Diario di don Remo dal 15 giugno 2019
15 Giugno 2019 - Sabato - Vigilia della Santissima Trinità
Dall' insegnamento di Padre Gasparino, Scuola di Preghiera, n. 66 (i miei anni!)
"La preghiera del cuore, non è un metodo di preghiera - serve anche quello, per raccoglierci - ma è quando la preghiera tocca il centro della vita. Quando il tuo rapporto con Dio diventa amore, rapporto continuo d'amore". Rapito da questa prospettiva, dico alla mia anima: "è questo che desidero, è su questo che voglio impegnarmi".
Ascolto per intero questo insegnamento, nel bosco, guardando i ragazzi, che giocano nel Parco Esploraria, di Zocca. Fa un pò tristezza questo posto, la natura piegata alle nostre bizzarrie: corde d'acciaio, scale, predelle, carrucole ... scelgo di allontarmi qualche metro, trovando angoli di bellezza e grande armonia. I bimbi sono buoni, giocano volentieri, circondati di alberi e amici.
La vigilia della Solennità della Trinità, rimanda alla vigilia della Pentecoste, sabato scorso. Le parrocchie della Zona radunate a Piumazzo, per pregare e attendere il "battesimo di Spirito Santo". Dalla Montagnola dell'Asilo, sotto la croce, verso il grande fuoco. I 9 ceri, simboli delle 9 parrocchie, le immagini dei 9 Santi patroni: San Giacomo Apostolo, San Maurizio, Madonna della Neve, Santi Filippo e Giacomo, San Giovanni Battista, San Pietro Apostolo, San Bartolomeo, Santa Clelia Barbieri e Santa Maria Assunta. Ci sono le rappresentanze più vive di ogni parrocchia. Noi sacerdoti non brilliamo di fervore. Chi arriva tardi, chi dimentica i paramenti, chi ha lo sguardo assente. Veramente la vita nuova della chiesa nasce dalla vita nuova interiore.
Partecipazione significativa, cuore attento e sereno. Prego spesso con le braccia aperte. Il Coro, oltre cinquanta elementi, esegue brani scelti, canta con energia, tutta la assemblea partecipa insieme, ad alta voce. Mai sentito una chiesa pregare con tanta forza! Dura più di due ore. Alla fine, un centinaio di partecipanti si fermano a chiacchierare, bere e mangiare insieme.
Nel cuore la preghiera nello Spirito "Spesso non sappiamo cosa sia conveniente domandare, lo Spirito intercede per noi, con gemiti inesprimibili"
Il giorno seguente, lunedi, Maria Madre della Chiesa, notizia della morte di Luciano Buldrini, suicidio alle ore 10 del mattino. Che rapporto con la grazia di queste ore? Grande bisogno dei nostri fratelli, da sostenere con amore, fede e preghiera. Noi abbiamo troppo poco amore, fede e preghiera. I drammi deve svegliarci! Mentre passeggio in via Noce, mi si profila il contenuto della piccola omelia funebre per Luciano
Ogni nostra parola, pensiero, sospiro, siano di amore, per Nella, Federico, Rosa, Barbara e Luciano. Ogni espressione sia semplice, sincera, buona. Viviamo questo momento con umiltà e umanità, ciascuno secondo la sua parte.
Tempo fa, visitando don Giulio, alla Casa di Riposo dei sacerdoti, il vescovo Zarri mi disse: “fai bene a venire: in questo luogo si imparano tante cose!”. Anche noi abbiamo fatto bene a venire qui, oggi, numeros, per salutare Luciano, per essere vicini ai famigliari, e anche perché “in questo luogo si imparano tante cose”.
Molti di noi hanno incrociato Luciano poco prima della morte: quel mattino era stato in tabaccheria, in banca, aveva fatto un passaggio anche in chiesa. Incontri normali, saluti consueti, come si fa sempre, fra noi, ogni giorno. La prima cosa che impariamo, è pensare ci possa essere, in chi quotidianamente incontriamo, una lotta che non immaginiamo, che impone una speciale delicatezza, calma, ascolto. Fare in modo che i nostri rapporti, anche i più feriali e comuni, non siano mai solo funzionali e frettolosi, ma molto amorevoli e attenti. Uno sguardo diverso, una sosta, una parola adatta, potrebbe anche salvare una vita.
Il comandamento di Dio dice: “onora tuo padre e tua madre”. Quello che compiamo si pone in questa linea, perché Luciano era un padre, da onorare, sempre, specialmente nell’ora della fragilità. Ma questo comando insegna anche a “onorare i figli e le figlie”. Senza nulla togliere all’amore del loro babbo, i figli di Luciano è come se avessero vissuto una grande ingiustizia. Quando si sta male, non si vede altro che il proprio male, e tutto può sembrare opportuno, e perfino lecito, pur di esserne sollevati. Ma accanto a noi stanno sempre i nostri figli, e il compito che abbiamo nei loro confronti, è sollevarli, non gravarli, di pesi ancor più grandi, rimanendo loro vicini, anche se siamo deboli e feriti.
Negli ultimi mesi Luciano si era avvicinato alla fede. Le difficoltà interiori, i timori angosciosi, originati da un temperamento certo combattivo - era un Buldrini, quindi abile nelle relazioni, versato negli affari, energico, risoluto, brillante - ma nello stesso tempo con zone di paura, per esempio nei confronti delle malattie. Questo lo aveva portato a cercare sostegno anche nella preghiera. Luciano aveva partecipato alle celebrazione della Pentecoste, il sabato 8 e la domenica 9 Giugno. E l’esito quale è stato? Siamo molto turbati a questo pensiero. Piuttosto che parlare di inefficacia della fede, ci pare di imparare che la fede, come fiume carsico, porta i suoi frutti, dove e come non immaginiamo, e ha essa stessa le sue leggi. Luciano aveva, in tutte le cose, una certa propensione al “fai da te”, ma in taluni contesti, in talune specie di difficoltà, accanto alla propria risolutezza, occorre accettare quella strada, così difficile per la gente di un tempo, che è farsi aiutare, con fedele e sapiente pazienza.
Il giorno della morte, lunedì dopo Pentecoste, era la memoria di Maria Madre della Chiesa. A lei va il nostro ultimo e più importante pensiero. Lei, Madre di Misericordia, Vita, Dolcezza e Speranza nostra, provveda a tutte le necessità, delle nostre persone e famiglie.
Sotto la tua protezione, cerchiamo rifugio, santa madre di Dio,
non disprezzare le suppliche, di noi che siamo nella prova,
ma liberaci da ogni pericolo, o vergine gloriosa e benedetta.
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Venerdi 14 giugno 2019, compleanno di Sr Riccarda. 92 anni. Brave le suore e la comunità a organizzare una bella festa di affetto, fede e gratitudine. Il Signore vuol mostrare quanto ami chi dona tutta la sua vita a Lui. Probabilmente fra pochi giorni Sr. Riccarda partirà, per una situazione più protetta. Le sue condizioni hanno bisogno di assistenza speciale. Nel contempo è arrivata sr Angela, che rimarrà stabilmente a Piumazzo. Siamo molto contenti! Adesso il numero delle suore è davvero elevato: sette!
Sabato 15 Giugno, Festa di fine anno, alla Scuola Materna Gisa Crotti, con spettacoli, giochi e merende, nel grande Parco e torneo finale di calcio, dei papà: Orsetti, Gufi, Panda e Pinguini. Trecento-quattrocento persone, preparazione impeccabile, soddisfazione di tutti. Molti terminano la serata al "Ristorante della Parrocchia", al termine delle due settimane di servizio, al Torneo del Basket, alle Feste di fine anno scolastico, delle Elementari e delle Medie, alla CorriPiumazzo. Gruppo molto bello.
Confortato da tante situazioni positive, dalla finestra, sento ragazzi che schiamazzano, per le strade di Piumazzo, bestemmiando. Non bisogna illudersi, il buon successo di un momento si può risolvere in una grande prova l'istante dopo. Non per farci paura, ma per coniugare la gioia dell'amore, alla incessante lotta per l'amore. Da ricominciare sempre, ogni giorno, ogni istante.
16 Giugno 2019 Domenica - Solennità della Santissima Trinità.
"Solido programma di preghiera, cui tenere fede, almeno per un mese, allora si vede la nostra vita cambiare!". Sono nel pieno di Estate Ragazzi, voglio vivere questo periodo come una sorta di Esercizi Spirituali, un "noviziato", preparazione a qualcosa di grande, nuovo, che il Signore sta chiedendo nella mia vita.
Sono le 4,30. Il risveglio presto dice l'ansia, ma anche il fervore. Cammino in via Noce col Rosario, meditando le letture. Giornata "tranquilla". Primato della preghiera, liturgia delle Ore, centralità della Eucaristia (meditare qualche passo della Canopi sulla Messa), visita ai malati dell'ospedale di Castelfranco. Vivere sempre, con amore, alla Divina Presenza
17 Giugno 2019 Lunedi Ore 6,00
"Questo è il momento favorevole, questa è l'ora della salvezza" Così il testo di S. Paolo nella prima lettura di oggi. Attesa di qualcosa di grande. Al tramonto, ieri, bella passeggiata in bici, verso la Madonna della Provvidenza, ascoltando la Meditazione n. 68 di Padre Gasarono, tutta compresa dal "messaggio" di Collevalenza e "Madre Speranza". Elogio sommo a d. Divo Barsotti, sulla sua preghiera, "incrociare i nostri occhi con quelli di Dio". Dolcissimo sguardo, da via Cassola, al Palazzo del Porretto.
A Castelfranco primo incontro di Zona, per preparare la Visita Pastorale, celebrata dal 24 al 27 Ottobre. Il titolo del testo di indizione: "Voi siete corpo di Cristo e sue membra, ognuno secondo la sua parte" indica uno sguardo: unità e pluralità, eucaristia e carismi, chiesa e persona. L'unione dell'insieme e il valore delle parti. Ecco il contenuto dei 18 paragrafi:
1. Unità fra piccolezza e comunione
2. Dimensione concreta della chiesa
3. Guai a chi è solo! la diocesanità
4. Dentro una grande vita e tradizione
5. La Visita Pastorale, Scrittura e Diritto
6. Il Vescovo davanti, di fianco, di dietro
7. Sinodalità, cattolicità, ecumenismo
8. Per la comunione e conversione missionaria
9. Ordine e programma della vista: inizio a Castelfranco
10. Scoprire i propri tesori con gli occhi degli altri
11. ancora sulla missionarietà
12. La tentazione di oggi: l'individualismo
13. il sogno di Papa Francesco, che tutto si trasformi in dimensione missionaria
14. Rimando al progetto della Evangelii Gaudium
15. Nascita e impulso delle Zone Pastorali
16. Programma della Visita:
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- la celebrazione della Liturgia delle Ore, dislocata nelle diverse chiese
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o cappelle della zona;
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- un momento di preghiera e di fraternità con i preti;
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- una Lectio divina o gruppo della Parola;
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- una veglia di preghiera a carattere vocazionale-missionario;
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- un’iniziativa zonale per ciascuno dei quattro ambiti;
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- un’unica Liturgia Eucaristica zonale conclusiva la domenica mattina,
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nella quale vorrei siano ricordati anche tutti i presbiteri che in tempi
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recenti hanno servito le varie comunità. Questa potrà essere preceduta
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o seguita da un momento assembleare.
17. Questionario su dati e prospettive, che precede la Visita.
18. Verifica amministrativa del Vicario . Affidamento ai nostri santi Patroni
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Ispira pensare, per i prossimi 8-10 anni, quale progetto pastorale parrocchiale, in cui inserire armoniosamente quello di Zona e Diocesano,il Catechismo della Chiesa Cattolica: due anni per la Fede; due anni per i Sacramenti; due anni per i Comandamenti; due anni per la Preghiera. Contenuti importanti, "normali", concatenati. Innanzitutto fa bene al Pastore e ai Responsabili ripercorrere i propri "tesori", per impegnare conoscenza, vita spirituale, vita pastorale.
Ore 7,00. Sono già arrivati gli animatori di Estate Ragazzi, Galletti, Alessandro, Ciro, Letizia, Giorgia, Valentina, Chiara e alcuni ragazzi: Mirco e Crevatin ... al lavoro d'amore!
19 Giugno 2019 Mercoledi
Bozza Programma - VISITA PASTORALE 24 – 27 ottobre 2019
Giovedì 24 ottobre (PREGHIERA)
Ore 18.00 vespri a Piumazzo
Ore 19,00 Pellegrinaggio verso la Madonna della Provvidenza e a piedi verso Cavazzona
Ore 21,00 Cavazzona Veglia di preghiera a carattere vocazionale
Venerdì 25 ottobre (FRATERNITA', PAROLA DI DIO)
Ore 8.00 lodi a Recovato
Ore 9.30 incontro con i Sacerdoti
Ore 15.00 visita all’ospedale
Ore 16.30 incontro con gruppo sportivo “Seles” (scuola etica e libera di educa- zione allo sport)
Ore 18.30 vespri e Messa a Gaggio
Ore 19.30 cena
Ore 21,00 Lectio Divina e Assemblea della Zona a Gaggio
Sabato 26 ottobre (CARITA, CATECHESI, GIOVANI)
Ore 8.00 lodi a Manzolino
Ore 10,00 Messa presso la casa di riposo di Castelfranco.
Pranzo dalle suore a Castelfranco
Ore 15.00 presso il Palazzetto incontro con bambini del catechismo e famiglie.
Ore 16.00 incontro con i Catechisti
Ore 17.00 incontro alla Virtus con giovani, ragazzi di estate ragazzi, scout
Sera incontro gioioso con i giovani “più lontani”.
Domenica 27 ottobre (EUCARISTIA)
Ore 10.00 Santa Messa
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Mentre i ragazzi sono all'agriturismo La Lupa, sono chiamato in Curia. Il Vescovo, dopo consultazioni coi suoi collaboratori e dialoghi interlocutori con me, nei mesi scorsi, sulla situazione mia, di mamma, della comunità, mi propone l'incarico di Rettore al Santuario di San Luca. Nell'andare a Bologna, sento che la chiamata stavolta non è interlocutoria, che è in vista di un nuovo incarico, ma "questo incarico" mi coglie di sorpresa, sopraffatto dalle stupore, dico: "Non mi sarei mai aspettato una proposta simile ... sono commosso ... mi sembra una chiamata di Maria!" Oggi 18 Giugno 2019 è memoria di San Calogero, eremita, "bel vecchio". Alla messa serale, presenza di alcune suore indiane, amiche di sr Pavana e sr Theresa, della Congregazione di S. Marta.
20 Giugno 2019 Giovedi
La giornata di ieri coi ragazzi è tranquilla, si sanno gestire, anche se vedo mancanze in alcuni settori; sarebbe bella la presenza di un adulto, con l'occhio sull'insieme, specie per la parte "logistica". Buono è l'impegno, il clima fra animatori, capi e tutti. Solo a sera, al "cambio" con i giovani "non di estate ragazzi", il clima si deteriora: canzoni nei cellulari piene di parolacce, violente e immonde. Dalla sagrestia assisto ad un bruttissimo litigio, cui reagisco in modo impulsivo. Non bisognerebbe arrabbiarsi, ma intervenire con forza, amore e saggezza, perché altrimenti i ragazzi non incontrano nulla di nuovo. Chiedo perdono a Dio, durante la Messa, colpito da questo intreccio costante, nella vita cristiana, fra gloria e penitenza.
Il Santuario della Madonna di San Luca, cui vado subito, è gremito di gente, lingue di tutta Europa, francesi, inglesi, spagnoli. Dal fondo appare il Rettore, con una serie di gesti infantili, piccini, contrastanti con la solennità del luogo. Nessun sacerdote in confessionale. Rimango a lungo assorto sui dettagli del Santuario: l'impatto d'arrivo, la finestra sul mondo, la scritta in alto: "Exibit salvatio de monte", persone che pregano, soprattutto l'immagine della Madonna, seria, bella, materna. Invito a ricominciare dalla vita spirituale, personale, offerta a Dio, come Maria, in obbedienza di fede. La Madonna di S. Luca è protettrice della città di Bologna, della diocesi; accoglienza e intercessione costante, per il Vescovo, i sacerdoti, i peccatori, chi soffre, le vocazioni, tutti ... "Chi semina abbondantemente, abbondantemente raccoglierà, il Signore ama chi dona con gioia".
21 Giugno 2019. Venerdi - S. Luigi Gonzaga.
Oggi si entra nella stagione estiva col solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno in riferimento alle ore di luce. Sono numerose le tradizioni e gli eventi che di anno in anno si rinnovano in varie parti del mondo, dove questa data racchiude un significato simbolico. Per alcune culture, il solstizio d’estate segna il legame con i momenti di passaggio.
Don Giulio Migliaccio, diacono di Zona, passa una giornata intera nella nostra Estate Ragazzi, sostituendomi, mentre accompagno mamma all'Ospedale di Sassuolo, dice alla fine: "Clima sereno, allegro e molto partecipe "
Riunione serale dei catechisti Medie, per preparare il Campo di fine Agosto a Castione della Presolana. Atmosfera emozionata, bella e propositiva. I ragazzi partecipanti non sono tantissimi, una quarantina, ma forse è meglio per la buona riuscita del tutto, come primo Campo di Zona, .
Presentate le maglie nuove, disegnate da Andrea Mazzucchi, per il ciclopellegrinaggio con Pan Onlus, da Burgos a Santiago di Compostela, fine luglio - inizio agosto 2019.
Custodire la vita spirituale, rapporto personale con Gesù. L'estate per i tanti servizi ha un suo pericolo, su questo piano. Pericolo di una stanchezza eccessiva e di dispersione. Oltre al correre, un certo nervosismo, che si traduce in difficoltà a riposare e debilitazione. C'è qualcosa da togliere, qualcosa da mettere, in modo terapeutico. Pur stanchissimo, mi pare di star bene, vedendo bello l'orizzonte. Sta albeggiando, gli uccellini cominciano a cinguettare.
Oggi sr Riccarda parte da Piumazzo per la Casa di Riposo di S. Giovanni in Persiceto. Un capitolo che si chiude, uno nuovo, faticoso per lei, si apre.
22 Giugno 2019 Sabato
"Quando sono debole è allora che sono forte, Dio manifesta la sua forza nella nostra debolezza" Testo di II Corinti, della messa feriale di oggi, non celebrata, ma raccolto, come parola fondamentale, per la nostra strada.
Tante visite oggi: con l'Assicuratore Aldrovandi; con i Capi di Estate Ragazzi, per condividere un problema capitato ieri; li ringrazio molto di essere venuti; Elisabetta, il "neo magistrato" di Reggio Calabria con tutte le sue difficoltà; Anna per preparare l'incontro Equipe Carità di venerdì ...
Cerco soprattutto la preghiera. Questo fa la differenza, dà verità a tutto. "Preghiera del cuore", non come tecnica, o sottolineatura di un aspetto, ma stile di vita, perchè la preghiera fatta con rigore, sincerità e amore, informa una vita di rigore, sincerità e amore. Padre Gasarino è maestro straordinario, cerco di metterne in pratica gli insegnamenti. Esistono in Youtube una miriade di sue meditazioni, è un vero peccato contro la Provvidenza non avvalersene.
La preghiera non è un aspetto della vita cristiana, ma la condizione della sua possibilità. Tutti i mali nascono dal fatto che i cristiani non pregano, o pregano male. Tutto il bene nasce dalla buona preghiera. Le suore Minime pregano, anche loro devono ovviamente migliorare, ma, già adesso, sono una immensa grazia in mezzo a noi, una pioggia di benedizioni. In chiesa il "segno" del Corpus Domini
La pioggia, oltre a fare bene alla terra, fa bene anche alle persone, nel corpo e nell'anima, le riposa, le raccoglie, le rinfresca. Siamo già in piena estate, di giorno fa caldo, ma la notte ancora si riposa. Purtroppo lìimprovviso e violento maltempo ha creato molto danni, anche grandine.
In Avvenire profondo "percorso" interiore di un suo bravo giornalista, Salvatore Mazza. Diagnosticata di SLA, inizia un diario, sul rapporto con questa gravissima malattia, che toglie tutto, fuorchè la coscienza. Dimensione esistenziale tremenda e altissima. https://www.avvenire.it/rubriche/slalom
26 Giugno 2019 Mercoledì
Alla preparazione battesimale di Anna Tampieri, nella preghiera evangelica, siamo colpiti dalla risposta di Gesù ad un discepolo pieno di amore e d entusiasmo, che dice : "ti seguirò dovunque tu vada" e il maestro risponde: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli un nido, ma il figlio dell'uomo non ha un sasso dove posare il capo". Una vita mai ferma, mai sistemata, sempre protesa in alto.
La tensione al cielo è presente in tutta una serie di suggestioni spirituali di questi giorni, compresa domenica la moltiplicazione dei pani e dei pesci: "Gesù, levati gli occhi al cielo .."
Ultimo giorno di Estate Ragazzi. Ringraziamento perché è stata serena e gioiosa, stasera grande festa finale. Il compito è "levare gli occhi in alto", intercedendo come Mosè sul monte.
Le orchidee, vogliono luce, sempre, anche nelle radici. Mantenere trasparente ogni sguardo,
4 luglio 2019 Venerdi
La finale di Estate Ragazzi è bella, partecipata, gioiosa. Tutti molto contenti. Un 140 ragazzi e adolescenti, e rispettive famiglie, in questi giorni in parrocchia. Alla gioia, si unisce il pensiero che, pur nel dispendio immane di energie, si rimanga spesso alla superficie del compito educativo. Ci si accontenta di un sano divertimento, di una amicalità serena, senza toccare il tema della formazione profonda al bene, nelle coscienze, della lotta profonda al male.
I ragazzi chiedono di passare la notte del venerdì accampati con le tende nel campo; c'è un fraintendimento fra me e i "grandi", i quali alla richiesta dei "piccoli", perplessi, demandano la decisione al parroco, il quale estraneo alle dinamiche giovanili, pur con tante riserve, si fida dei grandi, pensando: "se lo hanno chiesto, significa che è una cosa buona" . Il risultato è una notte agitata, andirivieni continui, schiamazzi, urla ad alta voce, lasciando insonne il parroco, le suore, e quanti abitano nei paraggi della zona parrocchiale.
Sabato matrimonio di Rocco Minonne con Giulia Felicani; la domenica battesini di Anna Tampieri la mattina, al Santuario della Madonna della Provvidenza, e di altri 4 bambini al pomeriggio in chiesa. Alle 5 del mattino di domenica, arriva un messaggio di Rocco per ringraziare dlela bella cerimonia. Mi commuove questo ricordo e ringraziamento, al rientro dalla festa. Le persone hanno buon cuore, vanno accolte e accompagnate ad un livello di bene più profondo, all'incontro e comunione di vita con Gesù.
Nella giornata di martedi riunione di Zona con Mons Ottani per preparare il programma della Visita pastorale. Presentiamo il lavoro fatto, gli orari e appuntamenti previsti, ma rimaniamo toccati dalla domanda: "quali obiettivi vi prefiggete, nel vostro cammino di zona? Perchè la Visita può essere condotta in modo tale da offrire un contributo importante al loro raggiungimento".
Non è ancora definitivo la bozza di programma, ma grosso modo lo schema è il seguente:
1. giovedi 24 ottobre ore 18,00 Vespri in chiesa a Piumazzo, presentazione della Zona e della Visita, momento mariano alla Madonna della Provvidenza, serata a Cavazzona per la veglia vocazionale.
2. venerdì 25 ottobre: Mattinata sacerdotale; pomeriggio vista del Vescovo ai malati in ospedale, Messa alle 18,30 a Gaggio, in serata Assemblea di Zona in chiesa a Panzano
3. Sabato 26 ottobre; messa alla Casa di Riposo e incontro coi gruppi della carità. Pomeriggio incontro col mondo del catechismo, fanciulli, catechisti, genitori, ragazzi e giovani
4. Domenica 27 Ottobre Messa unica a Castelfranco Emilia alle ore 10,00
Pellegrinaggio ai Santi e Santuari francesi
17 luglio 2019 Mercoledì Programma del viaggio: santi, luoghi, date.
Servo di Dio, Cirillo Perron - Courmayeur - 7 luglio
Santa Maria Maddalena - Vezelay - 8 luglio
Santa Teresa di Gesù Bambino - Lisieux - 9 luglio
San Michele Arcangelo - Le Mont de Saint Michelle - 10 luglio
Santa Maria Madre di Dio - Chartres - 11 luglio
Santi Martino e S. Francesco di Paola - Tours - 12 luglio
Santa Bernadette Soubirous - Nevers - 13 luglio
San Giovanni Maria Vianney - Ars sur Formans - 14 Luglio
San Francesco di Sales - Annency - 15 Luglio
San Michele Arcangelo - Sagra di S. Michele - 16 luglio
San Giacomo Apostolo - Piumazzo- 17 luglio
Durante i trasferimenti autostradali, "preghiera del cuore", definita da Padre Gasparimo: "entrare nelle profondità di noi stessi, per incontrarvi Dio e rimanere a lungo alla sua Presenza, amando". Nella solitudine della strada, il cuore si chiede:"Chi sei, Dio, che prego, cerco e amo?"
A Courmajeur, sosta nella chiesa adiacente la piazza, pregando la Madonna e il ven. parroco Cirillo Perron, morto venti anni fa, uomo di fede, carità, amore alla montagna. Il salmo dei Vestri dice: "Il Signore è mio pastore, in verdi pascoli e ad acque tranquille mi conduce"
Lunedì 8 luglio, arrivo a Vezelays, con la sua monumentale Cattedrale, la cui facciata e portico sono in restauro; reliquie di S. Maria Maddalena, luogo di partenza per i Cammini francesi verso Santiago e Assisi. Atmosfera intima e raccolta, paesino garbato, appoggiato su un colle, tanti pellegrini, con zaino e scarponi, messa animata dalla "Comunità monastica di Gerusalemme"
martedì 9 luglio. Lungo trasferimento verso Lisieux, costeggiando Parigi, quasi 500 km. il paesaggio francese è bellissimo: dopo la zona montagnosa, oggi ampi saliscendi, di questa terra fertile, coltivata. Lisieux accoglie il pellegrino con le sue case, di architettura antica, dai telai esterni in legno a vista. Mi sembra di intravedere fra le sue stradine la piccola Teresa Martin passeggiare.
Grandioso Santuario di Santa Teresa poco fuori paese, non lontano dal Carmelo e dalla Cattedrale di Lisieux. i primi pellegrini che incontro sono orientali, coreani probabilmente, tanti visitori. Partecipo immediatamete alla Messa, in cripta e, dopo la sistemazione alla vicina pensione, pomeriggio di immersione nella preghiera. C'è molto ordine negli spazi, 'itinerari per i pellegrini ampi, belli e accoglienti, ma più che guardare a destra e sinistra, il cuore preferisce fermarsi, davanti alla tomba di S. Teresa, per interiorizzare, nel silenzio, la radiosa dolcezza.
A seguire: foto della Cattedrale di Lisieux, facciata e fianchi, della Cripta del Santuario, il Carmelo e della Casa d'Infanzia di S Teresa: i "Buissonets"; s Teresina
mercoledi 10 luglio. Le Mont di Sain Michel. Percorso breve, meno di 200 km, nella bella Normandia, non lontano dalle coste del famoso sbarco degli alleati a Omaka Beach. Verso le 11,30 arrivo al parcheggio antistante il sito. Una folla di turisti, famiglie, giovani, da ogni parte del mondo. La lunga passerella, per accedere al Mont de S. Michel, in mezzo al mare, bell'approccio pellegrino, a questo luogo suggestivo. Mi muove l'amore a San Michele, la invocazione contro le insidie del demonio. La visita a questo Santuario accentua la dimensione combattiva della fede, rammenta l'universo spirituale di Tolkien de il Signore degli Anelli, il libro della Apocalisse, e la preghiera si fa semplice e drammatica: "San Michele arcangelo, proteggici contro le insidie del Nemico"
La folla è grande; arrivato alla Basilica Superiore, fortuna di incrociare l'inizio della S Messa. Quando comincia la celebrazione, attorno al Monte c'è l'asciutto; finita la messa, tutto è circondato dalle acque.
Giovedi 11 luglio 2019 Notre Dame de Chartres
Nel viaggio-pellegrinaggio uso il "navigatore". Ringrazio di questo meraviglioso oggetto, senza il quale, viaggiare oggi, sarebbe difficile. A volte decido delle deviazioni, come per il paesino Illiers-Combray, poco prima di Chartres, luogo di giovinezza dello scrittore Marcel Proust, ispiratore delle Ricerche del Tempo Perduto. Cerco la chiesa di S. Giacomo, descritta tante volte nel libro. E' uno dei paesi più "normali" che avvia attraversato nel mio viaggio, al limite del banale, ma lo sguardo dello scrittore ne trasfigura i dettagli, rendendo tutto meraviglioso.
L'arrivo a Chartres, nella parte vecchia della città, attorno alla Cattedrale, è impegnativo. Vie strette, curve improvvise, saliscendi continui. Alloggio nel vecchio Seminario, trasformato in residenza, frequentato da gruppi in convegno. La Cattedrale, dedicata a Maria, non ha un immagine speciale della Madonna, o qualche segno unitario di riferimento devozionale, ma molti richiami, come l'altare con la reliquia della "camicia della Madonna", il Pilar, la Vergine della Cripta, ecc. Con tutti questi "segni", complessivamente, i pellegrini entrano per incontrare e pregare Maria.
Venerdi 12 Luglio 2019 Castello di Chenonceaux
Decisione di abbreviare il viaggio. La meta originaria sarebbe stata Tours, verso San Martino e san Francesco di Paola, quivi sepolti. Ma sento il bisogno di evitare il caos di una grande città, poi le reliquie dei due santi, sono attualmente abbastanza neglette e di difficile rinvenimento. Allora decido per la dolcezza serena e nobile di uno dei più belli castelli della Loira: Chenonceaux. Tutto è meraviglioso: il viaggio di avvicinamento, il piccolo alloggio della signora Antonella, gentilissima e ospitale, l'incanto dello Chateau. Durante la vista, ho modo di ritagliarmi due ore di "preghiera del cuore" nel silenzioso Parco, lungo il viale che porta alla tomba di Madame Dupin, prima signora del Castello.
Durante la preghiera, medito la preghiera di Gesù nell'orto degli ulivi, con commozione constato che la chiesa di Chenonseaux è proprio dedicata alla Passione, con le vetrate illustrative della preghiera nel Getsemani. Cena gentile e serena conclude la bella giornata.
Sabato 13 luglio 2019 - Ars sur Formans
Memoria di S. Clelia Barbieri. Mi unisco alle Suore, ai parrocchiani, alla diocesi, nel vivere questa memoria, unitamente all'incontro col mio grande modello sacerdotate: S. Giovanni Maria Vianney. Mentre percorro la regione centrale della Francia, avvicinandomi a Lione, preparo questo incontro, atteso da anni. Arrivo ad Ars verso le 15,00, dopo un giro attorno al Santuario, immaginando il Curato, passeggiare, per le medesime strade, di campagna e di paese, ispira cercare un alloggio per la notte, presso l'Hotel Regina, l'unico di Ars. C'è una chiassosa comitiva di polacchi, ma una camera si trova anche per me. Mi piombo in chiesa, per rimanere ai piedi del Santo tutto il pomeriggio e sera. E' sabato, c'è folla, messa bellissima, presieduta dal giovane parroco, animata da una ragazza bravissima nel canto. Dopo la Messa, e alle 21,00, animazione dei Vespri e dell'Ufficio di Lettura, da parte di ferventissima comunità monastica femminile.
Domenica 14 Luglio 2019. Annecy e Sagra di San Michele
Di domenica mattina parto sereno, attraversando la dolce campagna di Ars. La meta del giorno è un nuovo incontro con San Michele Arcangelo: la Sagra in Val di Susa. Però la Provvidenza concede un altro appuntamento, desiderato, ma pensando di non fare in tempo, con S. Francesco di Sales, ad Annecy, sulle rive del'lomonimo lago. Non solo riesco ad andarci, ma anche a parteciparvi alla Messa. Verso le 15,00 arrivo in Val Susa, alla Certosa 1515, antico monastero, trasformato in residenza. A piedi, per un'ora e mezzo di cammino, arrivo alla Sagra di S Michele, per il bosco, pregando l'Arcangelo di proteggerci da ogni insidia del maligno. Con questa suggestiva salita a piedi, si conclude il mio itinerario.
lunedì 15 Luglio. Rientro a Piumazzo, sotto pioggia fortissima, durante tutto il viaggio di rientro. Sono ben vestito, la moto ben oliata, nessun problema. Percorsi complessivamente 3.300 km.
Con un pellegrinaggio in moto, non si va ad un luogo importante, ma dentro una storia importante. Per alcuni giorni ho attraversato le grandi pagine religiose della Francia: Vezelay, Lisieux, Le Mont de S Michel, Illiers Comprai, Chartres, Ars, Annecy.
Ciò che maggiormente rimane di questa esperienza è lo spettacolo di tante realtà religiose di nuova costituzione, come la "Comunita monastica di Gerusalemme", con uno spirito missionario, di preghiera, silenzio, bellezza, preparazione, fascinazione, anche verso la gioventù. Nella Francia, attraversato da una secolarizzazione immane, è in atto un risveglio di fede, in forme bellissime, visibili, che riscattano e ravvivano una storia e terra intrisa di santità.
21 Luglio 2019 Domenica
Giornata importante, dove la Parola di Dio porta a "dimensioni profonde" della fede, 1. incontro con Dio, quando e dove meno ti aspetti. 2, nuovo significato del mistero del dolore 3. superiorità dell'amare sul "fare" e purificazione del fare, attraverso l'amore amicale.
alle ore 10,45 lettura del testo del vescovo, con indicazione del mio nuovo incarico di Vicario Episcopale per il Santuario Basilica di S Luca. Il prossimo parroco di Piumazzo sarà don Giancarlo Mezzini. Il dispiacere di molti dà la misura dell'affetto e del legame esistente. Da parte mia, non c'è mai stata richiesta di cambiamento. Ho anche lungamente "resistito", adducendo al vescovo, nei nostri incontri, come ragione profonda, la lettura del babbo Misaele, che nella sua concreta saggezza, neppure voleva sentir parlare di ipotesi di cambiamento: "assolutamente no!" . Tuttavia di fronte alla chiamata della Chiesa, si deve dire "si", fiduciosi e generosi.
30 luglio 2019 Martedì
Più di una settimana è passata dall'annuncio. Alcuni giorni poi in clinica per viste e analisi. Tutto bene. Festa di S Giacomo, 25 luglio, particolarmente emozionata, sapendola l'ultima; omelia molto personale.
Non parto per il ciclopellegrinaggio a Santiago, impedito dal medico. Entrerò il 11 agosto all'Hesperia, per intervento chirurgico alla valvola mitralica. La notte del 29 luglio saluto ai ciclopellegrini in piazza, diretti all'aeroporto. Adesso essi sono in cammino.
In parrocchia, bella partecipazione alla messa feriale, ieri S. Marta, con la presenza di persone anche dalla Zona. Questa sera, incontro dei Rappresentanti di equipe, per condividere i risultati dell'incontro col Vescovo e Vicari con Rita Bovo e don Remigio.
Vado a San Luca a "vedere la situazione". Sono le 15 del pomeriggio, di un giorno feriale di fine luglio. Basilica e scalinate piene di giovani, gruppi, coppie, moltissimi stranieri, mossi da spirito turistico ma anche devozionale. Si vede la possibilità, il dovere, di tanto lavoro, per accogliere e proporre percorsi. I sacerdoti sono pochi, anziani e malati, la organizzazione dà impressione essere un poco alla deriva. Don Vittorio, i confratelli, le suore sono molto generosi, ma l'impegno supera le forze. Da un punto di vita abitativo, ambienti datati, architettonicamente caotici, in stato di rassegnato abbandono: infissi, pavimenti, pareti, arredi, tutto richiede intervento ... Il cortile, gli orti "lasciati alla natura", erba alta, alberi radi, a fine vita. "Eco-mostro" del vecchio deposito d'acqua, davanti alle abitazioni. C'è un progetto importante di ristrutturazione alla zona abitativa, gestito dalla Curia, in fase di autorizzazione della Sovraintendenza. Poi ci saranno i tempi di appalto, l'accantieramento, col problema di dove collocare la comunità dei sacerdoti. Ci sono quattro suore, due di esse sono malate. La Basilica ha 4 dipendenti.
In mezzo a questi nuove sfide da affrontare, cerco di mantenere il cuore al centro della vocazione e della missione, in quel punto caldo dell'istante in cui ho avuto la proposta e ho detto di si. Pensavo alla Madonna, alla preghiera, alla carità, alla penitenza, alla Diocesi. La mia vita cambierà, ne intravedo il disegno. Tutti gli elementi concorrono a comporne le prospettive. Non un quadro fisso, ma di azione e cammino. Non vado a San Luca per "sistemarmi". Ero già molto meglio "sistemato" dove stavo. A Piumazzo non mancava nulla, tutto bello, al massimo grado: chiesa, casa, gente, ministero, suore, asilo, territorio. Anche l'aspetto di gratificazione personale.
Non dunque per sistemarmi, ma per offrirci ad un perfezionamento della fede, in Cristo e nella Chiesa. Ciò comporta una sintesi, una semplificazione, una concentrazione, una nuova fatica d'amore, anche un cambiamento, circa il dono ricevuto. Grato delle maturazioni pastorali nelle parrocchie, amate e servite, di decennio in decennio, si mantiene inalterato, e quasi accentuato, il sogno una vita cristiana essenziale ed estrema, libera e tenerissima, nascosta e universale. Come non essere ora grati e commossi?
2 agosto 2019 venerdì - PERDONO D'ASSISI
Incontro con Stefano, Anna e Valeria. Oltre che "narrazione del cambiamento", con alcune indicazioni preziose, (il "roseto", percorso di preghiera all'aperto, l'"ecometro" e la possibilità di abbatterlo facendo coi detriti un terrazzo ...) si mette a tema Piumazzo e il suo futuro. Conveniamo sulla ingenuità di certi sacerdoti, plaudenti alle aggregazioni, senza opportuno e doloroso pianto per la "perdita delle piccole comunità". Una cosa è adattarsi alle necessità presenti, altro è non vedere quel che muore, nel nome di un ancor incerto avvenire. Ma è naturale che ai giovani piacciano i cambiamenti e non soffrano nel perdere le cose "vecchie". Del loro ingenuo entusiasmo sarebbe ancor più pericoloso lo scoraggiamento.
A Piumazzo propongo di continuare a prendersi cura delle "cose", quelle cose "nuove", che "lo scriba fatto discepolo del Regno trae dal suo buon tesoro", i problemi e le risorse dell'oggi, dobbiamo fare ricorso alle "cose antiche", intendendo con questo, non tanto le tradizioni organizzative, di una parrocchia classica, ma la ragione profonda del nostro essere cristiani.
Stagione di "inizio e centro" per Piumazzo e per me. Come vado a San Luca non per "stare bene", ma per "fare del bene", convertirmi e fare penitenza, invitando ogni fratello a convertirsi e fare penitenza, così per Piumazzo. Cosa poi concretamente questo porterà, non lo sappiamo, ma non dovrebbe interessarci: fa parte dei disegni di Dio. La prospettiva di incontrare difficoltà, anche grandi, non ci deve spaventare, ma confortare di essere, proprio per questa "croce", segno sicuro di strada giusta e feconda.
Grati del presente, della nostra chiesa, asilo, suore, tradizioni, della recente stagione di pace e crescita, viviamo il cambio come maturazione nella fede. Abbiamo tante sollecitazioni esterne: la Zona, il programma Diocesano, la Visita Pastorale, che consideriamo "cartelli indicatori"; il "paesaggio" lo dobbiamo costruire noi, nel concreto dettaglio quotidiano, con generosa vita interiore. Rimanere davanti al Santissimo, chiedendo a Gesù: "cosa vuoi che io faccia?". Senza preoccuparci del futuro, nè di alcun problema, seguendo solo questo metodo: chiedere a Gesù la strada; cosa ci dice; cosa vuole da noi.
8 Agosto 2019. Giovedì
Attraverso le foto di Willer, proiettate per San Giacomo, scorro l'anno parrocchiale 20118- 2019. Nel contesto presente, sono particolarmente toccanti quelle immagini, quei numerosi primi piani, "veri", non come le tante foto che circolano, in posa, proporzionatamente non comunicative, del mistero profondo di ciascuna persona. Le foto di Willer invece hanno qualcosa di "sacro", oltre che esteticamente e tecnicamente pregevoli. Poi la scelta di far accompagnare le immagini con il canto del del Coro san Giacomo, aggiunge "sacralità" e bellezza al tutto. Colpisce l'armonia profonda fra quella impostazione e i contesti apparentemente inidonei, come il carnevale, come estate ragazzi, invece l'effetto finale è una decisa e magnifica vittoria dello sguardo "celebrativo", trascendente e profondo, sul mero apparire, sulla banale forma-colore.
Mi fa bene questa visione, per cogliere il senso profondo della comunità e sopratutto del rapporto pastorale. Qui volti, quelle situazioni, quelle realizzazioni ...
13 Settembre 2019 Venerdi
Più di un mese senza scrivere diario. La domenica 11 agosto, dopo le messe a Piumazzo e Cavazzona, accompagnato da mio fratello e cognata entro alle 14,30 all'Ospedale Hesperia di Modena, per l'intervento chirurgico alla valvola mitralica del cuore. Sono serenissimo, quasi festoso, al pensiero di risolvere questo problema, in un tempo "opportuno", cioè la pausa estiva.
Nel pomeriggio prelievi di protocollo, proseguendo subito con i "digiuni preoperatori": l'indomani la "coronarografia", l'esame delle coronarie, che si rivelano perfette. Per martedi 13 agosto, se non ci sono urgenze, che occupano in modo improvviso e imprevisto medici e sale operatorie, l'intervento al cuore. Dormo sereno, come se fosse la cosa più normale e semplice del mondo. In camera sono con un signore di Castelvetro di 75 anni, venuto per una serie di controlli, in vista di un intervento (che si rifiuta di fare) denominato "Tavi". Ha goduto piena salute fino alla età di 70 anni, poi, una serie di incalzanti e improvvise problematiche, lo costringono a tanto ospedale, una serie incalcolabile di interventi chirurgici. Non ne può più! Desidera ora solo essere lasciato in pace. Ma purtroppo non è possibile. Ha una bella famiglia, una vispa sposa, figli affezionati, amici di Miriam Leoni di Piumazzo e colleghi di lavoro (vigili). E' un signore buono, semplice e gioioso, chiacchierone, ci troviamo bene. Mentre leggo il breviario, lui legge Tex.
Mio fratello e Cinzia arrivano la mattina dell'intervento, (anche per svuotare delle mie cose la camera) dalla mattina alle 7,00, quando vengo a prelevare in camera. Verso le 16,00 un addetto esce dalla sala operatoria e li invita ad andare a casa: "purtroppo deve rimanere ancora in sala, e comunque, quando uscirà, sarà incosciente, intubato, non vi potrete dire niente. Andate a casa, tornate domani" La notte mi risveglio in terapia intensiva, con una sensazione diffusa di benessere. Nessun dolore, positività, quasi ilarità di pensieri, con intensa consapevolezza. Sono pieno di morfina. Effetto sedante e esaltante della droga! Mi circonda costantemente una infermiera, che scrive in continuazione i dali letti nei monitori che mi circonda. Cè anche Simonetta, una sognora di Castelfranco che viene spesso a Piumazzo per la messa e confessione. E' caposala di terapia intensiva. Vengono anche alcuni medici della clinica, entrambi di nome Paolo, uno amico del Dott Rocchi di Castelfranco e l'altro amico di don Vittorio Fortini del santuario di San Luca.
Dopo un giorno, vengo spostata in terapia semintensiva, dove inizia il lento recupero della normalità: uno alla volta tolgono gli "otto tubi" che ho in corpo, naso, gola, due drenaggi nella ferita, catetere, ecc Qui comunciano i dolori: nausea, insonnia, male alla ferita e ovunque. Dopo due giorni spostano in corsia, in camera con Rubens, anziano appassionato di cavalli, medico, operato alle coronarie, silenzioso e riservato. Mi colpisce la "tristezza" del suo animo, delle parole, dello sguardo. E' un signore che ha avuto una vita abbastanza brillante, tanti riconoscimenti, anche economici, una passione bella ... ma l'esperienza della malattia lo scuote profondamente nell'intimo, si sente che non se ne fa una ragione. Rassegnazione tristissima.
Al momento del cambio di struttura, chiedo se posso fare la riabilitazione al Toniolo. Mi attira la camera singola, la vicinanza ai famigliari, il rientrare in un ambiente "di casa". Non so se sia stata una scelta positiva. La presenza di tanti visitatori fa piacere, ma debilita e rallenta molto la guarigione. Mi dicono i medici che adesso "dovrebbe andare in vacanza lontano da casa". Ma da un mese ho lasciato la mamma da sola e credo giusto rientrare accanto a lei e ai parrocchiani.
Don Remigio, l'unico sacerdote che è venuto a trovarmi all'ospedale, si offre di celebrare il matrimonio di Tumbarello-Affuso al posto mio, lo ringrazio moltissimo. Così i Frati di Monteveglio, che mi hanno sostituito tutto questo periodo. Dal lunedi 9 Settembre inizio a celebrare la messa feriale, e oggi 13 settembre il mio primo funerale, per Tommaso Scurani.
Dal segretario del Vescovo arriva la comunicazione che l'ingresso di don Giancarlo Mezzini a Piumazzo sarà il 17 Novembre ore 16,30; il mio ingresso a San Luca: sabato 23 Novembre Vigilia di Cristo Re, alle ore 17,30.
In questi giorno si svolge la Tre giorni del Clero, cui partecipo con la preghiera, alla fine ascoltandone la sintesi in 12 porte. Domani la Ordinazione Presbiterale di don Giulio Migliaccio
27 Settembre 2019 Venerdi
Dopo l'incontro con tutti i Catechisti della parrocchia, Giovedi 19 Settembre, felicemente organizzato da Paola, Sr Laura e Sr Theresa, ieri sera incontro di "iscrizione" coi genitori di quarta e quinta elementare. L'anno pastorale a Piumazzo sta veramente iniziando, e oltre a parlare di catechismo, è stata occasione di una prima grande e felice comunicazione sulla Visita Pastorale e sull'ingresso di Don Giancarlo Mezzini. Il clima era sereno, attento, partecipe; una diffusa mestizia per la partenza dell'attuale parroco. Penso sia un segno di amore, quindi è una cosa bella.
Ho cominciato il rapporto con S. Luca. Fin dall'inizio mi sono proposto di mantenere lo sguardo "alto", che è la Persona della Santa Vergine Maria, onorata con un servizio di accoglienza e preghiera. Questo è il senso di un Santuario! Poi non mi stupisco, e quasi anzi mi rallegro, se anche là incontro problemi, difficoltà, e motivi di "penitenza".
Ho incrociato una situazione piena di luci e di ombre. La prima luce, mi è parsa la presenza delle Suore, innamorate del Santuario, attive, autorevoli. La seconda luce, la attenzione della Curia, che da sempre è responsabile amministrativa, attualmente inpegnata in un colossale lavoro di ristrutturazione edilizia, della parte abitativa. L'entrare nel bel mezzo di questo sconvolgimento, comporta problemi non piccoli. La presenza di mamma accanto a me, che riconosco oggetto da parte di tutti di attenzione, comporta la scelta di una soluzione abitativa non a "convento", ma a "famiglia".
Il Santuario possiede un piccolo appartamento, attuamente in disuso, collegato ad un progetto di ristrutturazione, già approvato dalla Sovrintendenza. Anche l'Architetto incaricato, Roberto Terra, è persona capace e disponibile. Detto questo, accenno ora alle ombre: una debolezza organizzativa generale, una certa dispersione di energie e risorse, dove molti parlano, ma in proporzione pochi fanno. Ho dovuto procedere personalmente, allo sgombro di detto appartamento, pieno di rusco e masserizie accatastate, cinque camion di roba da discarica, col solo aiuto di Gerry e Giovanni Finelli. Altre zone nel Santuario sono piene di relitti e pattume e, nonostante le promesse, dubito siano sgombrate prima dell'ingresso. Ma chi mi conosce, sa che amo "partire dal rusco", dal "lavoro sporco", quello che alla fine, proprio per la sua bassezza, offre la posizione giusta, di "autorevolezza buona". Per tutte queste ragioni, sono veramente contento della situazione, in ogni suo aspetto.
La parte più difficile, sarà costituire di queste tante persone una "comunità", perchè l'animo umano è difficile da correggere, ad una certa età, specie se si tratta di gente "religiosa", nelle quali è più facile si insinui la presenza dell'orgoglio. Io stesso ho sempre amato la vita solitaria, autonoma, senza occuparmi di cose altrui, adesso mi ritrovo un incarico affatto diverso dalla mia indole e storia, ma proprio per questo nuovo e affascinante.
L'architetto Roberto Terra propone l'apertuta, dall'appartamento in cui andremo ad abitare, di una porta, che salga dall'interno alla chiesa, attraverso la cripta. Chiedo allora alla Suora di vedere la cripta, della quale non so neppure l'esistenza. Quando la vedo, mi si allarga il cuore, per la sua bellezza, la architettura, la monumentalità di accesso ... dentro, alcune tombe, belle, nuove, fra le quali quella della santa mamma di don Giuseppe Dossetti. Mi dico: una delle cose più importanti che farò, a suo tempo, sarà la apertura al pubblico di questa Cripta.
17 Ottobre 2019 Giovedì
Incontro con l'Arcivescovo Zuppi e Mons. Silvagni, separatamente, su prospettive future al Santuario. Di tipo più pastorale il primo, organizzativo-logistico il secondo. Si è guardato insieme il bilancio economico del 2018, valutando l'ipotesi per alcuni anni di un "commissariamento", date alcune difficoltà, nomina di un delegato arcivescovile per la amministrazione. Questa ipotesi mi trova molto favorevole, addirittura sollevato. Per la parte pastorale, il Vescovo ha una visione molto alta, luminosa, propositiva. "Ti consiglio di andare a trovare i Rettori dei grandi Santuari ... Caravaggio, Loreto, il Divino Amore, Lourdes, ecc. e vedere le strade più adatte al tempo presente, per poi trovare la nostra, la tua strada. Ti consiglio di incontrare coloro che hanno profonda esperienza su questi temi, per intelligenza e responsabilità, come il vescovo Mons. Marini, oppure Mons. Rino Fisichella, a Roma. E' un mio amico, ti presento volentieri ..."
Mi fa bene questo sguardo "alto", "profondo", che coniugo volentieri con uno sguardo d'amore "basso", alla preghiera innanzitutto, alla croce, al rispetto, alla benevolenza.
Il motivo organizzativo, presente e futuro, che più mi illumina, stella anche dell'Incontro di "Plenaria all'Asilo", è il tema della "collaborazione". La strada di Dio la si scopre insieme, e la si percorre insieme. Il metodo è la vicinanaza e l'ascolto, semplice, personale, quotidiano, universale. Mi immagino in Santuario, con nel cuore la domanda: "Cosa vuole il Signore che io faccia?" e la risposta dalle persone che incontri, ai quali ti volgi con fiducia e amore, con volontà di ascolto e comprensione, senza trascurare nessuno, rispondendo subito, pienamente, a ciascuno. Da questo tipo di lavoro, dal basso e piccolo, si dischiude, con naturalezza e verità, quello alto e generale. Questo sia il proposito di questi 23 giorni in cui ancora sto a Piumazzo, da vivere pienamente, come se qui ci sia tutta la mia vita.
18 Ottobre 2019 Venerdi - San Luca
Incontro con Gianna Prandini, accorata, avvilita, nello stesso tempo entusiasta. Ha nel cuore la esperienza dei "poveri", rapporto con alcune famiglie locali in difficoltà, cui vorrebbe dedicare tutta se stessa, e di fatto dedica, ma sentendosi sola e vedendo il mondo, anche la chiesa, guardare altro, ad aspetti spesso futili della vita comunitaria. La sento la "voce" di oggi.
Condividiamo che i poveri hanno spesso bisogno di "educazione" , la famiglia che non ha da mangiare e spende 120 euro, per lo zaino della bimba," perchè non sia diversa dalle altre". Comunque la prospettiva di un rapporto diretto, sacramentale, coi poveri rimane importantissimo, a fronte, lei dice, "di tante chiacchiere che si fanno in Zona". Sento ingiusta questa polemica, perchè anche lo sforzo organizzativo per la Visita Pastorale merita stima e gratitudine ed è esso stesso un aspetto di carità, umilta e servizio, grandi.
La Riunione di Plenaria alla Scuola Materna è diversa dagli altri anni. La coordinatrice dà una svolta di semplicità e rapporto diretto, fiducioso, molto positivo. L'incontro comincia subito con una nota di gratitudine, concreta, che scioglie freddezze, se mai ce ne fossero, creando atmosfera gioiosa e propositiva. Poca teoria, ma lasciando intuire che dietro al lavoro c'è tanto pensiero, preparazione e sforzo di comunione, poi snellezza nella comunicazione. E' la prova che direzione e anima fanno differenza.
Mi continua ad accompagnare l'idea della "collaborazione", come strada. Il dare valore ad ogni singolo incontro, ogni singola persona, ogni parola detta, ogni domanda ascoltata. "Farsi canale". Unitamente al rapporto personale con Gesù, vivo e presente, vicino a noi, Pastore della Chiesa, nella potenza dello Spirito. Mi fa tanto bene la meditazione giornaliera, sul testo di Giacomo Biffi: "La multiforme sapienza di Dio", la cui direzione "alta" va di pari passo con le prospettive "basse" accennate.
Giornata di San Luca in rapporto al futuro ministero al Santuario; se la Basilica è dedicata alla Madonna, non meno si riferisce al carisma dell'evangelista Luca.
Luca, discepolo di Paolo: volontà di crescere alla scuola dei grandi, dei santi.
Luca, medico, pittore, scrittore: l'orizzonte della cultura, qualità del santuario, dinmensione universalistica dell'apostolato cristiano.
Luca, "scriba mansuetudinis Cristi". La bontà di Gesù, specialmente verso le donne, i giovani, i poveri, i peccatori
Luca, che incastona tutta la storia di Gesù e della chiesa dentro un viaggio, un cammino.
Luca, l'evangelista dello Spirito Santo
Luca, le cui reliquie giacciono neglette a Santa Giustina di Padova
Luca, il discepolo della vicinanza "Solo Luca è con me" (prima lettura)
Il vangelo del giorno, la missione dei 72, sottolinea l'appello di Gesù: "La messe è molta, gli operai sono pochi, pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe" la preghiera per le vocazioni, vision del mio compito lassù.
19 ottobre 2018 Sabato
Fra le mani il Diario di Anna Frank; all'inizio ha parole in cui tanto mi riconosco: "a me piace scrivere e aprire il cuore su ogni cosa, profondamente e pienamente"
Cominciai come lei a 13 anni, poi continuativamente dall'etè di 23 anni, mai cessando fin d'ora. Che significato ha questa "biblioteca di vita"? A questo diario privato da una decina di anni ne scrivo anche uno pubblico, nel quale tuttavia non è opportuno aprire il cuore proprio a tutto: ci sono zone personalissime, specialmente le parti più intime e dolorose, non idonee ad essere messe in piazza. Il diario pubblico non è tuttavia necessariamente più limitato, perchè se sacrifica parti personali, che una sensibilità attenta comunque intravede, si sforza di allargare lo sguardo alle cose esterne, quindi, se intelligente e sincero, è addiruttura più grande.
Meditando sulla Parola di Dio di domani, letta in riferimento alla domanda che sempre mi pongo circa il mio prossimo incarico, rinnovo lo stupore e l'entusuasmo di conferma sul tema generale della preghiera "senza stancarsi mai" con la figura particolare di "Mosè che prega ritto sul monte col bastone di Dio in mano, mentre Giosuè nella valle combatte e fin quando Mosè ha le mani alzate Giosuè vince, quando per la stanchezza le abbassa vince Amalek. Allora chiama due persone che lo aiutino a tenere le braccia alzate"
Leggo questo testo in riferimento alla mia chiama sulla montagna, ad essere nuovo Mosè, col compito determinante e faticoso della preghiera, per la vittoria di chi combatte giù nella vallle per il bene.
Serata meravigliosa, con cena per Pan Onlus e filmato sul ciclopellegrinaggio a Santiago. Circa duecento persone a sedere, e una trentina di servizio, fra cui i ragazzini di prima media
C'erano anche ospiti di altre parrocchie, che lodavano la "unità della parroccchia di Piumazzo". Penso che ovviamente ci sia unità fra i presenti partecipanti, ma sicuramente è segno di legami, che si sono andati costruendo progressivamente, in tanti anni, lieti, impegnati e belli. La gioia di questa serata è consolazione per chi, dopo 15 anni, si allontana, consapevole di non avere meriti diretti, ma di essere stato strumento di collegamento fra tante persone e iniziative.
27 Ottobre 2019 Domenica - CONCLUSIONE DELLA VISITA PASTORALE
La meditazione personale di oggi ha come tema il "Regno di Dio", assieme al tema del "Padre", argomento principale del pensiero e dell'insegnamento di Gesù. Poi tengo nel cuore la parola del vangelo del giorno: "Chi si esalta sarà umiliato, chi si umilia sarà esaltato".
E' la giornata finale della Visita Pastorale, alla Zona di Castelfranco Emilia, da parte dell'Arcivescovo Card. Matteo Maria Zuppi. Sono stato contentissimo di questi quattro giorni, anche se faticosi; contento dell'obbligo morale ad essere presente, come sacerdote, a tutti i momenti, in ogni luogo e ambito, essendo una visita "di Zona".
Tanti sono stati coinvolti, ma non tantissimi. Dove il Vescovo è passato ha lasciato il segno. Alla Casa di Riposo Repetto, per esempio, ricorderanno questa messa così affettuosa e festosa. Così coi bimbi del catechismo, coi genitori, coi malati dell'ospedale, con le parrocchie, ecc. Molti si sono lasciati coinvolgere unicamente nel ristretto spazio locale o del proprio ambito, cogliendo poco la visione di insieme, offerta sopratutto nella grande serata di venerdi, a Gaggio.
Durante la Assemblea gli si rivolge una domanda, alle 23,00 passate: "Quali sono le virtù umane più necessarie oggi ad un sacerdote e ad un evangelizzatore laico"? Risponde: "Ognuno ha le sue virtù; siamo tutti diversi, ognuno scopra e doni le sue proprie virtù. Se poi mi chiedete, in linea generale, gli atteggiamenti più necessari oggi, direi innanzitutto la semplicità, poi la pazienza, infine la benevolenza".
Gesù dice che "Il Regno di Dio è già in mezzo a voi", ma ancora non lo vediamo, anzi sembra tutto il contrario; chiave per leggere il senso di questi giorni. Ci si accorge che "il mondo" viaggia parallelo, apparentemente ignaro e indifferente a questo passaggio del Signore, eppure chi si lasciava toccare, rimane incantato, consolato, infiammato, da quanto sta accadendo.
Abbiamo vissuto la grazia della unità e dell'amore. Cioè la Presenza di Dio. Alcuni criticano lo stile di Zuppi, tutto baci e abbracci, non consono alla gravità del vangelo, e alle sue esigenze dottrinali e morali. Ma Zuppi riponde che "la Verità più grande della fede è che Dio si è incarnato e non possiamo, con le nostre teorie e abitudini, riportare lontano colui che si è fatto vicino, rendere astratto colui che si è fatto uomo concreto"
Ai catechisti che sono la colonna portante di una chiesa tutta missionaria, il vescovo ricorda la regola del "parlare rispondendo ad una domanda, del donare in corrispondenza ad una sete". La prima parte del nostro programma pastorale, è nel verbo "vedere" e "ascoltare", nell'atteggiamento del "farsi vicini". Abbiamo il grande tesoro dell'amore di Dio, ma dobbiamo offrirlo non in astratto, ma risposta ad una domanda, un bisogno, allora sarà gradito e accettato"
Il Vescovo affronta il tema dell' avvicendamento di sacerdoti, delle parrocchie chiamate a coltivare la propria identità, ma con un numero di sacerdoti sempre minore, con la responsabilità, molto più accentuata, dei laici. Tutte le volte che affronta questo tema, scottante, nonostante il tono spaventato e arrabbiato delle domande, evita lo sguardo pessimista, il giudizio negativo sul tempo presente. Non presenta in tono parossistico, la necessità - in cui crede - di pregare per le vocazioni. Sembra quasi che accetti, come benevola volontà di Dio, la situazione presente, occasione per strade nuove del Regno. "L'amore trasforma i problemi in opportunità" ripete spesso. L'opportunità, è una chiesa più unita, più missionaria, più laica.