia, al lavoro per guadagnare qualche soldo.
I genitori di Emiliano Muratori in via Samoggia, che rivedo dopo la benedizione.
La mamma e il papà di Emanuela, Giuseppe, Giulia, Gaia, Luca, Lara, Sara, Anita, Riccardo, Matilde, Ciro, Alice, Prabodhi Asinsala (Assunta) ...
14 Febbraio 2011 Lunedì - Santi Cirillo e Metodio (e S. Valentino)
Bisogno di un momento "per noi due" per essere un buon papà. Decisione di un "ritiro" dal 28 al 30 Marzo. Suor Pavana dice di avere trovato un bel Power Point sulla confessione dei bimbi e suggerisce di fare anche con i genitori di seconda una giornata di festa e giochi con adulti e bambini.
15 Febbraio 2011 - Martedì - Alla Scuola Materna per malattia mancano sette persone nel personale di servizio. Mattinata coi bimbi di cinque anni, sul tema dei 12 figli di Giacobbe.
Se si vuole camminare nella luce occorre coltivare la vita spirituale: "Sono stato crocifisso con Cristo, non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita che vivo nella carne, io la vivo nel nome de Signore Gesù, che mi ha amato e ha dato la vita per me".
Cosa vuole dire in pratica? E' come in una famiglia: cosa fa la differenza fra un marito distratto, verso moglie e figli, ed un marito attento? E' uno "spirito" e un insieme di dettagli.
Bella riunione coi genitori di 4°, in preparazione al ritiro; si parla dei bisogni dei bambini: di studio, di cose, di compagnia ... soprattutto di essere amati e divenire capaci di reciprocità, cioè sapere dare a loro volta quell'amore che hanno ricevuto. Come può un genitore educare a questi obiettivi? Custodendo uno sguardo alla bellezza della vita, come un albero che affonda le radici nella terra buona.
16 Febbraio 2011 Mercoledì - Camminare nella luce non significa nascondere le difficoltà e gli errori, o quelle che chiamiamo sfortune. Ieri e stamattina una sfilza. Mi aiuta la prospettiva che leggo in Cvetaeva di "una unità fra scrittura e vita: entrambe aspirano al massimo di bellezza, ricchezza, intensità". Il diario come espressione di questo assoluto. Parto con raffreddore, costipazione, stanchezza; ma in questo malessere si deve vivere una pienezza. Ricordo di Otello Cremonini, papà di Claudia, col petto "bruciato" dalle radioterapie: decina del rosario subito per lui e per la sua famiglia. Riordino, ore, meditazione, benedizioni. Piove.
Il vangelo di oggi è la guarigione di un cieco. Gesù aiuta a "vedere mia figlia", la parrocchia. Lo fa prendendo per mano, portando in disparte. Miracolo compiuto non in un istante ma un poco alla volta, chiedendo di mantenere il segreto. E' il senso della quotidianità, umile e speciale.
17 Febbraio 2011 Giovedi - Solo la santità conta. Al ritiro mensile dei sacerdoti manifestazione del comune dolore per l'allontanamento universale dopo il catechismo. Non ci sono più i giovani nelle parrocchie, nè gli adulti. L'itinerario di cinque anni dopo la comunione-cresima finisce nel deserto. "Sento che cè una violenza, nel nostro rapporto con la gente: li obblighiamo a percorsi che non sentono, e giustamente ci abbandonano. Vogliamo le chiese piene ... ma è questo il vangelo di Gesù? ...la sua mitezza?" Così si interroga don Matteo di Padulle.
Don Francesco Scimè parla del rapporto con i malati, via di verità (Gesù è venuto per loro) e di incontro (sono molto contenti di incontrarci). Io ho raccontato le esperienze positive coi bimbi della Scuola Materna, con il catechismo, l'impressione che giovani e genitori siano contenti se nascono proposte vitali in parrocchia. Spesso le nostre proposte però non sono vitali. Non si stratta dii metterci su una via di volontarismo ma appunto di santità e della sapienza, secondo le condizioni in cui ci troviamo. Vivere l'assoluto nel presente; vivere di fuoco nella comune realtà; vivere il cielo sulla terra; vivere Dio in se stessi e nelle persone tutte; in questa Storia. Leggo la vicenda della Cvetaeva: incredibile la mole di contrarietà che ha incontrato nella vita! Come molti grandi, è morta suicida. Occorre un passettino in più, per essere superiori al declino di vecchiaia, malattia e solitudine. Tutti questi grandi hanno un'idea di Dio non corrispondente a Gesù ... il vangelo di oggi: "cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere".
Don Carlo di Gaggio ha detto che oggi manca la ascesi: appunto! Mi ha colpito che proprio lui tiri fuori il tema. Dobbiamo stare attenti a dire: "manca questo o quest'altro" pensando agli altri; in realtà è quello che manca nelle nostre opere e noi dovremmo fare.
18 Febbraio 2011 Venerdi - Notte di grandissima luce. Il petto è squassato dalla tosse ma non importa: quasi un rigurgito fisico di un male interiore che si vuole espellere. La Messa dei Sette Santi Fondatori dell'ordine dei Servi di Maria, che nell'amore alla Madonna rinnovarono Firenze, negli anni di Dante e Francesco: tutti laici. L'ascolto del monologo magistrale di Roberto Benigni sulla unità d'Italia, mirabile nel metodo, nelle motivazioni. "Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte, siam pronti alla morte ..." Essi morirono perchè noi vivessimo. E' il contenuto della fede: è Cristo. Costituiti in unità. Poi la testimonianza di Paola Bettelli al corso fidanzati: "Non conosciamo Cristo perchè non lo cerchiamo e se lo cerchiamo siamo certi di trovarlo". Infine il momento più grande, il centro: l'avere fra le mani l'Eucaristia. Gesù realmente presente realmente operante realmente assoluto. Ho imparato della mirabile omelia di don Stefano al funerale di Fabio, quasi ci fosse voluto questo evento tragico, perchè centinaia di giovani delle nostre zone conoscessero la sapienza umana e divina del vangelo, incontrassero in modo significativo un pastore e la via di Cristo. Come è importante vivere la vita interiore! Nel segreto della propria anima, nella dedizione generosa dell'oscuro quotidiano, nella diligente formazione della mente, perchè arriva l'ora della manifestazione.
Scoperta tramite don Franco dello studioso Bauman e la sua lettura della contemporaneità; lettura del testo su Mount Palomar di Marai, il senso del nostro esserci, negli spazi infiniti dell'universo. Veramente o siamo tutto o siamo nulla.
S. Pietro Neel e i martiri della Cina. "Una sola di queste anime è più preziosa, è infinitamente più grande di tutto l'oro e di tutte le ricchezze della terra, perché tutte queste cose non sono costate a Dio che una parola, mentre quell'anima è costata le sofferenze e le ignominie della passione del suo diletto Figlio fino all'effusione di tutto il sangue" .
Il segno della presenza di Dio è la pace.
19 Febbraio 2011 Sabato - Fatica a "vedere" la mia bambina. Oggi una serie di incontri tutti "funzionali": importante è fare presto, nel modo meno pesante. Impatto con una religione senza Dio, buona ad essere usata per qualche evento di vita, che poi ti lascia insoddisfatto e più povero di prima. Ma tutto può decollare con l'amore di Dio! Allora Testimoni Subito. Un solo santo ha il potere di salvare una nazione intera. San Canisio e la Germania luterana.
Il Vangelo "dà a chiunque ti chiede" mi fa ricordare don Paolino Serrazanetti il prete-professore che quando ritirava lo stipendio aveva file di poveri davanti a casa e nel giro di un quarto d'ora si ritrovava di nuovo col portafoglio vuoto. Alla omelia funebre, il Cardinale disse: "... scienza e carità: fosse questo il programma di ogni sacerdote!". Incontro Vincenzo barbarossa sulla piazza, barcolla, ma non lo evito, è per me il segno. Alla passeggiata, sul ciglio della strada, cuscini di "non ti scordar di me" ; nome botanico: Myosotis.
Un cespuglio di fiori selvatici può dire più di tutti i giornali del mondo. Ho disinteresse ai giornali, confortato dalla testimonianza di Martina Cvetaeva che viveva la stessa distanza dagli avvenimenti: " chi cerca la fiamma del vivere, la perfezione della bellezza, la verità dell'uomo, l'assoluto insomma, mai lo trova in un avvenimento, nel mero accadere" . Piuttosto la trova nella realtà concreta, che si vede con gli occhi e si tocca con le mani, o nella trasfigurazione della poesia, dell'arte e della fede; il resto è zavorra.
La santità è una questione di cuore, non meno di azione. S'impone una direzione e una determinazione operativa. Tutto quello che fa consistenza, in risposta a questa "società liquida" (Bauman). Scienza e Carità, alla don Paolino Serrazanetti. Nel piccolo.
21 Febbraio 2011 Lunedì - Funerale di Natalina Degli Esposti, moglie di Giulio Zanasi della California. Chiesa piena a riprova della l'esistenza di una comunità. Ma in essa il sacerdote ha un senso? Dalla scena verrebbe da dire di sì, in realtà è chiaro che alla maggior parte delle persone il sacerdote non serve a nulla, anzi. La crisi delle vocazioni ha una origine naturale: Dio dà quello che gli si chiede. Che fare allora? La Messa indica la strada: offerta di sè. A Dio, mica alla gente. A Dio per la salvezza delle anime. Le nostre parrocchie sono strutturate per servire la gente in tutto, divertimento compreso. La crisi ci riporti alle sorgenti: culto, insegnamento e carità. Stasera riunione per mettere a posto la canonica. E' il modo di investire dei contadini, conservativo, sulle cose che durano. Ma non mi faccio illusioni: spesi tanto a sistemare la parrocchia di Pizzano e adesso che è perfetta, sta per venire tolto il parroco. Eppure è stato giusto conservare la struttura, anche se sottousata. Vengono in mente quei vecchi edifici storici, osservati lungo il Cammino, la maggior parte chiusi e solo monumenti. Possono servire a ospitalità occasionali, eventi sporadici, ma la vita è altrove. Eppure anche il loro invecchiare e persistere coi segni del tempo, le muffe e scrostature, non toglie senso alla loro presenza, non priva di una certa intensa bellezza ... per la vita dei vivi. Solo curarne la pulizia, una certa arieggiatura e la non gelosia d'uso. Anche se l'utilizzo di questi grandi spazi antichi è sovente il più volgare e maleducato che si possa immaginare.
Ieri vangelo bellissimo: " Siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste". Non la perfezione di un imperatore Ming, dal potere immenso e quasi disumano, ma la possibilità di vivere un amore redentivo; per chi lo vuole accogliere. L'amarezza dei tanti che non lo accolgono, non deve togliere la gioia per questa realtà, la più bella che esista.
Fanno parte della ricerca dell'assoluto anche i grandi brani del rock, coi loro famosi Riff:
Heartbreaker dei Led Zeppelin
Smoke on the Water dei Deep Purple
Eye of the Tiger dei Survivor
Enter Sandman dei Metallica ...
Esplosioni di genio vitale, che stanno passando, credo, senza lasciare un briciolo di duratura letizia. Ma non è quello che volevano. Ciascuno trova ciò che cerca.
Il vangelo della Messa di stasera spazza via ogni ombra di tristezza e rassegnazione: "tutto è possibile per chi crede" e ancora "questa specie di demoni non si possono vincere se non con la preghiera". Se alla Eucaristia per Natalina avevo capito l'importanza del dono di sè, stasera capisco l'importanza della fede-fiducia e potenza della preghiera, che certo non procede senza le opere, ma dona loro la forza di Dio: "grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente". Perciò sistemiamo ora la parrocchia perchè sia pienamente abitata.
22 Febbraio 2011 Martedì - Lavoro eccellente quella della Commissione Tecnica incaricata della sistemazione della canonica. Nessun dettaglio è stato trascurato, sia funzionale, estetico ed economico. Queste intraprese hanno un grande valore morale: trasmettono amore alla tradizione e fiducia nel futuro. Risuonano ancora le parole del vangelo di ieri."nulla è impossibile per chi crede". Trasportare sul piano pastorale il metodo adottato in campo edilizio. Non occorre rifare ex novo niente, nè abbattere muri o riedificarne di nuovi, ma rendere forte, sicuro e bello quello che c'è.
Per dare verità e fiducia al nostro cammino occorre aprirsi ad una dimensione missionaria universale: la stanchezza della vecchia Europa non ci trascini nel suo stagionale declino. E' quanto il Papa suggerisce nel libro "luce del mondo". Inoltre va ridato senso e onore alla responsabilità di guida. I problemi e le sconfitte non tolgano quel particolare servizio a Cristo che è l'autorità, nella serietà, silenzio e compostezza. Oggi festa della "Cattedra di S. Pietro". Mi guarderò il film "L'ultimo Imperatore" ma devo difendermi dal suo spirito, esteticamente splendido, di romantica decadenza. La speranza di Cristo và in senso contrario: amore umile alla vita che rinasce. E la gloria è quella della Eucaristia.
Le parole di Gesù a Pietro assicurano che il male non prevarrà. Gesù non promette che la Chiesa vincerà, ma che non sarà vinta. Come uno scoglio in mezzo al mare, sul quale si abbattono e rifrangono le onde, senza smuoverlo nè vincerlo. Anche il vangelo di domenica prossima esorta a guardare al futuro, ma non a preoccuparci del futuro.
23 Febbraio 2011 Mercoledì - La riunione coi genitori della Prima Comunione mi è parsa buona, dialogica, di contenuto. Da un brutto programma tv (Mistero) scopro una bella figura: Antonio Cacciabue, contadino del Monferrato, morto nel 1928. Pregava in continuazione, dietro un cespuglio di casa. Anche perchè nato settimino, gli si attribuivano poteri speciali, di intercessione e guarigione. Faceva penitenza e a chiunque si rivolgeva a lui donava umilissimo un aiuto e una parola: "và a cà" che significava: "vai a casa tranquillo, ci penso io con la preghiera al tuo problema".
Oggi grande grande sgombro del solaio canonica.
24 Febbraio 2011 Giovedì - La preghiera dona qualità all'anima togliendola dalla superficialità. Ci sono anime semplici e profonde, perchè pregano. La preghiera aiuta a smascherare le continue insidie del Maligno e a difendersi.
Parlando con Lucia del parroco di Vignola, don Gaetano, ho detto: " il guaio dei parroci è che oltre ad essere accresciuto il loro carico pastorale ordinario, si aggiunge il carico straordinario, il dovere di inventare strade nuove per avvicinare le persone che si allontanano sempre di più". Dopo aver parlato, ho capito che non era vero. Nella chiesa ci vogliono i carismi di rinnovamento, ma non sta alla pastorale ordinaria svolgere questo compito, poichè importantissimo è quello suo proprio. Il lavoro di riordino e pulizia di ieri è il modello. Ciò non significa chiusura, disinteresse ai cambiamenti, alla missionarietà, ma solidità ed equilibrio, vero amore alle anime affinchè nel loro vagare non mancano di una casa, un punto fermo, solido, caldo, semplice, vitale e profondo: la parrocchia.
Al Consiglio Presbiterale don Giovanni Silvagni occupa la sede che fu di Mons. Vecchi. La vita procede, i giovani prendono giustamente il posto degli anziani, tutti sono contenti di questa nomina. Don Adriano Pinardi parla di Pieve, che non è più quella di un tempo: "Tutte le parrocchie cambiano, conoscono una comune difficoltà, un certo declino, al quale si deve rispondere puntando su quelle due-tre cose che possano preparare il futuro" . A Piumazzo quali sono quelle due-tre cose? Il Cardinale conclude in modo luminosissimo i lavori sulla "Presidenza eucaristica" e testimonia delle sue Messe accanto al Papa Giovanni Paolo II: "Si percepiva quasi sensibilmente che quell'uomo sentiva sulle sue spalle il peso del mondo intero e lo presentava a Dio". E' un giorno di pace; grazie Gesù.
24 febbraio 2011 Venerdì - La pace può durare molto poco; grazie Gesù lo stesso.
"Oggi sarai con me in paradiso" : la parola di Gesù al buon ladrone è per tutti quelli che stanno accanto a Gesù crocifisso.
Il corso in preparazione al matrimonio sta finendo: tutte persone molto care, disponibili e generose. Tuttavia qualcosa non convince nel nostro "percorso": dopo un positivo impatto iniziale sui temi della fede e dell'etica, si entra in un ripetitivo e scontato che annoia e non giova. La varietà di maestri non fa pluralità ma frammentazione. Poi fra di loro non diventano amici: nel tempo di attesa, prima dell'inizio, stanno tutti zitti e distaccati ... anche i "maestri" sono umanamente distaccati. Mali correggibili o non siamo in grado di svolgere bene questo servizio? Senza Corso però non avrei incontrato Alessandro e Rosella, Cristian e Chiara, Andrea e Scilla, Marcello e Elena, Chiara e Gianluca ...
25 Febbraio 2011 Sabato - "Svestire al mattino l'abito del "per me" e indossare l'abito educativo del "per gli altri". E' la nostra maturità e responsabilità a indicare questa prospettica e l'amore. Questo abito ci porti ad aprire gli occhi sui bisogni, sulle richieste, sulle opportunità di bene verso le quali, sforzandoci di fare quello che riteniamo giusto e fattibile. Alla sera si rimette l'abito educativo nell'attaccapanni per rientrare in se stessi"
5 Marzo 2011 Sabato - Silenzio per l'intera settimana. Piena d'impegni e di tensioni, ma accompagnata dalla parola del vangelo: "non preoccupatevi del domani". La salute non è stata buona: costipazione dell'anima, quasi riversata nel corpo e nell'intera famiglia. Dicono sia umidità, virus ... ma credo anche alla natura spirituale di questo malessere; ed è normale che anche sacerdote e religiose ne siano coinvolti.
Oggi risplende il sole, fuori e dentro. Mentre benedico casa Maini in via Manara ho una fortissima "illuminazione" legata all'ordine di quella casa, alla umanità di quella precedente, Zaccarini: la nonna morente, avvolta da tanta premura, la nipotina che dorme serena nella stanza accanto, gli adulti vigilanti, affettuosi, presenti. Ho capito che nella vita occorre semplicemente esserci, nella gentilezza, dedizione e sobrietà. Tutte le nubi, legate all'ansia operativa, alla incertezza del domani, alla "perdita dei valori", si dissolvono a quella prospettiva: gentilezza, dedizione, sobrietà. E' la nostra parte, il resto lo fà il Signore.
6 Marzo 2011 Domenica di Carnevale. Vangelo oggi pieno di speranza: la via per essere "costruttivi". Il "costruire" è il corrispettivo umano del divino "creare". Ci chiede di "fare la sua volontà": accanto alla ossessione eucaristica, ci vorrebbe dunque l'ossessione della divina volontà.
Desidero ripercorre i fatti di questa settimana di silenzio. Lunedì: funerali di Rita Legnani e Pierina Pallotti e riunione con i genitori della Cresima, ampiamente partecipata ma poco dialogata, per la solita impostazione frontale; si stanno aprendo strade educative con ragazzi e famiglie: "un gruppo", ovvero una "chiesa"; ma siamo ancora lontani dalla meta. Martedì: mattino incontro-lezione con i bimbi dei 3 anni; pomeriggio ricovero di papà in ospedale e conseguente salutare stop a tutto il consueto. Mercoledì: catechesi sulle "sette parole di Gesù in croce", m'aspetto sette-otto persone invece sono una trentina, partecipi e attente: in queste sette parole c'è un contenuto altissimo e fruibile. Giovedì: spettacolo in teatro dei genitori della Scuola Materna, felice per loro, forse stancante per i bimbi, dice la voglia di divertirsi a "fer i quaion " poi Corso per fidanzati, con alcune assenze per la neve.
Davanti a noi la preparazione alla Annunciazione, alla Pasqua, all'Ottavario, all'Estate.
Il Signore ci chiede dunque di "non preoccuparci del domani"; di "esser perfetti come lo è il Padre"; di credere che "tutto quello che chiediamo nella preghiera lo otterremo"; di "costruire la casa sulla roccia" attraverso l'ascoltare e mettere in pratica la sua parola.
Sono rimasto molto colpito dalla uccisione del ministro pakistano Shahbaz Bhatti, dalla sua dichiarazione in Parlamento, unico cristiano: "cerco di seguire le indicazioni di Gesù Cristo". Il sangue dei martiri è seme dei cristiani.
7 Marzo 2011 Lunedì. "Il segreto della vita cristiana è la gioia" (Chesterton)
Il Cammino della luce riprende con entusiasmo. Tanto lavoro ci aspetta: possibilità infinite, più che molteplicità di doveri. Alla messa delle 11,00 vistoso calo di presenze: non ci si deve illudere. Eppure viviamo la speranza che il regno di Dio cresce, pur nelle stagioni e forme del declino. Anzi quando la fede si discosta dal metro umano entra nella sua dimensione più profonda. Il Regno di Dio è più grande della mera consistenza numerica, pur importantissima. Importa che ci sia vita, anime che credono, sperano, amino, lavorino.
Riordino di vecchi fascicoli con lavori fatti venti anni fa a Pizzano: impressione di non avere allora costruito comunità, pur in una grande dedizione. Mancava la capacità di "fare gruppo": c'era accoglienza, ma non cura, non coinvolgimento, non profondità, non continuità, non sapienza nel gestire le difficoltà. Si era giovani. Ma anche nella vecchiaia ora le cose vanno diversamente? Amerei finire con la gioia di avere trovato la strada, anche per un anno solo.
Esternamente e subito le cose non cambierebbero affatto; se imparassi a "fare comunità" non credo aumenterebbero le presenze alla messa, o che so, il numero dei matrimoni religiosi. Il mondo procede per forze che ci sovrastano. Però molti vedrebbero la possibilità concreta di strade educative e da qui la nascita di una vita nuova, ignota negli esiti, potenzialmente anche immensi.
8 Marzo 2011 Martedì. Gli incontri di oggi, col prof. Pedroni di Vignola (rifiuto dell'impegno da parte dei giovani), con Maria Grazia (genitori in difficoltà educativa), confermano la strada intrapresa: formarci alla capacità e al gusto di essere responsabili. Se vissuti bene, questi anni possono felicemente fondare il domani. Lo spirito di Dio non è mai catastrofico, nè rinunciatario, ma combattivo, creativo e fiducioso: Il lavoro sull'ordine paga, la passione dell'imparare pure, dunque avanti.
12 Marzo 2011 Primo sabato di Quaresima.
Soffriamo con le popolazioni del Giappone, per il terremoto, con il nord Africa, con il Pakistan. Sentimento di sincera partecipazione, unito alla considerazione di una profonda pace che è sempre comunque possibile. Settimana di benedizione a Piumazzo: dopo il grande riordino di lunedì, stagione positiva, "luminosa": inizio bello della Quaresima, col Mercoledì delle Ceneri assai partecipato; finale gioiosa del Corso fidanzati; così la prima Stazione quaresimale e l'incontro sulla confessione coi giovani. Giorni pieni di senso e di bellezza.
"... I figli sono un dono prezioso che ci aiuta a diventare migliori. Questa tua figlia inevitabilmente assorbe il tuo stile educativo, il tuo sguardo o il tuo non sguardo, il tuo modo di stare con lei o le tue assenze; allora non è meglio darle il meglio che hai, senza tentennamenti e insicurezze? Ti stai domandando "ma come fare"? Inizia con il guardare fuori dalla finestra del tuo studio ... cosa vedi? ... un muro, una strada chiusa. E' la finestra che è sbagliata ... cerca nella tua casa un'altra finestra, magari al secondo piano o ancora più su, aprila e guarda i tetti di Piumazzo, l'orizzonte, l'alba e il tramonto, respira l'aria fresca che entra ... ecco quella è la finestra giusta per pensare allo sguardo e alla tua bella figlia. Quello che voglio dire è che ai figli occorre regalare uno sguardo alto, fatto di speranza, di libertà. Solo se noi genitori impareremo a custodire uno sguardo alto, potremo aiutare i nostri figli a credere all'Amore e regaleremo loro il futuro e la vita vera. Solo guardando da quella finestra insegnerai a tua figlia a creder in quell'Amore che ti sazia e ti riempie la vita.
Cerca quella finestra!".
13 marzo 2011 Domenica prima di Quaresima. Piovviggina. Alle Messe la maggior parte arriva in ritardo; però c'è buona presenza, anche alle 11,00. La sera prima, spengimento di luci tardi perchè "non viene la predica". Ogni considerazione è fumosa, astratta, disarmonica, banale ... non meno di quattro-cinque schemi vengono stesi, ma nessuno funziona. Al mattino s'affaccia alla mente un nuovo pensiero, mi piace: sarà la predica dei "quattro sassi" con presentazione un pò teatrale: consegna materiale della pietruzza ad un bimbo per classe, spiegandone il simbolo. Per il resto giornata piena, serena, lieta, amorevole. Incontro Monica D'Atti e suo marito; donano un graziosissimo film (in inglese) sul Cammino di Santiago: "Within the way without".
"Mi sta cominciando a piacere fare il parroco" penso fra me. Prima era un dovere che volevo svolgere, adesso lo vivo come realtà anche gustosa, affascinate, divertente, appassionante, non meno del Cammino. Cosa è cambiato? Forse i miei occhi. Uno dei momenti più belli della giornata è la Messa, esattamente l'istante dopo la consacrazione: penso di essere al cospetto di Dio per chiedere le cose più grandi che si possano chiedere e lui ascolta ed esaudisce. Poi amo il nuovo metodo operativo che mi sono dato. L'ho imparato da ***, un giorno ho visto il quadernone dei suoi lavori e mi sono detto: "Perchè non posso anche io imparare a lavorare così? Con progetti che partano da lontano, che esprimano la propria anima, che si arricchiscono, si cambiano, e alla fine si documentino?" Adesso non amo tanto il diario personale, ma il diario di lavoro, il diario di comunità, quello che fanno gli altri non meno di quello che faccio io, quello che facciamo insieme. Voglio avvolgere la parrocchia di preghiera in questa quaresima; per chiedere non che continui la stagione felice, ma che continui l'amore, la dedizione, l'interiore sicurezza. Se poi le cose esternamente muteranno, poco male; anzi è certo che muteranno, ma che la pace non venga meno.
14 Marzo 2011 Lunedì. Giornata grigia, ma mite. "Sulle tonalità grigie risaltano meglio le sfumature del colore" (Armani). Noi preghiamo sempre Dio per qualcosa, come sarebbe meglio pregare Dio per Dio! Diventare suoi amici, suoi figli, il resto viene da sè.
Preciso un pensiero di ieri: non è che prima non m'appassionasse il ministero sacerdotale è che lo sentivo soffocato dall'ansia. Adesso molto meno. Merito della comprensione della strada della educazione unita alla strada della fede. Pedalando sui rulli, ieri sera, ascoltavo la meditazione di P. Serafino Tognetti sull'importanza delle "crisi" nella vita spirituale: quella stagioni di difficoltà, anche pesantissime, che possono durare decenni, ma aprono strade impensate di divina fecondità, nei tempi e modi che Dio dispone. L'esempio di Mosè: rimase quaranta anni in casa di Labano e fu chiamato alla sua opera all'età di ottanta. L'esempio di Paolo, che dopo la conversione rimase quattordici anni in casa sua, a Tarso, prima che fosse chiamato dallo Spirito per la missione. Non conosciamo i tempi e i disegni di Dio, sappiamo solo che non si dimentica di noi e del modo migliore per "formarci" al bene.
Stasera inizia il cammino verso l'Ottavario della Madonna della Provvidenza.
16 Marzo 2011 Mercoledì. Noi siamo chiamati alla luce. La domenica II° di Quaresima dice questo: la nostra vocazione è la gloria! Un rapporto con Dio, col creato, con i santi, fra di noi, con il Padre che ci chiama "amatissimi". Vocazione al sacro, alla altezza, ad essere diversi, "idian" separati. E nel contempo a scendere, ad essere del tutto comuni, silenziosi, nascosti, invisibili, ignorati, impauriti, incerti "prostrati con la faccia a terra" non dalle sventure, ma dalla gloria di Dio; infine "toccati" da Cristo, che dice "su, non temete".
Ieri incontro bellissimo con Francesco Gandolfi e la sua famiglia in via Belvedere. Al risveglio forte pensiero ad Alessandro, non vedente di Savigno e alla fidanzata Rossella, incontrati nel Corso per il matrimonio.
Commozione nel leggere che anche don Divo Barsotti accarezzò in gioventù l'idea di divenire monaco errante, come S. Benedetto Giuseppe Labre ... Alla lezione barsottiana, resa ora più attuale dall'ascolto degli Esercizi Spirituali predicati da P. Serafino Tognetti ai vescovi della Emilia Romagna, devo unire la "lezione educativa" che lo Spirito potentemente sta impartendomi in questi giorni, attraverso Piumazzo. Mantenere una visione di insieme, una visione alta, una visione per gli altri, una visione concreta sul possibile, sul gioioso, sull'umano. Qui "è bello fare le tende! " non sul monte; ma ricordando il monte.
18 Marzo 2011 Venerdì. Camminare nella luce non significa che sempre ci sia serenità, buon umore, riuscita delle imprese. Anzi: la via di Dio passa per "la porta stretta". Tuttavia nella Messa, prima della comunione, insistentemente si dice: "vi lascio la pace, vi dò la mia pace". Una pace profonda, sovente accompagnata da situazione esterne di prova, attraverso cui l'anima è guidata ad un amore più vero. Davanti a noi San Giuseppe: giusto, umile, silenzioso, fedele. Figura di ogni paternità. La sua virilità è la compostezza.
Ho iniziato la preparazione del pellegrinaggio estivo (non si sa di quale estate) in terra di Calabria, a San Francesco di Paola e san Bruno. E' stato il mio modo di celebrare l'unità d'Italia, attraverso i suoi santi. I quali per altro non sono solo italiani: San Francesco di Paola è morto a Tour, in Francia, e San Bruno è originario della Germania. Come alla Messa di Ieri c'erano le suore dalla Tanzania e dell'India. La nazione è un valore ma non un assoluto. I santi calabresi sono dei penitenti: hanno fatto della mortificazione un centro irradiante. "Senza ascesi il cristianesimo è retorica". Quando comincerò a praticarla?
Continuano le preghiere per Cristian.
Ieri ho sbagliato a non rimanere in piazza per tutto il Carnevale. Quando è venuto il temporale ero già all'asciutto nel mio studio. Anche un poco irritato per i coriandoli appiccicati sul sagrato, che rimarranno fino a ferragosto. Il Carnevale non appartiene alla mia anima, ma a quella del mio popolo e dunque devo rimanerci. Guardo le "facce da carnevale", non sono proprio quelle da via Montenapoleone, ma per questo più gradite a Dio. Se da quaranta anni a Piumazzo si fa il Carnevale, ci sarà una ragione, corrispondente alla sua anima!
19 Marzo 2011 Sabato. San Giuseppe
Caro san Giuseppe, mi unisco all'affetto di tutta la Chiesa, all'affetto che per te hanno avuto Maria e Gesù, alla gratitudine per tutto quello che sei stato; per la tua umiltà, concretezza, presenza, fede e silenzio.
Ti prego per la Parrocchia di Piumazzo e per tutta la Chiesa.
Ti affido questa giornata, la preghiera del mattino, la Messa delle 9,00, l'organizzazione della settimana, con la domenica della Trasfigurazione e la Solennità del 25 Marzo alla Madonna della Provvidenza. Ci adopereremo per il servizio di Dio, dei Santi e delle anime; che il divino volere si compia attraverso di noi. San Giuseppe ti affidiamo la nostra buona morte.
Bella messa questa mattina per S. Giuseppe! Benedizione e dono del pane, offerto da Silvio Cantarella. Pieno il pomeriggio con le confessioni dei Ragazzi e Giovani, neppure sono riuscito a confessarli tutti. Alla messa ero cotto: meraviglioso essere "cotti" così!
Che dico domani alla Messa? E' da due sabati che faccio le ore piccole a cercare d'organizzare la predica, specie per i piccoli. Non importa il risultato, importa questo sforzo di comunicare. Alla fine tutto traspare.
20 Marzo 2011 Domenica. Davanti ad una settimana troppo piena. Mantenere l'ordine, non disperdere energie, gestire gli orari. Poi vada come vada. Specialmente coltivare la fede, la preghiera; tutto è importante e doveroso, la fede unicamente conta.
Breve passeggiata, conscio e grato di una bella e sana spensieratezza. Inizia la Primavera.
Eppure il giorno orienta a tutt'altro: c'è la guerra in Libia. Non si poteva proprio evitare? E' proprio il modo migliore o unico per fermare Gheddafi? Non mi piacciono i giornali e telegiornali, col loro indulgere sui particolari militari: missili, tanks, mirage ... sortiscono un effetto accattivante, fino a rendere spettacolare, eroica e dunque bella la guerra.
Dopo la Via Crucis abbiamo parlato di Piumazzo, della parrocchia, di come tante esperienze comuni di vita di chiesa qui non si siano mai viste. Comunità bella, ma anche incolpevolmente e ingiustamente limitata. E con un parroco ora d'indole "fuggitiva"! Occorrerebbe invece lavorare, per aprire, crescere, proporre ... La mia preghiera di stasera sia orientata a questo orizzonte. Abbiamo parlato anche di missione
" ... oggi i popoli massacrati dall'odio, dalle guerre, dalla fame, dall'ingiustizia, si riversano nelle nostre piazze, nei bar ... è ora che noi impariamo a sederci dove loro si siedono. Oggi l'Italia straripa di etnie, le scuole pubbliche brulicano di bambini stranieri e di famiglie altre culturalmente e religiosamente. Ma perchè invece le Chiese non ne sono invase? Perchè l'incontro è così difficile e temuto? Gesù non è stato forse incontro? Gesù non si è sempre seduto dove la gente siede? Credo che il timore dell'incontro sia frutto della paura ... ma non della paura dell'altro, ma la paura di guardarsi dentro e di accorgersi che si è poca cosa, che si è superficiali, che l'eucaristia non ci trasforma nel profondo. Forse oggi, qui, il creare piccole occasioni di incontro è già "missionarietà". Forse il sedersi al bar di Gerry e conversare con Amenallah, Kamis, Sadik, Hasma, Taha, Abdellha, Yassin, Shiron, Oual, Oumsima, Raid, Adam ... è una occasione perchè Dio avvenga" .
Parole molto vere, opportune, con l'unica aggiunta che la pace su questa terra, pur auspicata, non è il fine di Cristo. Il fine di Cristo è il Padre e il fine del Padre è Cristo. Messo al sicuro ciò - seriamente - quanto detto sopra è urgentemente vero e bello da lavorarci su.
21 Marzo 2011. Lunedì. Dopo le considerazioni sopra riportate, lettura della biografia di San Francesco da Paola, col capitolo terribile sull'eccidio di Otranto, da parte dei Turchi nel 1480. A seguito di esso, il Santo esortava a difendere la fede e la libertà anche con le armi.
Conclusioni: la pace è cristiana, il pacifismo non sempre.
Alla ricerca di un "progetto grande", che raccolga gli impegni di educazione e vita cristiana, trovo l'espressione: "Questo è il disegno del Padre, fare di Cristo il cuore del mondo" .
Bella riunione stasera alla Casa B.V. delle Grazie, per preparare la festa del 5 Giugno: "Ogni uomo è mio fratello". Evento piccolo ma epocale; attorno allo stesso tavolo, in cui solitamente si programma la vita parrocchiale, erano seduti albanesi, indiani, marocchini, polacchi, africani. Iniziativa nata la notte di Natale, programmata la settimana della Samaritana (la straniera che si incontra con Gesù) e celebrata nella Pentecoste, col "miracolo delle lingue". Il Signore vuole bene a Piumazzo e attraverso di lei fa grandi cose. Alle mie collaboratrici, rimasti soli, ho detto: "siamo solo agli inizi; adesso è tutto facile, un semplice atto di gentilezza; ma quando questo incontro ci costerà, quando ci soffriremo per amore, solo allora porterà frutti di grazia, allora saremo testimoni della croce e veramente missionari"
22 marzo 2011 Martedì
Giornata mondiale dell'acqua;
preparazione ai battesimi
e al vangelo dell'"acqua viva",
(dialogo di Gesù con la Samaritana)
"Se lo conoscessi il dono di Dio e colui che ti chiede da bere, tu chiedersi da bere a lui e egli ti darebbe un'acqua che diviene sorgente, zampillante per la vita eterna".
Notizia terribile di un lutto,
spererei non fosse vero;
pregare, con fede.
La prova più terribile è il dolore dei propri cari,
insopportabile, inaccettabile,
muto e impotente ti lascia,
ma rivela che ami davvero
e sei nella verità di un rapporto.
23 marzo 2011 Mercoledì
La dedizione al lavoro per gli altri, al servizio, porta sempre di più a non pensare a se stessi e farsi carico profondamente di ciò che accade attorno a te. "Amare è vivere negli altri" (Benedetta Bianchi Porro). Meraviglioso e terribile.
Come avranno passato la notte i profughi di Lampedusa, dopo giorni in mare, dopo una notte all'addiaccio sulla banchina del molo ... e come stanno i familiari di Paola Tassi?
E' dono l'amore, è la verità della vita, è la maturità, ma è terribile. Se non ci fosse la Pasqua sarebbe davvero disperante amare. Con la preghiera e la fede ogni carico si vive con Dio.
Bello l'incontro coi genitori in preparazione al Battesimo: ciò che si prepara con cura porta sempre frutto. Marcello e Cecilia con Giulia e Alessandro, Davide ed Elena con Filippo e Alessio, Jury e Federica con Elena ed Erika, Emiliano e Simona con Alessandro.
25 Marzo 2011 Venerdì - ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE
Continuano le giornate intense della quaresima. Funerale di Paola Tassi ieri, presente costernata tutta Piumazzo. In questa settimana tre lutti: Iside Anderlini, Angelina Canelli e la giovane Paola. La fede e la carità chiamata a dare risposte, che altre non sono che le medesime "fede e carità". Pur attraversato da tante tempeste, la pace del cuore non viene meno, nè la laboriosità, nè l'ordine. Bisogna farne conto, potrebbe essere uno stato di breve durata. Per quale ragione nella vita ci sono momenti di pace e lunghe stagioni di inquietudine? Credo non ci sia risposta.
Oggi, bellissima celebrazione alla Provvidenza della Annunciazione, trasmessa da Radio Maria; tanti attestati di soddisfazione che mi sono parsi corrispondenti al vero.
Ci prepariamo alla domenica della Samaritana, con le Prime Confessioni, i Battesimi, il "segno" dell'acqua per i bambini; poi il ritiro personale di tre giorni verso Bergamo. I lavori in canonica procedono bene: sgombro legnaia da parte di Ennio, Lorenza, Sergio e Adriano, preparando il secondo lotto di interventi. Pregare e ringraziare per questa comunità. Durante la messa alla Provvidenza intima commozione sentendo al cospetto della Madonna unirsi nel cuore le due vocazioni di pellegrino e di parroco, entrambe piene, bellissime e amatissime.
Le suore hanno preparato un bel "pozzo della Samaritana": tutto è pronto per domenica.
26 Marzo 2011 Sabato. La immagine di Gesù Misericordioso guiderà questa giornata, specialmente l'incontro coi bimbi della prima Confessione e con Sara.
La maggior parte di quei bimbi non è in grado di comprendere e vivere il dono di Dio e noi non abbiamo parole o strade per entrare nei cuori. La preghiera e la croce possono arrivare là dove i nostri modi umani di cura non riescono ad arrivare. La croce e la preghiera hanno bisogno dell'amore e dell'azione educativa, la suppongono, la sostengono, la completano, ma soprattutto la superano, in una azione e un amore più grandi, umano-divini: Gesù Cristo.
Non sembra vero d'essere arrivato alla sera indenne. Al risveglio ho scaravoltato il programma della Prima Confessione, cambiando completamente temi e segni. Sentivo che quelli preparati prima "non funzionavano", me ne sono venuti in mente di migliori, più semplici, concreti. Così subito al lavoro per un appuntamento assolutamente importante. Visita per benedizione a Gianluca e Sabrina Rocchi, due giovani centauri che hanno in mente di fare la Route 66, da Chicago a San Francisco, in moto; storia umana commovente, la loro. Incontro per matrimonio con Eleonora ed Emanuele Costanzini, e infine con Sara Zagni.
Pomeriggio funerale di Angelina Volanti, con pochissima gente e per questa ragione, per un senso di "giustizia", celebrato con particolare devozione, inaugurando un nuovo Rituale dei Defunti che ho cominciato ad elaborare, perchè quelli ufficiali troppo distati dalla realtà esistenziale delle persone. Al funerale di Paola Tassi ero dispiaciuto che la Parola di Dio avesse così poco peso, solo perchè scelta male, in un lezionario troppo povero, asettico, irritante, avulso dal dato primo di un lutto: il dispiacere della perdita di una persona cara. Alle 15,00 Prime Confessioni il cui dato primo era la gioia di una collaborazione coi catechisti e di una atmosfera familiare ed educativa. Tutto bene; spazio anche per le confessione di quattro giovani e per una messa prefestiva alle 18,00 stipata di fedeli per il suffragio di Luigi Ballestri. Commovente sintonia fra il vangelo della Samaritana e il ricordo di Luigi: stessa umanità, apertura, sincerità e fiducia. Ai giovani che lavoravano per il libretto della Via Crucis ho confidato il progetto di un "Centro Operativo" parrocchiale, nella ex ghiacciaia.
Fernando Ballestri lunedì parte per Medjugorie, in luglio noi per Santiago; ad agosto i giovani per la GMG di Madrid; a settembre le famiglie Tampieri e Lorenzi con Unitalsi per Lourdes.
27 marzo 2011. Domenica. Giornata bellissima, iniziata presto. Bambini tantissimi nonostante inizio dell'ora legale: ce ne siamo accorti durante la processione verso il "segno" dell'acqua al "pozzo della samaritana". Battesimi alle 11,00 resi difficoltosi dal piccolo Alessio che reclamava il latte della mamma più dell'acqua del Battesimo. Visita di Claudio Lenzi da Monterenzio, con la sua numerosa famiglia e di mio fratello, fermato a pranzo con cognata e nipote. Davvero una giornata splendida, coronata da una super dormita prima della Messa alla Madonna della Provvidenza. Là ho espresso il proposito di prepararci al 200° anniversario del Santuario, al quale manca non molto: 1817-2017. Occasione per mettere decisamente Maria al cuore del nostro progetto pastorale nei prossimi anni.
Alla omelia ho cercato nel vangelo della Samaritana come dei punti cardini per strutturare un progetto e ne sono emerse interessanti considerazioni, Domani inizio ritiro prima di Pasqua.
Grazie Gesù di questa bella quaresima. E' un cammino; ho imparato da tempo che il camminare è bello quanto arrivare. La ragione della gioia sta nell'avere scoperto la "strada educativa". Guardare tutto dal punto di vista del "miglioramento", della dedizione per capire, partecipare, condividere, progettare, lavorare, gustare. sapere che al fondo c'è un Dio da cui tutto proviene e a cui tutto è diretto, che ti sostiene, ti segue, ti stima ...
Ricordo quella bambina che alla prima confessione ha detto: "Vorrei tanto che mio papà mi seguisse di più, ma gli voglio bene lo stesso, perchè mi ha dato la vita" . "Seguire" ecco cosa dobbiamo fare! Non è difficile, solo basta esserci! Il gioco più bello di questi giorni è il far conto di tutto: ho un quadernone, pieno di buste di plastica, dove continuamente raccolgo tutto quello che mi capita: innanzitutto il lavoro che faccio: le bozze delle idee, il loro evolversi e soprattutto il concludersi. La vita è bella quando lascia tracce, quando puoi guardarti indietro e rivedere la strada; è un oceano di vita, quello che ogni giorno ti viene incontro, oceano fatto di piccole meravigliose realtà. Sta a noi dare valore alle cose. Sabato ho fatto un funerale dove tutto indicava trascuratezza: non c'erano fiori, non visi attenti, non documenti ... neppure m'avevano detto come si chiamava, dove abitasse, quanti anni avesse: ebbene per quell'anima addirittura ho creato un nuovo Rito delle Esequie, dove ogni parola avesse senso, fosse atto d'amore, di verità ... Poi il piacere dell'ordine, delle cose finite, sistemate, concluse, pronti ad aggiungere un nuovo tassello, nuovo rapporti, nuovi servizi. Vivere così non stanca, è sommamente creativo, utile e divertente. Spero che tutto questo, che mi pare di vivere per la prima volta dopo sessantanni, non abbia a finire più.
Inizio il ritiro: non più pensare alle persone, al lavoro, ma solo a Dio: cercarne il volto, la presenza, il cuore, le indicazioni. Silenzio. Un buon ritiro è fatto di silenzio. Disciplina dura e dolcissima, somma verità, feconda sorgente. E' un lusso potere staccare per qualche giorno, perciò devo viverlo in modo serio, virile, responsabile, oltremodo disciplinato. Guardarmi dal rischio di divagare con la fantasia: non è tempo per la spensieratezza, ma per un'opera diversa, anima del lavoro normale. "Mosè avanzerà solo verso il Signore, ma gli altri non si avvicineranno e il popolo non salirà con lui". Esodo 24, 2-3 (Ufficio delle Letture di oggi).
2 Aprile 2011 Sabato. San Francesco da Paola
Durante il ritiro dal 27 al 30 marzo ho letto il bellissimo "Dio è Misericordia" di don Divo Barsotti (indicatomi da Daniela), comprendendo che la cosa più importante è il mistero dell'amore di Dio verso di noi e che la prima vocazione di ciascuno è l'arte di lasciarsi amare. Ormai è primavera inoltrata, tutto parla di vita; ti ringrazio Signore per il "segno" dei campi di frutti, coi fiori sui peri e sui peschi. Continuano felicemente i doveri, la dedizione agli altri e alla comunità, ma al fondo la voce che tutto illumina è la Tua che dice: "io ti amo".
3 Aprile 2011 Domenica IV di quaresima, "del cieco nato". Altro giorno di luce: questo cammino, iniziato il 2 Febbraio (la candelora), davvero è "una via di luce". La sua forma ora è la serenità e la dedizione. Anche oggi e ieri molti momenti belli: l'accoglienza di Simone di Maranello, che pur giovanissimo ha già nell'animo il fuoco del pellegrino, come raramente ho avuto modo di incontrare. Incontro poi con i giovani della parrocchia per Estate Ragazzi, ad alto grado di attenzione e coinvolgimento; infine messa con un vangelo "speciale". Oggi il segno della carità ha "funzionato" bene, sia con i piccoli che con i grandi: si percepiva alla messa come "tutto avesse senso" e pur nella nostra piccolezza c'era un tendere a grandezza e verità dell'amore di Dio. Omelia piena di sbavature, non proprio composta ed elegante, ma comunque sincera e viva. Ringrazio lo Spirito. Pomeriggio passeggiata (son già abbronzato!), adorazione eucaristica con traccia preparata (come sono belle le cose curate!). Alludendo alla buona partecipazione, ai canti, alla liturgia della domenica pomeriggio, Olga ha detto: "Mi sembra di esser tornata indietro di cinquanta anni!" Gioia diffusa che spero continui, ma un pensiero è sorto, non contro questa pace, ma come suo perfezionamento: "solo quando sarai agnello immolato, allora i cuori si convertiranno e l'amore di Cristo sarà testimoniato". Non dobbiamo temere dolori futuri, nè prepararci a chissà quali catastrofi, ma ricordare il vangelo dell'agnello immolato, amare il sacrificio di Gesù, e disporci, nel nostro piccolo, al cammino della croce. Gesù conosceva in anticipo i suoi dolori, noi meglio che non li conosciamo, ma possiamo disporci a vivere tutto con la maggior forza, col maggior amore, con la maggior pace possibile.
4 Aprile 2011 Lunedì. Ieri sera, visita di Basile Maurizio e Luzzi Lucia (Lucia = luce), venuti da lontano per condividere un momento di dolore forte; ho promesso preghiera e disponibilità; stavo uscendo con Alba Passerini e Roberto Lazzari, venuti per analogo motivo. Alla Nuova Provvidenza, Fiorella ci ha offerto la cena. Quale è il senso di tanto amore?
Al rientro, per rilassarmi, ho dato forma (sulla carta) ad un progetto architettonico di ristrutturazione della "area tennis", ispirato da una soluzione che vidi a Santiago, all'incrocio fra via Valino, via San Pedro e via Concheiros. Realizzarlo come "segno" in occasione del 200° anniversario della Madonna della Provvidenza, nel 2017. Dovrebbe essere anche l'anno santo jacopeo; poi dal calendario, causa il bisestile, vedo che il prossimo jacopeo sarà nel 2021. Troppo avanti, per un progetto che prevede anche il sogno di un pellegrinaggio Piumazzo Santiago, a piedi, comunitario, a staffetta ...
Al risveglio l'anima si chiede se siano buoni questi pensieri, se veramente li vuole il Signore, se veramente utili alle anime. "Dobbiamo compiere le opere di Dio finchè è giorno, poi viene la notte, quando nessuno può più operare". In questi relativamente pochi anni di vita, cosa è più importante fare? Quale è l'opera di Dio da compiere? Quali sono gli strumenti e le strade più conformi allo Spirito di Gesù? Sicuramente continuare la "strada educativa" va bene; sul modo ci si interrogherà cammin facendo. I sogni di cui sopra possono starci, ma non come elementi fondamentali. Fondamentale è il rapporto diretto con le persone, alimentato dal rapporto diretto con Dio; poi la modestia; il realismo della vita, unito al coraggio. Questa è l'ora della misericordia, della conoscenza, della vocazione. La santità attuale ha la forma barsottiana della preghiera, dello studio, della vita fraterna, di una apertura universale al tutto, ben radicati su Gesù Cristo ... natale e pasqua.
(preso da questi pensieri mi sono dimenticato di aprire la chiesa: perdonami Signore!)
C'è un altro elemento, importantissimo, nel disegno di Dio: l'opera d'amore che si chiama espiazione. Lo suggerisce la liturgia delle Ore di questa mattina, il libro del Levitico e tutta la Pasqua. Gesù non è venuto solo come "pedagogo", maestro di vita, ma come "colui che toglie il peccato del mondo".
Fra poco vado a benedire, non incontrerò tante situazioni primaverili di vita, ma specialmente anime affaticare o trasgressive. Allora penserò a Cristo, alla Chiesa e al cammino di redenzione. Questo è il senso anche della ormai cronica malattia di papà, della chiamata a condividere questa ora come figlio, a vivere con fede-fiducia ogni dolore. Momenti non accidentali nel cammino della luce, ma essenziali. Nella Cattedrale di Compostela, attorno ad una "croce di consacrazione", quella sulla parete destra, vicino alla sacrestia, sta scritto: " Pedro segnò questo tempio con la croce; perchè la croce e la fede nella croce, sono la via della luce"
Ore 14,00. Da una e mail del Comune, imparo che a Piumazzo anche l'Arci organizza il Campo Estivo dal 13 Giugno. Stesso periodo e stesso target di età di Estate Ragazzi. E' quel che si diceva la esperienza della croce. Grazie Gesù. Siamo sulla strada buona.
Si tratta ora di accettare di buon grado la laicale pluralità; di coltivare la identità specifica, che per noi è non offrire semplicemente un servizio, ma edificare una comunità in Cristo; terzo accogliere serenamente le difficoltà e, fiduciosi, anche le opportunità di questa "concorrenza"
5 Aprile 2011 Martedì. Fra pochi giorni ricorre l'800° anniversario della Consacrazione della Cattedrale di Santiago (21 Aprile 1211). Le 12 cruz de consagracion, segneranno il cammino con Gesù sofferente, verso la Pasqua. Jasmin ha messo queste "cruz" come sfondo-pagina del sito. Impegno oggi al silenzio, interiore ed esteriore.
"Dobbiamo iniziare con tanta semplicità e umiltà questo cammino, metterci all'opera, distaccare il nostro cuore da quello che non è Dio, fare veramente qualcosa per spogliarci e affidarci senza difese alla sua grazia. Dobbiamo fare qualcosa ogni giorno. Sarò il Signore giorno per giorno a dirci cosa vuole. Non aspettiamo che il Signore ci parli personalmente, non aspettiamo particolari grazie, onde conoscere la sua volontà: ce la dirà il Signore nel farci conoscere, giorno per giorno, precisamente ciò a cui siamo attaccati, quello di cui possiamo fare a meno: è questo quello cui dobbiamo rinunciare. Quando ci sentiamo attaccati a qualcosa, il Signore ce ne chiede il sacrificio. Quando qualcosa ci rende indisponibili a Dio, quando qualcosa lega la nostra anima, dobbiamo farne sacrificio. Soltanto l'anima sciolta da ogni legame può andare a lui"
6 Aprile 2011 Mercoledì. "Il mio giogo è dolce e il mio carico leggero". L'ufficio Letture di stamattina, la lezione di san Massimo il Confessore, invitano ad avere fiducia sulla "leggerezza" della croce. Rimane la sua drammaticità, ma non va contro l'amorevolezza di Dio. La "rinuncia" di oggi è accettare che la preparazione alla Pasqua non sia perfetta nella organizzazione, specie nella comunicazione. Ma importa di più la sostanza delle cose, circa la quale stiamo ricevendo tanto.
Carissimo Gesù, come vorremmo essere Lazzaro, Marta e Maria, destinatari del tuo "amore"!. Nel momento stesso in cui lo si desidera, se ne vive la verità. Anche oggi giornata bella (passeggiata nella vasta tenuta Cacciari) e buona conclusione del cammino quaresimale sulla Parola. La stanchezza ha compromesso un poco compostezza dell'anima: rimanere ugualmente raccolti, grati e fiduciosi.
7 Aprile 2011 Giovedì. Più della Catedral de Santiago, al Signore importa la consacrazione della tua anima, il tempio più bello di tutti. Pensare a Gesù, averlo davanti agli occhi, dentro e fuori ogni azione. Come la pietra rimane immobile, esposta al mutare delle stagioni, indifferente alle folle o al deserto, consapevole del suo grande onore, abitata dalla Gloria e casa dei popoli. Ecco la vocazione modernissima di Santiago di Compostela: "casa dei popoli", dove tutti si sentono accolti, casa dell'abbraccio.
La fede è un immenso dono, aiuto senza pari nel viaggio della vita; per questo dobbiamo esserne responsabili, seri, dedicandoci ad essa con non minore intensità di quanto riceviamo. Fausto Negrini ha donato ieri una bella copia della Madonna della Provvidenza, sullo stampo di Zocca. Idea comune di produrne in grande quantità, per l'accoglienza in ogni casa di Piumazzo, in vista del 200° anniversario del Santuario.
"L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente". Esultanza per le buone soluzioni nei lavori di ristrutturazione in canonica. La preghiera purtroppo oggi è stata scarsa, con la scusa dei molti lavori. Non adeguata preparazione alla Messa di stasera con una sessantina di persone in ricordo di Mauro Manzini. Preghiera non come semplice dovere, ma anima di tutto. Rapporto personale con occhi che sempre amorevolmente ci guardano. Ascolto la bella canzone di Richard Marx: I will be right here waiting for you, sogno romantico ... penso sia il brano Suo per me: "Ovunque tu sia, qualunque cosa tu faccia, sempre io ti aspetto" .
Lo farò attendere a lungo?
8 Aprile 2011 Venerdì.
Pellegrinaggio Vicariale alla Madonna di San Luca per una speciale preghiera per le Vocazioni. Se Dio vorrà andrò a piedi: un delicato dono di san Giacomo, nell'anniversario della Consacrazione del suo tempio.
Ho incontrato Giuseppe di Spilamberto con lo statuto della Associazione San Bartolomeo per i pellegrini. Hanno progetto grandiosi, sono più matti di me. Sognano di "strutturare" un cammino Spilamberto-Santiago, con ostelli e mappe sentiero ...
Alcuni catechisti chiedono di "andare in pensione" ... rispondo a tutti che nessuno si deve sentire costretto, "Dio ama chi dona con gioia". Certamente c'è bisogno di persone con esperienza, ma non di meno con entusiasmo. Stiamo vivendo un momento felice col catechismo, spero che tutti rimangano, ma ho fiducia che anche in caso di defezioni lo Spirito ci guiderà su vie di grazia e crescita.
Oggi tagliano la grande secolare "paolonia" nel parco dell'Asilo, ormai secca.
Lasciamo alla natura la decisione di quando venir meno.
La domenica delle Palme verrà a Piumazzo don Giulio: è bello questo esserci e rimanere.
La disponibilità al servizio dà vita a chi la offre.
9 Aprile 2011 Sabato. Durante il bel pellegrinaggio solitario a piedi Piumazzo-San Luca ho visto due asinelli. Mi sono ricordato delle Palme. L'asino, notoriamento lento a imparare, quando impara è affidabile, umile e servizievole. L'asino che Gesù manda a prendere è adulto, addomesticato, esperto "da asino": immagine di una vita provata, modesta, che Gesù vuole a coronamento della sua vita pubblica e ingresso a Gerusalemme. Durante il pellegrinaggio ho pregato per le vocazioni sacerdotali, sentendone la grandezza e l'unità con tutte le altre vocazioni verso Dio. Tanti da Piumazzo. Preghiera per Mauro Manzini e per la "pegagogista" Delia Astolfi di via 2 Giugno.
"Io posso donarti il senso dell'uomo e dell'educazione, tu di più: il senso di Dio!"
La maggior parte delle nostre parole su Dio sono insipienti e anche prive di rispetto. Solo il parlarne dentro l'esperienza del sacrificio ha qualche verità. Con le parole, ma ancora di più con i fatti e il silenzio. Il "sacrificio" è una dimensione dolcissima, quotidiana, umile; ma anche eroica ed eccezionale. Nel primo caso dipende da noi, nel secondo dalla grazia.
10 aprile 2011 Domenica. "Tre cose sono rimaste del Paradiso: le stelle, i fiori e i bambini" (Dante Alighieri) Altra giornata molto bella, anche se iniziata col fiato corto, causa stanchezza. Il "segno" di Lazzaro, con la visita al cimitero dei bimbi dei catechismo mi è parso riuscito molto bene: messa partecipata, cammino sereno in una splendida giornata di Aprile, fiori belli, che sono andato a rivedere al pomeriggio e rito significativo: professione di fede in Cristo-risurrezione. La religione cristiana è la religione della morte e della risurrezione. Capisco benissimo chi rifiuta e perfino si scandalizza del cristianesimo, così poco vitalistico, così poco mondano e pagano. Religione della croce, del sacrificio, in termini non proprio eroici, ma piuttosto dolci e gentili, come le stelle, i fiori e i bambini. Pomeriggio confessioni a Castelfranco, con un senso di disagio - pur in un contesto ben preparato - per il taglio moralistico. Non si può fare qualcosa di più cristiano? Un incontro col Dio della Misericordia, più simbolico, rituale, significativo? Specialmente con dei bambini.
11 Aprile 2011 Lunedì. Caro Gesù, anche oggi ti ho pregato poco; direttamente, lungamente, intimamente, voglio dire, ma sei stato sempre nei miei pensieri. So che non va bene, per me, per gli altri, trascurare la preghiera. Anche oggi mi hai donato una giornata molto bella, ricca di incontri, di servizi pieni di senso. Da alcuni mesi che vivo con particolare intensità la messa ... ma non basta. Stasera potevo pregare, ma la stanchezza, il "dovere" di vedere alla tv lo sceneggiato su Cefalonia, come avevo promesso a Rino Ferrari, di Cefalonia uno dei pochi reduci ... ho visto Zorro! Non male gli spunti eroici; l'eroismo è cristiano, anche se questa forma romantica è ancora imperfetta, egoistica. Prima di dormire, musica di Brian Adams: Everything I do, I do it for you, "qualunque cosa io faccia, la faccio per te".
12 aprile 2011 Martedì. Alla Scuola Materna, rientro di Cecilia e inizio dei lavori dei bimbi nell'orto; a Maria Grazia che parla dei problemi di alcuni bambini, dico: "Non parliamo mai dei bimbi in termini di problemi, specie davanti alla sensibilità dei genitori, ma piuttosto di obiettivi da raggiungere".
All'incontro dei preti del martedì manca don Carlo di Gaggio all'ospedale per malattia seria e don Stefano per ritiro. Desidero dedicarmi alla pastorale vocazionale non solo come tema di questo anno ma costante attenzione. Credo di cominciare ad averne le possibilità, perchè molto contento del mio sacerdozio. Il Cardinale scrivendo a d. Ernesto si è raccomandato questo. Durante le benedizioni incontro con Caterina Lai, sposa felice e in crescita.
Continuano i lavori dei muratori in canonica: diventerà una casa bella e vissuta.
Canzone di stasera: Chantal Kreviazuk: feels like home, "sentirsi come a casa".
(ascoltata col bel poncho messicano che Antonella e Pietro hanno portato dalle vacanze)
13 aprile 2011 Mercoledi. DELLA VIA CRUCIS.
Ieri ho assistito alla arrabbiatura di don Remigio e ho pensato: " a me queste cose non capitano". Oggi io mi sono arrabbiato due volte e ho pensato: " a me queste cose capitano come agli altri, anzi il doppio". Davanti alla Eucaristia capisco che non bisogna arrabbiarsi mai, ma che al confronto col mistero dell'amore divino, tutto quello che ci capita, anche le sclerosi, le fragilità di nervi, le piccolezze d'animo, sono un nulla.
Da ora cominci la Settimana Santa, dalla Via Crucis parrocchiale e dalla consapevolezza d'essere bisognosi di salvezza come tutti e per tutti. E' bellissimo essere parroco.
Ore 23,00. Via Crucis preparata in modo ineccepibile dai giovani, ben partecipata dai parrocchiani, specialmente dai bambini del catechismo, catechisti, genitori e molti fedeli. Belle le scenografie, il ritmo delle stazioni, il percorso, i testi, stampati per tutti, i flambeaux, il segno dei "rosari" di Chiara, ad ogni stazione. Suggestivo "quadro" sulla Montagnola, con la M fatta di luci, e musica ad effetto: mi sono commosso! Un tassello importante nel cammino verso il 200° della Madonna della Provvidenza. Alla fine ho detto: "Piumazzo ha unito al tesoro dell'amore a Maria, l'amore alla Croce" . Canto del cuore prima di dormire: Enya - How Can I Keep from Singing "Come si può non cantare?"
14 Aprile 2011 Giovedì. "Digiuno, preghiera e carità" queste tre parole aprono la nuova giornata, per dare l'affondo ad un vero cammino in Dio. Se no si rimane superficiali. E' tutto così semplice! Ricordo dolcissimo della serata di ieri: un popolo raccolto attorno alla croce di Gesù. L'incontro più toccante nel pomeriggio con Giovanna e Ugo Casini: l'immensa dignità e sapienza delle famiglie, "il mostro" che incombe su tutto, specialmente sui giovani. Poco dopo incontro coi pellegrini tornati da Medjugorie, dove è stato visto "il mostro" sconfitto e il trionfo della luce di Maria, di Cristo Redentore e la gioia e la salvezza dell'uomo, specie dei giovani. Che sia un segnale? Fiduciosa e fervida attesa delle Palme e della Settimana Santa.
15 Aprile 2011 Venerdì. Funerale di Lino Buldrini (Pipi). Ancora tutto il paese radunato a rendere omaggio a uno dei suoi. Dolore dei familiari e solidarietà di tanti. Ho cercato di preparare bene la messa, con le letture, i segni, le parole. Tutto mi è parso pieno di verità e amore: immensità della messa! Accanto all'altare c'erano Daniele e Gabriele Macchi, compagno d'infanzia del figlio Giovanni. Per rilassarmi, ho potato a sera i bossi davanti alla chiesa: commenti dei passanti, consigli, disapprovazioni, approvazioni .. dolce vita di paese!
Alla liturgia per Lino ho finito dicendo: "... veramente grande chi è contento della propria vita, anche di quella parte piccola di noi, che è spesso la più umana, nobile e vera".
Canzone di stasera: The Calling - Wherever you will go "Andrò dovunque tu andrai".
Come se mi mancasse qualcosa... bastano poche scene iniziali del film "The Nord Face" per indurre il cuore a scuotere il torpore e decidersi per l'impegno.
16 aprile 2011 Sabato delle Palme. Un sogno al risveglio: alcuni sacerdoti giovani mi rimproverano animatamente lo stile pastorale "leggero e carezzevole, che blandisce i vizi invece di correggerli". Risposta arrabbiata: "alle persone bisogna volere bene come sono, la parte dura dobbiamo farla noi, su noi stessi, senza caricarla sugli altri". Ispirazione immediata di fare un ritiro-digiuno alla Provvidenza. Preghiera povera di sentimenti e pensieri, nel freddo e nella fame, proteso alla Divina Presenza. Dono d'amore a chi di privazioni, fatica e dolore se ne intende. Gioia di vivere nella zona dura della fede.
Campagna piena di ranuncoli d'oro, margherite, orchis selvatiici, tarassaco e qualche papavero. Lettura della Passione di Cristo: Gesù invita deciso a "pregare e vegliare, per non cadere in tentazione" e sul calice dice: "non ne berrò più, finche lo berrò con voi nel Regno dei cieli". Promessa del Paradiso nel segno del vino: la Comunione sotto le due specie.
Nessuna canzone stasera: troppa gente sta male. Canteremo più avanti.
17 Aprile 2011 DOMENICA DELLE PALME
La fantasia e il piacere esprimono la vitalità e l'amore terreno
Il soffrire e il pregare esprimono la vitalità e l'amore sia terreno che celeste.
Ebbrezza nuova, dolcezza sconosciuta, fecondità immensa, responsabilità infinita.
Giornata di preghiera speciale per le vocazioni sacerdotali: rinasca quel "nucleo" - l'eucaristia - da cui tutta la vita, umana e divina, riprende impulso e vigore.
Tutta l'eucaristia e il mistero di Cristo è raccolto nella espressione: "Ecco io vengo, Signore, a compiere la tua volontà". Qui è l'amore perfetto, il compito più importante, il viaggio più avventuroso, la preghiera più completa, la vocazione che racchiude ogni vocazione.
Ore 15,00. Tanta gente alla liturgia, don Giulio in forma splendida, sole e balconi addobbati. Alla messa vedo come al solito molti bambini fare la comunione distrattamente: l'obiettivo di aiutare tutti a fare la comunione un poco meglio merita una vita di dedizione e servizio. Andare oltre il mero compiacimento per una giornata esternamente decorosa. Ributtarsi immediatamente nel raccoglimento, in una verità delle cose che supera tutte le chiacchiere ... su salute, politica, sport e quant'altro occupa l'anima, dopo avere celebrato l'ingresso regale di Gesù nella nostra città. Semplicemente stare con lui, cercare la sua volontà, "fare di Cristo il cuore del mondo" ... anche della Amstel Gold Race, ciclismo davvero molto bello!
Ho sempre nell'orecchio il motivetto di Cascada: Everytime we touch "Ogni volta che ci tocchiamo" . Anche l'eros in Cristo trova la sua casa.
Passeggiata serale. "Ed ecco sul tronco si rompono gemme: un verde più nuovo dell’erba;
il tronco pareva già morto, e tutto mi sa di miracolo" (Quasimodo)
18 Aprile 2011 Lunedì. Dal riordino posta, scopro la rivista "Santiago" della Confraternita di Perugia che questo anno festeggia il 30° dalla (ri)nascita. Pagine piene di contenuto non solamente celebrative. "dopo le nostre esperienze di studio e pratica del pellegrinaggio, sentimmo il bisogno di costituirci in comunità". Punto di arrivo di un amore profondo e relazione non passeggera è dunque la Comunità. Penso al mio essere sacerdote a Piumazzo, chiedendomi come fare a camminare meglio in questa direzione. E' sufficiente l'attenzione educativa, l'ordine che sto curando ora? Oppure c'è una zona più viva, calda, impegnativa, profonda, importante, da raggiungere? Per suscitare e sviluppare una comunità parrocchiale cosa occorre? Ho alcune certezze, tipo: "le opportunità sono importanti come le difficoltà", "accoglienza al primo posto" "fede come ragione profonda" "presenza di corpo e di testa" "difetti ed errori non sono un problema" "é il tempo che costruisce la Comunità".
Canzone di Enya: Only time "Solo il tempo" (testo tutto molto bello)
Lunedì della Settimana Santa: cercare di volgere il pensiero solo a Dio, al suo amore.
ore 12,00. Incontro la nonna di Sara Balestri, compiaciuta della bella strada che sta percorrendo la nipote: "siamo molto grati alla parrocchia per quanto fa per i giovani". Nonostante la buona volontà, la difficoltà è grande a coinvolgere la gioventù;
eppure queste parole spingono a ricominciare a mettercela tutta, nel servire il bene dei giovani, innanzitutto avendoli presente, accogliendoli, pregando per loro e anche costruendo progetti operativi - come siamo capaci - in spirito educativo e collaborativo.
ore 21,30 Rosario della sera. Suor Elvira, con quelli della Comunità Incontro, dice tre rosari al giorno: al mattino per i bimbi e le famiglie; al pomeriggio per gli adolescenti e giovani; alla sera per anziani, malati e morenti. Le ore del giorno corrispondenti alle ore della vita.
"Al re piacerà la tua bellezza" Salmo 44
Canto: Foreigner I Want to Know what love is "Voglio sapere cosa sia amore".
19 Aprile 2011 Martedì della Settimana Santa.
L'Ufficio di Letture di oggi dice che "senza correzione non c'è paternità" ... Sono padre: come va lo sguardo sulla"mia bambina"? Ripenso alle parole del canto di ieri sera, I want to know what love is: " ... non posso fermarmi adesso, ho viaggiato finora per cambiare questa vita solitaria. Voglio sapere cosa sia l'amore. Prendere un po 'di tempo, un po' di tempo per guardare intorno a me. Sembra che l'amore mi abbia finalmente trovato".
Oggi i giornali parlano della polemica sul cimitero di Piumazzo. Dispiace che nessuno su un tema simile interpelli la parrocchia ... solo minacciata di multa per aver portato là fiori di carta coi bambini! Ma non è questo il punto: faremo il bene della comunità, pensando nella Settimana Santa solo a Cristo, al suo tradimento e alla sua speranza: "Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato e anche Dio è stato glorificato in lui"."Ti renderò luce delle nazioni".
Non dobbiamo atteggiarci a vittime: la comunità vuole bene a noi, gente di parrocchia, più di quanto meritiamo; ma la lezione sul "tradimento" di Gesù, via di redenzione, è da tenere sempre ben presente.
Ore 14,00 La riposta al "voglio sapere cosa sia amore" si chiama Spirito Santo.
Non basta il nostro semplice amore umano, ma questa presenza divina che ci trasforma, ci guarisce, rendendo capace di un amare come Dio.
Paola Sarti, di via Parollara, riferendosi a due persone in seria difficoltà, incapaci di autogestirsi, dice: "voi maestri di spirito avete il compito di edificare i cuori; ho visto in questo modo molta gente cambiare ... avete una Parola che guarisce, indirizza, trasforma ... non date solo cibo o denaro: è molto più importante edificare e consigliare le persone"
Ore 23,00. Canzone: Whitney Huston - I Will Always Love You "Io ti amerò per sempre".
20 Aprile 2011 Mercoledì della Settimana Santa.
Sogno, al risveglio, della Valle di Lacrime di gioia.
Una liberazione generale, creature animali e umane, giovani specialmente, in una festa di Maria; barriere che cadono, luce, letizia e lacrime ... lacrime di gioia.
Una idea: vedrò nella preghiera se viene da Dio.
Ore 14,30 Le ho ricordato tre cose: "I periodi di crisi sono positivi, perchè alleggeriamo gli altri della nostra ingombrante presenza; perchè nel dolore le attenzioni d'amore si fanno di una qualità diversa, più profonda; perchè così non confidiamo in noi stessi, ma nello Spirito di Dio che agisce noi".
Per le vocazioni sacerdotali offro gli eventi di oggi: 1. Incontro coi bimbi e personale della Scuola Materna in occasione della Pasqua. 2. Il funerale di Otello Maccaferri di via Cassola. 3. Incontro con gli animatori di Estate Ragazzi 4. Messa per i famigliari defunti di Sr Pavana.
Ore 22,00. Canzone: Modugno "Dio, come ti amo" (cantata da G. Cinquetti)
21 Aprile 2011. GIOVEDI SANTO (Omelia)
"Amare col cuore di Gesù, significa saper guardare in alto,
accettare di essere incompresi e anche traditi,
perdonare, e pieni di speranza, servire gli uomini nelle piccole cose.
Questo Giovedì Santo 2011, in cui salutiamo con particolare calore la rappresentanza dei bimbi della prima comunione, con i loro genitori e catechisti, si segnala per due ragioni: Innanzitutto per essere celebrato nell’anno di speciale preghiera per le vocazioni sacerdotali. Oggi è opportuno e bello parlare del sacerdozio, per ringraziare Dio di questo dono e, consapevoli del suo valore, invocare la grazia di nuove vocazioni, anche dalla nostra comunità.
Non ci muove ansia da situazione in rovina: è vero che i sacerdoti scarseggiano, che leggerezza ed empietà avanzano, ma è più grande l’esperienza di luce che ci muove, il desiderio di condividere una scoperta, presentata ora qui in termini semplici e concreti.
Di cosa ha bisogno il mondo?
Sono importanti i medici, per la salute
Sono importanti i commercianti per la ricchezza
Gli scienziati e i tecnici per il progresso
Gli atleti per l’entusiasmo
Gli artisti per la bellezza
Gli agricoltori per il cibo
Gli amanti per il piacere …
Ma c’è bisogno anche di qualcuno che indichi il senso della salute, della ricchezza, del progresso, della bellezza, del cibo e del piacere e che ne guarisca le intrinseche malattie, perché tutto divenga più umano, se non addirittura divino.
Ora chi dà senso a tutto, chi guarisce e indirizza l’anima, sono i poeti e i sacerdoti.
I primi, con la forza e la luce dell’intuizione umana;
i secondi con la profondità della grazia e sapienza di Dio.
Qualcuno sostiene che di sacerdoti ne basterebbero pochi … ma poiché il servizio migliore dei sacerdoti in Cristo è sovente piccolo, personale, diretto … un loro numero abbondante è dono da non disprezzare, ma perseguire.
La seconda ragione che rende speciale questo 21 Aprile 2011 è il coincidere con l’ 800° anniversario della Consacrazione della Basilica di Santiago di Compostela: 21 Aprile 1211 – 21 aprile 2011. Sempre di più il legame fra la nostra Comunità e la remota Galizia si consolida. Nella lavanda dei piedi, rito espressivo della carità di Cristo, accanto ad alcuni bimbi della prima Comunione, vedremo così ricevere il segno anche alcuni pellegrini, che partiranno questa estate per il Cammino. Il Signore purifichi i loro passi, benedica il loro procedere, perché lasciandosi amare da Cristo, imparino essi stessi ad amare, come il loro umile, santo, divino maestro ".
Canzone: Sergio Endrigo - Io che ho avuto solo te (umile pura, bella)
22 Aprile 2011 VENERDI' SANTO
"Senza spargimento di sangue non c'è perdono". Nelle culture antiche e anche nell'Antico Testamento il senso della gravità del peccato viene collegato ad un atto purificatorio, proporzionatamente drammatico: il sacrificio cruento. Gesù assume questa dimensione, ma subito introduce un secondo significato che tutto trasforma e cambia: col versare il sangue offre la Sua stessa Vita: Redenzione e Divinizzazione come unica realtà.
Bella celebrazione ieri del Giovedì Santo, sul tema del sacerdozio; ben preparata da chierici, Coro, catechisti; raccolta e partecipata anche la adorazione.
Così oggi la Via Crucis, con molti bambini, ben organizzati e rispettati.
" Adoriamo la tua croce Signore
acclamiamo la tua risurrezione:
da questo albero di vita
la gioia è venuta nel mondo" (3° Antifona delle Lodi)
E' così sostanziato l'evento "laico" di oggi, 22 Aprile: Giornata mondiale della Terra.
La Passione secondo Giovanni, nel momento in cui mostra Gesù flagellato, dice: "Ecco l'uomo!" L'umanità ha la massima verità nel dolore. Un tesoro che nessuno ci poterà mai via.
Canzone: Celine Dion - My Heart Will Go On "Il mio cuore andrà avanti"
23 Aprile 2011 SABATO SANTO
Se i parrocchiani dicessero "siamo con te"
se i confratelli dicessero "ti aiutiamo noi"
se il Signore attraverso la salute dicesse "vai"
un mattino partirei verso ovest
per divenire uomo di Dio
con preghiera, penitenza e cammino
per chiedere grazia di vocazioni
abbandonarmi nelle sue mani
morire e risorgere.
Ore 23,30. Edificato da una testimonianza: "ho chiesto al Signore di non arrabbiarmi per tutta la Quaresima: il mio ambiente di lavoro è difficile, la famiglia pesante ... ho offerto a Dio il digiuno, due giorni alla settimana e prego; ora lo ringrazio, perchè ci sono riuscito, è stata una Quaresima bella. Stare vicino a Dio è tutto; sforzarsi di agire come piace a lui; ora sono tanto contento".
Bella celebrazione della Veglia Pasquale; attento alle letture comprendendo lo sviluppo degli eventi, da grandiosi e generali, a sempre più personali, intimi, generativi. (Omelia:) "Siamo giunti alla fine del viaggio: frastornati, come è normale che sia, avvolti da tanta grandezza; viaggio non solo della Quaresima, ma di una vita; un viaggio non solo nostro, ma di ogni uomo: l'incontro con Dio". Nello stesso tempo un nuovo viaggio che comincia, come dice san Paolo: "Siete risorti con Cristo, camminate dunque ora in una vita nuova".
24 Aprile 2011 PASQUA DI RISURREZIONE
Al risveglio nel cuore risuona la prima parola che poi dirò in omelia: " E' Pasqua! Pasqua di Risurrezione!" Nonostante l'impegno fino a tarda ora, sento di non aver preparato bene l'omelia: la stanchezza toglie concentrazione, capacità di concatenare pensieri, raccogliere immagini. Mi ripeto che poco importa il modo soggettivo di presentare e vivere la Pasqua, è il suo valore oggettivo che conta: brillante o meno la messa che celebriamo, il fatto avviene, in tutta la sua potenza. Mi colpisce la frase di San Pietro: "Gesù è avvolto spirito e potenza, per liberare quelli che stanno sotto il potere del diavolo" . Devo solo credere, celebrare con fede, non importa la forma ... Infatti alla Messa delle 9,30 accade un fatto che mi mortifica molto: un fastidio improvviso e invincibile alle corde vocali impedisce di procedere: un continuo tossicchiare, spingere, affannarsi su una voce che non vuole uscire ... tutta la chiesa, gremita, è in un palpabile disagio; il tossicchiare è contagioso e penoso. "Offro per le vocazioni" mi ritrovo a pensare. Alla fine neppure esco per gli auguri, per l'imbarazzo che vivo. Felice idea di una doccia rilassante: intuisco che è tutto stress da stanchezza. Infatti alla Messa delle 11,00 tutto va benissimo e celebro una Pasqua in energia e gioia. Verso la fine della Messa ho una improvvisa intuizione di come vivere il sognato "viaggio a ovest" senza creare disagio a nessuno ... Un'idea nata la mattina di Pasqua può essere inopportuna?
Un saluto a quanti hanno condiviso questo Cammino di Luce. Non so se continuerà, o si fermerà un poco. Il cammino naturalmente procederà. Vorrei tanto iniziarne uno come quello di ****** che prega, lavora, digiuna, serve ... senza inquietudini evasive. Oggi tuttavia ho commentato Maria Maddalena, quella che per l'agitazione non riesce a stare a letto, "anima pellegrina, che cerca, cammina e ama ..." E' la prima testimone della risurrezione!
BUONA PASQUA! Canzone: Allelujah di Leonard Cohen, cantata da Kate Voegele.