Il viaggio della fede (6)
2 Aprile 2013 Martedì dell' OTTAVA
Pronti, via! Partenza per una nuova tappa. Programma: ascoltare Gesù "Si sentirono trafiggere il cuore e dissero: "Cosa dobbiamo fare?" Speranza ed entusiasmo. Cristo conquista il mondo innanzitutto conquistando noi stessi. Lo Spirito è interessato alla chiesa come alla singola anima, la mia. Non è egoismo, ma responsabilità. Dio mi ama, ama te, ama ciascuno, indicando la strada, parlando.
Dio opera coi ritmi lenti della vita e della educazione. Ma se rispondiamo, la "salvazione" si compie completamente in noi, subito, qui, in un istante / Sto meglio di salute, anche se convalescente. Medito sul tema "gioia", che collego subito a "cammino". Abbiamo il dovere della gioia: come potremo salvare il mondo se non salviamo noi stessi? Gioia per me vuol dire cammino e ministero. Il cammino ha il potere di fare sentire il corpo, senza la percezione del quale viviamo nella incertezza, nell'ansia e andiamo a cercare "amore" là dove non lo possiamo ricevere, nel cibo per esempio. Valutare seriamente la possibilità di un sapiente periodo per "sentire il corpo", altrimenti si ribella e richiama attenzione con le malattie.
"Esprimere nella vita il sacramento che abbiamo ricevuto": ecco, cari fratelli e sorelle, il nostro impegno quotidiano, ma direi anche la nostra gioia quotidiana! La gioia di sentirsi strumenti della grazia di Cristo" Papa Francesco - Regina Coeli dell' 1 Aprile
3 Marzo 2013 Mercoledì della OTTAVA
"Solo per oggi
cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta.
Solo per oggi
avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi,
non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso.
Solo per oggi
sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell’altro mondo, ma anche in questo.
Solo per oggi
mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.
Solo per oggi
dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio,
ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così il silenzio e l’ascolto sono necessari alla vita dell’anima.
Solo per oggi,
compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.
Solo per oggi
mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, ma lo farò.
E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l’indecisione.
Solo per oggi
saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l’esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo.
Solo per oggi
non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell’Amore.
Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare tutta la vita."
PAPA GIOVANNI XXIII
4 Aprile 2013 Giovedì della OTTAVA
La maggior parte della gente sta "sopravvivendo" non vivendo. La povertà di cui farci carico, non è solo quella materiale, ma il vuoto di senso, espresso dallo "sguardo basso" di tutti, alle cose, a se stessi, in una diffusa infelicità e costante inquietudine. Cristo vuole che noi guariamo e aiutiamo gli altri a guarire.
Chiederci seriamente dove stia di casa la felicità e percorrerne la strada "senza fretta nè indecisione". Come cristiani e sacerdoti, oltre alla salvezza di noi stessi, abbiamo un ruolo, che ci siamo scelti e il Signore ci ha offerto. Da vivere non tanto con senso del dovere, ma di responsabilità. Il primo sa di obbligo, il secondo di amore. Felicità e responsabilità sono unite.
In questa tappa del viaggio occorre riavvicinarci a Dio - le Quarantore di Adorazione Eucaristica sono mezzo e richiamo - per una fede che, superata la tristezza, "ci faccia ardere il cuore". Poi "uscire" verso gli altri, con un programma concreto, in spirito educativo, risposta ai bisogni di senso, coinvolgendo "quanti sono chiamati". Invece che essere da soli a fare le cose buone, è più bello essere in tanti. Così molti possono godere della gioia di donare, molti di più di ricevere.
"A tutte le genti sia predicata la conversione e il perdono dei peccati. Di questo voi siete testimoni". A Gesù sta a cuore la conversione e il perdono dei peccati. La conversione è in rapporto alla fede: "Chi crederà sarà salvo, chi non crederà sarà condannato" e la fede dipende dalla concordia dei discepoli: "Siate una cosa sola, perchè il mondo creda".
Il fine della vita cristiana è l'animo convertito, mite e fiducioso, umile e grato, costantemente teso a rimanere in stato di perdono e intercessione per i peccatori. Senso dei messaggi mariani, di Lourdes e altri. A Bernardette che mangiava erba e beveva acqua limacciosa, interrogata perchè lo facesse, rispondeva: "per i peccatori". Fra le mie carte trovo un biglietto che ha quasi l'aspetto di un invito: "Più ancora che una terra di miracoli, Lourdes è una terra di conversioni" (Renè Laurentin).
"Gesù risorto lo sostenga nel suo bellissimo incarico di Pastore, nella gioia, nella pace e fecondo apostolato. Mi senta vicina, con cuore altamente grato. Spero che il suo pellegrinaggio in bicicletta a Lourdes sia stato ricco di frutti spirituali. Con cuore immensamente grato per il bene ricevuto, uniti nella preghiera, continui la cristiana amicizia in Lui, nostro unico e sommo bene" Suor Giuseppina Albertini (90 anni). Lo sguardo di anime buone ci aiuta a guardare dove loro guardano e come loro guardano.
Cercando il significato di "conversione", mi imbatto in un commento al libro "Le correzioni" di J. Franzen: "Le correzioni, dunque, quelle che ciascun individuo vorrebbe imporre agli altri e alla realtà che lo circonda, divengono, in questa prospettiva, un inutile e frustrante affanno: solo la consapevolezza di non poter modificare il mondo in senso totale ed assoluto, potrà rendere la vita accettabile". Convertire significa voler cambiare un altro, rendendolo uguale a te stesso, alla propria piccola misura? Non significa invece "uscire da noi stessi", per una misura più alta? L'aiuto grande che possiamo dare agli altri, in ordine alla conversione, è amarli: capiranno quanto sia bello uscire da noi stessi.
"... questo ci fa riflettere anche su come le donne, nella Chiesa e nel cammino di fede, abbiano avuto e abbiano anche oggi un ruolo particolare nell'aprire le porte al Signore, nel seguirlo e nel comunicare il suo Volto, perché lo sguardo di fede ha sempre bisogno dello sguardo semplice e profondo dell'amore. Gli Apostoli e i discepoli fanno più fatica a credere. Le donne no." Papa Francesco udienza del 3 Aprile
5 Aprile 2013 Venerdì della OTTAVA
6 Aprile 2013 Sabato
Mentre il tempo atmosferico si fa da freddo a mite, per una serie di eventi, l'anima passa dal calore alla paralisi del gelo. Ricevo messaggio con su scritto: "Nulla è lasciato al caso: Dio non gioca a dadi". Credo nella provvidenza, nell'amore fedele e operoso di Dio, per me, per ciascuno, ora. Anche attraverso gli sbagli, pure quelli ripetuti, se vede un sincero pentimento, Dio compie il suo disegno di salvezza. "Misericordia" è la parola di questa giornata, la parola del vangelo, la parola di Papa Giovanni Paolo II, di Papa Francesco. Quanto ci capita, Dio lo piega al bene. Ci sono peccati che rimangono nascosti, impuniti; altri vengono a galla e additati alla pubblica vergogna. Anche se non sembra, questa è una grande grazia sulla terra.
7 Aprile 2013 DOMENICA DELLA MISERICORDIA
"Alla sera sopraggiunge il pianto e al mattino ecco la gioia"
Il modo con cui possiamo rispondere alla grazia, è divenire grazia a nostra volta.
Alla amarezza del peccato, essa stessa grande dono da ricordare sempre, deve seguire una preghiera di ringraziamento e un impegno di dedizione nuovo. La penitenza è un secondo battesimo, una rinascita. La memoria della fragilità, della facilità a ricadere, si trasformi in umiltà, prudenza e determinazione. Solo uno amore profondo, perseverante, operoso, ardente, può difenderci e trasformarci. In questa domenica tutto parla di perdono, di vita nuova, per la salvezza di un mondo, altrimenti dannato. Quello che succede a noi succede a tutti. Il l Signore ci salva per renderci testimoni della luce: "Come il Padre ha mandato me io mando voi"
Bellissima domenica delle Quarantore: temevo disorganizazione, invece tanti al servizio, per processione e celebrazione. Pure un buon numero di bimbi, nonostante mancasse incontro di catechismo. Clima raccolto, fervente, attorno alla Eucaristia. Quale senso hanno le Quarantore? Certamente conoscono un certo declino, ma hanno il valore di quei frutti antichi, rari, quasi in via di estinzione, che un buon agricoltore non distrugge, non sradica, ma conserva cari, proprio per il loro valore singolare e un po' desueto.
8 aprile 2013 Lunedì
Anniversario morte di Pablo Picasso. Dicevano dipingesse troppo, venti - trenta quadri al mese. Ad un visitatore che ripeteva la critica, Pablo mostrò un'opera particolarmente riuscita: "E' bello questo dipinto - dici - ma forse è così perchè ho fatto prima tutti gli altri". La nostra conoscenza di Dio è così: provi e riprovi, con la preghiera e lo studio, spesso con modesti risultati, poi un giorno la luce si accende, forse per i molti tentativi che hai fatto.
In quel divagare di ricordi e rimandi, a tavola parliamo di Tasini Guido e di sua moglie Patrizia, ricordandone virtù e affetto. Da venti anni non ci sentiamo. Poco dopo, una sua telefonata da Pieve di Cento, tranquilla, mite, decisa, come è lui: "dal 3 Maggio inizierei il Cammino di Santiago, verrei a chiedere la benedizione". Mi sto preparando a partire anche io, per proseguire da Ventimiglia. Lascio ogni decisione alla Provvidenza: organizzo, ma aperto a ogni rinuncia. Ne parlo in casa, con don Remiglio, email incoraggiante di Caffarra. Così sul ritmo e destinazione: nessun programma, nessuna tappa prefissata, nessuna decisione sui tempi ...
Nell'Antico Testamento la vita del credente è un viaggio. Nel Nuovo Testamento al contrario è un "rimanere". Dio si è comunicato pienamente a te nella Eucaristia: non c'è più bisogno di cercare altro, non c'è una meta più alta cui tendere. "Tanto più si cammina, quanto maggiormente si rimane fermi". Che senso ha allora un viaggio? Non un cammino di ricerca, ma di comunione, di nozze, di Paradiso, come del resto sono stati tutti i miei pellegrinaggi.
9 Aprile 2013 Martedì
"Per Dio noi non siamo numeri, siamo importanti, anzi siamo quanto di più importante Egli abbia; anche se peccatori, siamo ciò che gli sta più a cuore".
Papa Francesco: domenica della Misericordia.
Il bene non consiste nel volgere favorevole degli eventi, ma nella fede con cui li viviamo. "La vita è una questione di copione: dipende da come uno se la racconta" dicono gli psicoterapeuti. Molte difficoltà sono altrettante occasioni di aiuto, molte fatiche occasioni di coraggio, molte durezze occasioni di pazienza. La forza di Papa Francesco riceve consistenza proprio dal momento di generale smarrimento. Non che siano augurabili i problemi, ma nella fede portano alla virtù e alla grazia. Quello su cui insiste continuamente il Papa è di andare da Gesù, lui non si stanca mai di noi.
Riprese le attività normali, le visite alla Scuola Materna, la programmazione pastorale. I vari segnali che colgo dicono di sì alla partenza. Continuo a non prenotare niente, ma studio e preparo nel dettaglio tutto: messa lunedì sera a Cannes nella "Eglise Virgen del Bon Voiage"
10 Aprile 2013 Mercoledì
" ... perchè chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna". Collego questa parola sul rapporto fede-salvezza, alla esperienza umana e spirituale di Don Giuseppe Dossetti, conosciuto di persona - anno centenario della sua nascita. La sua "disgrazia" pubblica nacque dal discorso sulla Pace del 1° Gennaio 1968, preparato per il Card Lercaro, dove si chiedeva la immediata e totale sospensione di produzione e possesso delle armi di distruzione di massa. Caso internazionale, gli Usa chiedono la destituzione, immediatamente realizzata per tramite vaticano. Anche su un tema delicato e scottante come la pace, chiedere soprattuto di appoggiarsi a Dio, nella propria debolezza, ha risvolti profondi sul comune vivere quotidiano. Nei nostri problemi su parrocchia, asilo, educazione ... ci appoggiamo su Dio e sulle nostre forze? L'ansia e i timori continui, hanno origine nel persistente appoggiarsi su noi stessi, mentre la Parola di chiede di confidare in Dio, di avere fede. E la parte nostra? In un rigoroso, virile, responsabile, amoroso impegno a coltivare la fede.
Improvviso dolore al ginocchio destro per tendine infiammato. Segnale di stop o semplice paura della vigilia? Le ore successive lo diranno. Voltaren a palate. Comunque vada, il cuore rimane in pace, il tesoro nascosto nel campo è già stato trovato.
Riunione alla Scuola Materna per programmare il prossimo anno. Ringrazio Dio del clima sereno, propositivo, attento, responsabile, concorde, gioioso. Mi chiedo se anche questo tema lo abbiamo vissuto con fede, o "poggiando sulle nostre forze". E' un metodo fondamentale: cercare la presenza di Gesù per corrispondere al suo operare. Invocare lo Spirito di amore, di vita, di unità. Sembra che di fronte a questioni tecniche: elenchi, rette, didattica, non abbia rilevanza, invece la fede è il tema più rilevante per dirci cattolici. Da non ridurre al dire le preghiere ogni tanto, o conservare una etichetta o una tradizione. La fede non è mai "conservatrice", ma sempre "conversionale", ci cambia. Suo proprio è affrontare il nuovo e dare risposte nuove, nella assoluta immutabile fedeltà dell'amore di Dio.
Sul tema sacerdotale il riferimento magistrale di Papa Francesco è l'omelia alla messa crismale del Giovedì Santo. Ricordo il doppio riferimento: 1. allo Spirito Santo, origine della unzione, cioè della sua forza ed efficacia 2. i poveri, come destinatari del vangelo, cui andare con un moto di ricerca e di "uscita". Vivere con fede dona anche tanta libertà.
11 Aprile 2013 Giovedì
"Dio è capace di fare qualunque capovolgimento in un uomo quando si apre alla preghiera". Giornata serena e incontro amministrativo di conclusione lavori in canonica, molto positivo. La Parola porta a vivere con fede tutto: non esistono eventi importanti o meno, perchè tutto diventa rilevante quando vissuto in Gesù. "Siamo come la luna, viviamo di luce riflessa, risplendiamo rimanendo al cospetto del sole". Il Signore attraverso di noi fa grandi cose, a condizione che rimaniamo uniti a lui, lo cerchiamo, ci fidiamo. Lui decide quali grandi cose vuole fare con noi, lui sa valutare la loro grandezza. In generale noi non le capiamo subito.
12 Aprile 2013 Venerdì.
Giorno della grande prova. L'apprensione per il male al ginocchio ha costretto nei giorni scorsi riposo, oggi devo saggiare le condizioni. La misura dei 100 km è Reggio Emilia. Andata per i laghetti di S. Anna, con sosta alla chiesetta rurale di S. Gaetano, per meditazione sullo Spirito, in uno scenario radioso, nel luminoso mattino di primavera. Sulla via Emilia, smog a parte, procedo più veloce con la bici che le migliaia di auto incolonnate. Non è solo una prova fisica, ma anche spirituale, per mettere a punto programma e modo di preghiera itinerante. Il vento favorevole, piccoli incontri gioiosi, rendono lieto l'arrivo in Cattedrale a Reggio, proprio nel momento di inizio della messa. "Il Signore è la mia forza / egli rende i miei piedi / come quelli delle cerve / e sulle alture mi fa camminare" Ab 3,15. Il lungo procedere all'aria aperta favorisce il rientrare in se stessi e guardare il cammino di vita. Vedo tutte le difficoltà, i vuoti, gli errori, le cose belle ... lo Spirito sta preparando una grande sorpresa. Vedo il sacerdozio in tutta la sua grandezza e poco importa se non l'ho mai capita, conta l'intravederla ora. Il movimento delle ruote in avanti, scorrevole, sereno, lento, sicuro, è come simbolo dello spirito gioioso prossimo futuro. Domenica pomeriggio parto. Lo annuncio alla messa delle 18,30. Tutti fanno auguri. Si parte per tornare. Si parte per radicarsi ancora di più nel luogo dove si abita, con le persone che ci appartengono, cui noi apparteniamo.
14 Aprile 2013 Domenica
Un amore grandissimo. Sacerdotale. Il matrimonio di Fabio Ballotta ed Elisa Serpini; la serata di festa coi giovani e genitori; la messa in suffragio di Luigi; la presenza e l'aiuto delle suore, buone, disponibili, sante; la compagnia di Massimo nel viaggio verso Lourdes; il ritiro alle Budrie coi bimbi di terza e di quarta; la preghiera allo Spirito e per le vocazioni sacerdotali.
Gesù viene incontro alla nostra rassegnazione, ci invita a lavorare ancora, a portare un poco del nostro pesce alla sua mensa, pregustando la salvezza di ogni uomo, la "rete piena di 153 grossi pesci", senso pieno della nostra missione. Gesù chiede se lo amiamo, personalmente, ce lo chiede insistemente. Perchè capiamo che prima di tutto siamo amati da lui. Un amore grandissimo. Tenero. Sacerdotale.
26 Aprile 2013 Venerdì
Ti ringrazio, Signore, per il viaggio-pellegrinaggio verso la B.V. Immacolata di Lourdes. E' stato bellissimo. Grazie. Lentamente ordinerò i ricordi e racconterò l'esperienza. Per non perdere un tesoro tanto bello. Non è stato troppo faticoso. Ho cercato di dosare le forze e solo in un paio di circostanze ho avuto un poco da soffrire. Il pellegrinaggio è fondamentalmente una festa. Ho sentito lontananza da casa ma non molto: perchè la comunità l'ho avuta nel cuore sempre e anche per lei sono partito. Per offrirle un sacerdozio più vero e gioioso. Il tema della fede, anche se non previsto, ha accompagnato tutto il viaggio: ora aiutami a farlo divenire vita. Affido alla Madonna il rientro e il cammino verso la Pentecoste. Alcune immagini d'arrivo.
3 Maggio 2013 Venerdì
Grazie, Signore, dei tuoi doni, e soprattutto di esserti Tu fatto dono per noi.
Grazie della comunione nel servizio: il fine dell'anno si sta realizzando. Del gruppo che sta facendo il Bollettino, portandosi al centro di visione di tutta la vita comunitaria; del gruppo che lavora per l'amministrazione e i passi in ordine alla messa in sicurezza della chiesa; del gruppo che prepara Estate Ragazzi; delle Suore e i Volontari dell'Asilo, di tutti i Catechisti che si radunerano lunedì prossimo, del raduno dei ragazzi la vigilia della Pentecoste, dei bimbi della Prima Comunione, dei malati che offrono le loro sofferenze in unione alla croce di Gesù. Difendici oggi dalle insidie del maligno. Custodisci il nostro sacerdozio nella fede, nella preghiera e carità pastorale. Fallo risplendere nella umiltà di Maria.
5 Maggio 2013 Domenica
Bella testimonianza sulla luce del rosario da parte di Pallin Raphaela: invito dello Spirito ad una rinnovara fiducia e responsabilità verso questa preghiera a Maria. Il primo rosario del giorno per suor Theresa e il suo intervento al ginocchio; per il gruppo dei Giovani in gita oggi da San Luigi Gonzaga, nel timore della pioggia; per la famiglia di mio fratello afflitta per la grandine: si tramuti la prova in una grazia speciale di fede; per il gruppo dell'Avis oggi in festa.
6 Maggio 2013 Lunedì
Giornata bella ieri, nonostante tante difficoltà: il temporale violentissimo spalanca i finestroni del teatro, allagando la sala e smuovendo pannelli del controsoffitto. Anche i gazebi subiscono danni. Pronto intervento di Gerry, Tomaso, Sergio, Lorenza e Adriano, specialmente nella chiesa-teatro. Messa dell'Avis gioiosa, gremita, comunque ordinata nonostante lo stretto spazio; bella pure la Messa delle 11, col battesimo di Greta, il ricordo di Giovanna Vignudelli e i bimbi della Cresima. Così la celebrazione pomeridiana per Suor Anania, ricca della dolcezza affettuosa e di fede, in don Ernesto e il suo gruppo. Pranzo a casa dai miei col babbo ad Argile; il fratello sereno, nonostante la grandine abbia rovinato tutto il raccolto. Inizio settimana in una rinnovata fiducia in Dio e nella Santa Vergine, cui affido oggi tutti i catechisti.
7 Maggio 2013 Martedì
Ammirevole e grandioso lavoro di Sergio, Pietro, Ennio e Gerry nel ripristinare il gazebo e la chiesa-teatro dopo i guai del temporale di domenica. Cambiate tutte le corde elastiche dei tendoni; sistemati i pannelli ammalorati del controsoffitto, sostituiti i vetri rotti, rinforzate le chiusure delle finestre superiori. Visita pomeridiana ai malati.
In serata, bella riunione di fine anno coi catechisti di elementari e medie. Abbiamo ripercorso il programma dell'anno della Fede e dello Spirito e alla domanda se abbiamo educato nella fede, una catechista ha risposto con sapienza: "Quello che conta per noi è seminare". In prima linea le Suore; molto efficaci quale avanguardia il gruppo delle Medie e dei Giovani, cui, a Dio piacendo, amerei dedicare la migliore attenzione nel prossimo anno sulla Eucaristia.
10 Maggio 2013 Venerdì
Giorno dominato da una drammatica parola evangelica: "Chi crederà sarà salvo, chi non crederà sarà condannato" Nel caso della non-fede "le situazioni sono due: o è condannato chi nella sua libera scelta non accoglie il vangelo, o è condannato il ministro perchè non ha predicato" (Barsotti). Estremamente seria la responsabilità dei cristiani e dei sacerdoti. Come la svolgeremo? Poichè nessuno può valutare il risultato della propria azione e poichè grande è la nostra debolezza, non resta che un impegno totale e umilissimo per il vangelo. Solo questo è valutabile ed è quanto l'amore di Dio richiede. Nelle nostre piccole mani è posta una potenza infinita di salvezza. Nella festa della Madonna di San Luca - anticipo dei motivi della Madonna della Provvidenza - questa potenza-piccolezza sono ben espressi: Maria in nome della fede semplicemente va, vista, saluta ... e tutto si compie. In mezzo ci sta tutto il cammino per giungere a questa maturità-santità del credente. Però non bisogna dormire. Il problema principale è sempre l'amore e la generosità di coloro che il Signore chiama. Tutto questo non è un peso che il Signore dà, ma una stima, un' infinita dignità. Non ci sono chieste cose superiori alle forze, ma è dato un valore infinito alle nostre piccole azioni, alla fedeltà del nostro amore.
Ogni approccio con la fede se non ha il senso della "grandezza" non è autentico. Onnipotenza, gloria, radiosità invincibile, attraverso la piccolezza umana della creatura. Questo considero, preparando l'incontro coi genitori del battesimo: la prospettiva della grandezza cambia tutto l'insegnamento e il tono dell'incontro.
12 Maggio 2013 Domenica della ASCENSIONE
La luce del pellegrinaggio a Lourdes non si è spenta. Nel giorno della Ascensione tutti quei motivi ritornano: prospettiva di Paradiso, potenza dello Spirito, missione del Discepolo, esemplarità di Maria. Al ritorno da Lourdes ho fatto togliere "le corna" al manubrio della bicicletta: quasi un piccolo voto per esprimere che qualcosa si è concluso, che, da ora in poi, il mio pellegrinaggio sia verso la bellezza della vita pastorale, per suscitare la fede nelle anime e non necessariamente verso un luogo materiale lontano. Il viaggio a Lourdes mi ha molto illuminato e rasserenato in questo: pregare per le vocazioni fa capire quale sia la nostra missione, potentissima e umilissima, come Maria. A fronte di tanta luce, permangono mille difficoltà, emotive e fisiche, prezzo della nostra fragilità. Il segreto è fare entrare queste debolezze nel proprio servizio, non vederle come ostacoli, ma mezzi da trasformare in benedizione. Apprensione per la incertezza del tempo nelle Prime Comunioni, per li'ter burocratico della Chiesa, un poco anche per Estate Ragazzi: il numero di iscritti cresce notevolmente, giorno dopo giorno, suscitando gioia, ma anche un po' di preoccupazione.
Per ringraziamento e lode, in bicicletta al bel Concerto di Vignola, del Coro San Giacomo
Dagli insegnamenti di Papa Francesco: 1. nella Messa per l'Ordinazione, accennando alla Confessione, esorta i sacerdoti a non stancarsi mai di essere misericordiosi e, parlando del sacramento della unzione dei malati, a non vergognarsi ad esprimere tenerezza verso gli anziani ... siete pastori non funzionari, mediatori non intermediari. 2. Nella Omelia che segue il rosario in Santa Maria Maggiore il 4 Maggio, presenta Maria come Madre incaricata della nostra salute. Questa consiste nel fare crescere, nell'aiutare ad affrontare le sfide e difficoltà e a fare scelte libere definitive. Discorso pedagogico, che unisce devozione Mariana a sapienza educativa, specie verso gli adolescenti.
14 Maggio 2013 Martedì
Giornata bella per l'inizio del cammino ravvicinato alla Prima Comunione e altri percorsi comunitari che continuano, nella luce della Ascensione. Stanno allestendo le Luminarie per il paese; il bollettino dell'Ottavario è in distribuzione; la Scuola Materna si prepara alle giornate conclusive; il Campo Gioia è pronto e si lavora per Estate Ragazzi; il meteo regala qualche giornata di sole e noi apriamo la chiesa per arieggiare e sperare.
"Tu non devi ritornare in Paradiso, devi essere tu il Paradiso che cerchi. Quando lo Spirito lo avrà in te preparato, verrà ad abitarvi e ne sarà il re" (don Barsotti)
15 Maggio 2013 Mercoledì
Dio non dà mai meno di se stesso. Alzarsi al mattino significa disporsi a ricevere quel che Dio, nel suo amore infinito, prepara di bello per te oggi. Ti offre le sue creature, la Provvidenza, ma sopratutto ti prepara a ricevere il dono di Se stesso. Perchè tu divenga una cosa sola con Lui e non possa alla fine che anche tu offrire te stesso in Dio a Dio: è l'Eucaristia.
Le riserve sui lavori alla nostra chiesa non sono ancora sciolte: la delibera della Regione è stata spostata al 20 Maggio, tuttavia all'orizzonte le notizie che si profilano non sono del tutto negative. Appena qualcosa di chiaro e sicuro emergerà, lo comunicheremo. Dio vuole che continuiamo a pregare. Le Prime Comunioni, con l'apprensione del tempo atmosferico e la mortificazione di celebrarle "come si può" ci fanno desiderare sempre di più la chiesa. Questo è quanto riusciamo a capire sul senso di tale lunga attesa: un valore prezioso che non dovremo mai più dare per scontato.
La preparazione alla Prima Comunione continua con molta gioia: conoscere sempre di più i bambini, vederli uniti e tesi alla meta, attenti, per quanto ne sono capaci. La settimana di preparazione crea fra sacerdote, loro e le loro famiglie, un rapporto profondo. Ci vorrebbe una cosa del genere all'inizio di ogni anno di catechismo, ma forse va bene così: un'unità speciale nella circostanza unica della Prima Comunione.
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Fantasia al "pellegrinaggio povero", con una struttura leggera, completamente autosufficente
16 Maggio 2013 Giovedì
"Pregate, Pregate, Pregate". Il richiamo della Madonna a Medjiugorie si adatta molto bene alla settimana in preparazione alla Pentecoste. Abbiamo ancora tre giorni per vivere in questa tensione alla preghiera, perchè la vita cambi in bene. Le letture bibliche ci richiamano continuamente agli ostacoli che il Nemico pone sul cammino: ostacoli enormi, perchè grande è la posta in gioco. Mi dà serenità la proposta di Stefano di fare la messa nella domenica delle Comunioni (nel caso di tempo brutto la notte e bello in mattinata) nel campo da tennis, con l'altare verso la abside della chiesa. Il posto è nuovo, decoroso e il fondo asciuga facilmente.
17 Maggio 2012 Venerdì
A ben vedere sono irrilevanti le apprensioni per la pioggia. Certamente "la festa" ne è penalizzata, ma nel profondo non cambia nulla, anzi può divenire una grande strada di crescita interiore. E' il semplice segno della nostra superficialità, che lo Spirito ci aiuta a superare, grazie alla difficiltà.
La parola di Papa Francesco contro i "cristiani da salotto ... educati ... ma che non generano alla Chiesa", il discepolo di Gesù deve essere un'anima coraggiosa. Pur nella umiltà, si spende con generosità e sacrificio per amore di Dio e delle anime, Come Maria. "Se comportarsi in modo coraggioso dovesse creare anche dello scontento, non è un problema, anzi ..." Questa la Pentecoste che prepariamo, chiediamo e a cui lavoriamo.
Mentre recito l'Ufficio in chiesa, "aperta per arieggiare" - modo intanto per tenerla aperta - sovviene la Parola di Papa Francesco: " ... andare verso le periferie della umanità". Subito ispirazione di andare in via Noce a casa da Simonetta Maestri. Lungo la via incontro Giuseppe Masini, poi Tiziana di Freccia ... "Orientato verso le periferie" in un istante l'animo crea un rapporto serio, vitale, vero, profondo, spirituale ... Di questo parla il Papa, quando invita alla missione, all'andare verso gli altri, alla missione in spirito di aiuto, amore e fede.
18 Maggio 2013 Sabato
Molto bella la preghiera con genitori e bimbi in preparazione alla Prima Comunione. E' difficile fare pregare se non si è "dentro" la preghiera. Ma ho grazia di passare un giorno "raccolto" e così la serata diviene autentica, sincera, comunicativa. Oltre ai vari passaggi, sullo Spirito, sul Figlio, sul Padre e Maria - preziose catechesi indirette su Dio e la sua opera - mi colpisce la finale della mamma che chiede di confessarsi, con cui condivido le difficoltà nel cammino di vita e famiglia. Grazia immensa, per lei e per me, che come sacerdote entro nella concretezza della sua vita. Le famiglie si seguono non con le prediche moralistiche - ci vogliono anche gli insegnamenti, da preparare con cura e offrire con diligenza - ma soprattutto con presenza di amore, preghiera e misericordia. Le Confessioni degli adulti in quanto gruppo sono state disertate, ma in quanto a singoli "eventi", questi giorni sono costellati di benedizioni continue: confessioni di anime che col Sacramento lodano Dio e danno consistenza al sacerdozio.
"Carissimo, faccio voti che tutto vada bene e che tu sia in buona salute ... continua a camminare nella verità. Provvedi a coloro che viaggiano nel nome di Cristo, senza voler accettare nulla dai pagani ..." ( 3° Lettera di Giovanni). L'Ufficio di Letture parla di salute e di "quanti viaggiano nel nome di Cristo" in spirito di povertà. Ripenso alle analisi cliniche fatte - quale annuale controllo - dopo il rientro da Lourdes, come tutti i valori fossero incredibilmente perfetti e come i pellegrinaggi "fisici" siano anche una gran risorsa per la salute. Mi colpisce l'indicazione di "non accogliere nulla dai pagani", quasi conferma alla fantasia di pellegrinaggi "autosufficenti" ... ma faccio voto di non pensare ora a queste cose.
19 Maggio 2013 DOMENICA DI PENTECOSTE
"Vieni Spirito Santo". Sono le 4,00, apro la finestra e vedo la strada asciutta, il cielo è nuvoloso, ma non piove. Grazie, Signore, di questa consolazione, della speranza di fare le Prime Comunioni col tempo bello. Grazie, Signore, della Pentecoste. "Vieni Spirito Santo, e rinnova la faccia della terra". Al risveglio penso al senso del "miracolo delle lingue", invito ad una nuova evangelizzazione, a generare la fede attraverso l'annuncio della Parola. Invito ad "uscire", come dice Papa Francesco, ad "andare alle periferie del mondo, verso i poveri ... nelle nostre città, nelle nostre famiglie" per offrire la misericordia e la salvezza di Dio. "Vieni Spirito Santo" Quale sacerdozio mi offri? Quale sacerdozio mi chiedi? Idea di fare un viaggio in Marocco, per creare un ponte, una lingua, fra il mio sacerdozio e quei piumazzesi che vengono da quelle terre.
Lo Spirito Santo come una persona; la Madonna come una persona. Grazie Signore della Veglia donata ieri sera, in chiesa, davanti al Santissimo. Ho pregato per la sua riapertura. Nell'Anno della Eucaristia. Grazie della "lotta", dolce e mite, contro le forze del male, attraverso l'arma pacifica e potente della preghiera. Rosario. Ufficio delle Letture, mentre le prime voci degli uccellini cantano il sorgere del giorno.
"Se con l'aiuto dello Spirito voi fare morire le opere della carne voi vivrete" Non c'è vita critiana senza mite e virile mortificazione. Lo Spirito Santo è la dolcezza di Dio, ma la si può gustare solo dopo attento, perseverante e prudente sacrificio. Il controllo dei propri pensieri, dei gesti, anche minimi; non perchè questo in se stesso valga qualcosa, ma solo perchè dice il nostro desiderio e amore a Dio. Silenzio, raccoglimento, compostezza, richiesta di perdono, lavoro.
"Una arcana presenza / muove le voci e gli animi / all'accordo di pace"
Il frutto dello Spirito è la concordia, rappresentata dalla immagine di un Coro che canta in armonia. Anche la letizia è un frutto dello Spirito e ha come espressione il canto. Chi ama canta. Credo sia uno dei luoghi più fecondi di pastorale eucaristica la cura del canto: conoscerlo, impararlo, promuoverlo; quello antico e quello moderno; quello grave come il gregoriano e quello leggero e popolare.
Cosa rimarrà del nostro passaggio sulla terra? Come essere per gli altri vere presenze di bene? Che cosa hanno fatto i Santi per divenire così eternamente significativi e fecondi? Una vita "da salotto, educata, ma che non genera" non serve. Si muore e tutto finisce. Bisogna dunque compiere grandi imprese per essere significativi? In parte sì: "Vi ho costituiti perchè portiate molto frutto e il vostro frutto rimanga" " Farete le mie stesse opere e ne farete di più grandi". Per non sbagliare direzione e non venire ingannati da un falso orgoglio, mettere tutta la propria generosità al servizio di Dio, praticando l'obbedienza. Cercare sempre la volontà di Dio, compiendola con coraggio: questo porta alle vette più alte, alla fecondità più vasta.
Ore 6,00 Inizia a piovere. Il creato compie per noi quella opera di purificazione che dovremmo fare e non facciamo. L'anima è in pace e ringrazia di questa bella Pentecoste.
(Ore 14,30) La celebrazione delle Prime Comunioni, con tutte le difficoltà suddette, va molto bene. Alle 9,00 ancora piove: decisione di fare tutto dentro. Lorenza chiede se sia possibile mettere audio-messa fuori, così chi rimane in cortile possa seguire la liturgia. Le nostre "competenze tecniche" permettono installazione in pochi minuti di un efficace impianto interno-esterno. Capisco essere la soluzione perfetta. La messa in teatro risulta composta e intima e fuori moltissimi sono presenti, gustando anche lo spazio giardino soleggiato, ordinato, ospitalissimo. Trovata soluzione anche nel caso piovesse durante l'Ottavario.
21 Maggio 2012 Martedì. AVE MARIA
Affido alla intercessione della buona Anna Pierli, di cui oggi celebriamo le esequie la giornata e la preparazione di tutti i ragazzi della Cresima. Eterno Riposo ...
Lo Spirito Santo è Dio, una persona divina. Prima di tutto pregarlo, chiamarlo, accoglierlo. Se anche "non ne abbiamo tanta voglia", perchè distratta e superficiale la nostra mente, stanca e annoiata l'emozione, portata a dedicarsi pigramente alle solite cose, dobbiamo fare un piccolo sforzo per entrare nella preghiera. Lo Spirito Santo è il Dio che benedice il nostro piccolo sforzo per cominciare.
Ci prepariamo alla preghiera con l'atto penitenziale. Già è un segno di presenza di Dio, di grazia, di amore immenso, il dire: "Signore Pietà" e "Confesso a Dio Onnipotente che ho peccato". Il peccato è un disordine profondo, di cui cogliamo solo alcune gravi conseguenze (fame, guerra, odio, egoismo, noia, tristezza ...) ma lo Spirito ce ne mostra l'origine e la possibilità di combatterlo alla radice: "Atto di Dolore" ... Rinnovo del Battesimo ... "Rinuncia a Satana ..." Fare penitenza è già grandissima esperienza dello Spirito Santo. Un piccolo "schemino" può aiutarci a preparare bene la confessione del 28 Maggio: 1 Alcune parole guida di Gesù da ascoltare, 2. una tabella, da aggiornare ogni sera, per cogliere i miei peccati ricorrenti, 3. un proposito pratico su cui impegnarmi subito. Decina del Rosario.
Dio Padre è l'amore che dà la vita, al Figlio e all'Universo. Nella sua onnipotenza fa tutte le cose grandi, belle e perfette. Stupore sulla Creazione. E' uno dei sensi maggiori dei miei amati pellegrinaggi e del desiderio attuale... Ma tutta la Creazione è stata rovinata dal peccato e il Padre ha mandato il Figlio, perchè con la "discesa" sulla terra, il suo amore di insegnamento e misericordia, soprattutto la potenza della sua Morte e Risurrezione ha sconfiggesse totalmente il male, guarendo tutta la Creazione. Il Figlio, che tutto riceve dal Padre, in amore, dilezione e onore, con tutta la gratitudine e la generosità del cuore, esegue questo compito, per la Gloria del Padre e la salvezza del Mondo. Anche il Figlio diviene amore attivo come il Padre.
Dopo la Pasqua tutto il male è vinto, la Vita trionfa. Il Padre e il Figlio fanno conoscere lo Spirito Santo, il "Dio che unisce", incaricato di "Costruire il nuovo mondo", molto più bello della prima creazione. Lo Spirito Santo è attivissimo e sapientissimo: un architetto, un capomastro, un organizzatore, un trascinatore, un motivatore. Il suo segreto è non fare direttamente le cose, ma come il Padre le ha compiute attraverso il Figlio, vuole costruire il Mondo Nuovo, il Regno di Dio, attraverso di noi, gli uomini, la Chiesa. E ci rende potentissimi, come Lui, il Figlio e il Padre, attraverso mezzi umilissimi: la fede, la preghiera, il servizio, i sacramenti, Se gli uomini entrano in questo disegno, trovano la Pace e danno la Pace. Gloria, Onore, Potenza al nostro Dio e all'Agnello. L'immagine concreta di questo potere e Gloria nella umiltà è Maria.
Abbiamo celebrato da poco la Festa dello Spirito invocando una Nuova Pentecoste su tutta la Comunità. Intenzioni anche del pellegrinaggio a Lourdes. Credere e invocare la grazia di una "chiesa nascente" nella potenza dello Spirito e umiltà di Maria. Preghiera, Sacramenti, Testimonianza: questo è il senso del "miracolo delle lingue". La prima Pentecoste venne col segno del tuono, tenebre e vento, noi col segno del terremoto e questa pioggia che perdura. Papa Francesco guida alla missione, poveri verso i poveri, ma ricchi della fede e dell'amore. Le Feste dell'Ottavario siano inizio di un rinnovato cammino di speranza, per la riconquista del mondo alla grazia e alla Vita Eterna: a Dio, al bene, alla pace, alla gioia.
25 Maggio 2013 Sabato
"Vieni Spirito Santo" ... "Ave Maria"
L'incontro di preghiera con i ragazzi e i genitori della Cresima è stato, per grazia di Dio, bellissimo. Con l'apporto fondamentale delle catechiste Eleonora, Gisella, Annalisa, Rita è stato preparato bene, partecipato, realizzato con fervore. Tutto è pronto ora per il dono dello Spirito su questi 40 ragazzi (35 bambini e 5 adulti) e su tutta la Comunità. Abbiamo ieri celebrato la "Cresima del cuore" per prepararci alla Cresima sacramento: la parte nostra, fondamentale, di conoscenza, ringraziamento, invocazione.
Suor Theresa, cui auguriamo di stare sempre meglio, sul suo trono a quattro ruote, mi ha ricordato il voto: "sono commossa a leggere che ha tolto "le corna" al manubrio della bicicletta, come voto di non andare più a fare lunghi viaggi". Grazie Signore, attraverso suor Theresa mi hai dolcemente ricordato questo importante promessa, che la "sirena" della tentazione stava facendo dimenticare. Perfino la Parola di Dio stava stravolgendo, facendomi interpretare la Sapienza "che gioca ogni istate, al cospetto di Dio, che gioca sul globo terrestre" come lasciapassare a progetti di nuovi viaggi, con borse e pedali.
Dopo Lourdes sono arrivate due e mail, da zone diverse d'Italia, di giovani che vorrebbero pure loro andare a Lourdes in bici e chiedono consigli. E' arrivata una e mail di Raphaela da Vienna, accendendo la fiamma dell'Austria: sempre ho desiderato questa terra, attrattiva per paesaggio, cultura, rigore e armonia. Scopro che la si può attraversare ininterrottamente per ciclabili: della Drava, ciclabile della Alpe Adria, ciclabile del Traun, ciclabile del Danubio, lungo l'itinerario di Dobbiaco, Spittal, Salisburgo, Linz, Vienna. Scopro perfino che da Piumazzo si può raggiungere Dobbiaco costantemente per ciclabili: della Secchia, del Mincio, dell'Adige, dell'Isarco, della Rienza. Un delirio a due ruote, luoghi magnifici, nella dolcezza del pedalare. Tutto Signore ti offro, per ringraziamento, per dirti che "le anime scelgo", il ministero sacerdotale, viaggio più bello di ogni viaggio. Custodisci Vergine Maria il proposito, infiammami di amore apostolico, con Cristo, nella forza dello Spirito, seguendo Papa Francesco. L'incontro di ieri sera con le famiglie della Cresima è stata una felicità immensa, esemplare. Questo io voglio coltivare, accogliere, donare.
Sta per partire l'Ottavario alla Madonna della Provvidenza. Il Signore gioca col tempo, ma quelle nubi, vento, terremoto e tempeste, sono evidenti teofanie. Non è la buona riuscita di una manifestazione che conta, il nostro piccolo apparato organizzativo, ma il fervore di una invocazione, lo slancio della fede, la disponibilità a seguire lo Spirito e Maria, per una nuova evangelizzazione. I segni ci sono: le Comunioni, le Cresime, poi Estate Ragazzi, che il Signore ci gratifica con un numero sovrabbondante di presenze, come i "143 grossi pesci" della pesca miracolosa e la barca che quasi affonda. Signore fa che le reti non si spezzino, accogli il pentimento per i nostri peccati, rendici "pescatori di uomini".
29 Maggio 2013 MERCOLEDI DELLA MADONNA DELLA PROVVIDENZA
Le alzate alle 4,00 sta divenendo un classico. L'ansia, la necessità, il proposito di iniziare la giornata con una vera preghiera personale, nel silenzio della notte. Fino ad ora non piove e le previsioni mettono dalle 7,00 apertura del cielo e addirittura sole.
Stanchissimo, di una fatica nervosa più che fisica. Questa mattina l'Ufficio di Lettura ha il libro di Giobbe: "Una dura fatica ha l'uomo sulla terra" e S. Agostino commenta che "nè prosperità, nè avversità rendono l'uomo sereno". Ieri è stata portata via dal carro-attrezzi l'auto di papà. Commosso e accorato, ha voluto essere presente a quella partenza, conclusione di una parte della sua vita, quella autonoma, libera, sana, giovane. Davanti solo la vecchiaia profonda: toccante vederne le lacrime, facendo ieri in chiesa la comunione. Questa scena, il bisogno di essere rispettosi e teneri con i vecchi e i malati, ha ispirato un accento speciale coi bambini della Scuola Materna, su "Maria che rende il nostro cuore buono".
Abbiamo avuto giornate bellissime, memorabili, all'inizio del nostro Ottavario: la preparazione notturna di domenica, la Messa all'aperto davanti al Santuario, la processione col Cimone pieno di neve sullo sfondo, la Messa in Piazza, ordinata, inondata di sole, la festa gioiosa il pomeriggio, la preparazione decorosa di un posto per Maria. La tradizione rimane viva, anche se sempre più piccola, un poco mesta, per la assenza crescente del popolo. Può darsi che tutto riprenda in splendore, anche esteriore: la vicenda di Papa Francesco, che in un istante riempie le piazze, insegna quanto l'animo umano e gli eventi siano pronti a mutare anche in meglio. Certo è che per la maggior parte della gente "le cose di Dio proprio non le vede".
La fede ci porti a "vantarci della tribolazione, perchè la tribolazione produce la pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtà provata la speranza". Occorre tradurre le difficoltà presenti, fisiologiche, in uno slancio "oltre", di tipo missionario, apostolico, per non fermarsi sul dettaglio problematico, ma credere a Dio che "fa nascere il popolo nel deserto e sa sfamare le folle in modo sovrabbondante, là dove non c'è cibo" (Vangelo del Corpus Domini). Nelle mie fantasie ciclistiche, scoperta di un autore e un modo di viaggiare e raccontare bello, Paolo Rumiz e Monica Balaj, viaggiatori a piedi, in bici, con sguardo attento, sapiente e amorevole ...
Le Cresime si svolgono mollto bene, a parte un pò di vento (chi è all'ombra accusa un pò di freddo) e il microfono che fa le bizze. Mons. Verrucchi è molto bravo a tenere l'assemblea, come suo solito: un misto fra Mons. Vecchi e Papa Francesco. Parla di Maria, che indicando Gesù, dichiara: "fate quello che vi dirà". Il bene è ascoltare e praticare l'insegnamento di Gesù. "Lo Spirito Santo è luce, forza e calore" cioè aiuto a capire Gesù e volontà di seguirlo. Alla fine della celebrazione, acompagnandolo all'auto, gli chiedo quali attenzioni debba previlegiare la pastorale oggi: "L'ACCOGLIENZA della gente: il salutarli, stare in mezzo a loro, volendo bene. In secondo luogo la FORMAZIONE: incontri, ritiri, campi estivi, esercizi spirituali, preghiere, insegnamenti."
31 Maggio 2013 Venerdì
Continua la sensazione di vivere un Ottavario speciale, bellissimo, fecondo: esperienza in Maria di una "nuova Pentecoste". E' la grazia chiesta a Lourdes. Recitando il rosario in attesa del film, sullo schermo, la home page di Toshiba mostra una piantina che spunta nel deserto. Ecco cosa sta succedendo: "Nel desertificazione del mondo e delle anime", come dice Papa Benedetto XVI, spunta la vita del vangelo. Dio Padre mette tutto nelle nostre mani, ci dona Gesù, lo Spirito e Maria, perchè il mondo sia salvato, dalla nostra fede e missione.
Sono le 3,30, è l'Ottavario del non-sonno. La tensione e la gioia di quanto accade tiene costantemente svegli, eccitati e stanchi. Appena finito l'Ottavario, occorre fare la cura del sonno, trovandone il modo. Proiezione del film AVE, emblematica da questo punto di vista: evento tanto gratificate quanto carico di tensione emotiva: dopo l'eccitazione entusiasta della preparazione, una lampada del proiettore improvvisamente bruciata lacera i nervi. Così vuole la dolce bontà del Signore, per renderci umili, ironici, condire col sale benefico della croce ogni nostra buona intrapresa.
Il film è bellissimo e meravigliosa la assemblea radunata per vederlo. Bello nella forma, ritmo narrativo, scene, musiche ... Vasta la collaborazione nel realizzarlo: dalla idea e sceneggiatura di Stefano e Valeria, alle location, recitazione, montaggio, preparazione dei dvd. Non si poteva fare di meglio, nel raccontare e testimoniare la devozione alla Madonna della Provvidenza di Piumazzo. Nel contempo la Madonna ci chiede di guardare avanti e attorno.
Fuori dal teatro, seduti ai tavolini di Gerri, ci sono cinque o sei stranieri. "Tunisia?" chiedo. "Sì", dicono due sorridendo; "Marocco ... Marrakhes" aggiunge un terzo. C'è anche Marina dalla Moldavia e le signore polacche che assiduamente frequentano la messa parrocchiale. Segnali di un nuovo corso per noi, da parte dello Spirito Santo. Collego questi incontri alla parola di Mons. Verrucchi, su "accoglienza e formazione" e alle suggestioni future, accennate alla presentazione del film. 2014 anno della Eucaristia; poi anno della Confessione, affidato a Padre Pio ... 2017 anno del duecentesimo anniversario del Santuario ...
Spirito "Mariano" di umiltà, servizio, fede. Spirito "Jacopeo", coraggioso, aperto, dinamico, gioioso: progettare nuova azione apostolica, nella certezza che Dio dal deserto suscita, per opera nostra, la vita. La Madonna della Provvidenza, come non smette di prendersi cura dei suoi figli, nei bisogni naturali primari: la salute, la pace e il lavoro, così ci apre al dono della fede. Operare come lei, generosi, umili, dicendo: "L'anima mia magnifica il Signore"
1 Giugno 2013 Sabato
Inizia l'Ottavario personale. Col momento suggestivo della Processione mariana al cimitero, nella luce particolare del tramonto, in una Piumazzo silenziosa e raccolta, termina l'Ottavario comunitario e inizia quello personale. Proposito immediato di preghiera e studio. Il sonno verrà, da una dedizione buona a se stessi. Già vistose le operazioni per il torneo di Basket, la Festa di fine anno scolastico, la partenza dei pellegrini per Roma e Santiago, Estate Ragazzi.
Nel ringraziare delle tante persone che hanno lavorato, Lorenza e Suore in primo luogo, realizzo che alcuni settori hanno bisogno di aiuto e sostegno, per un rinnovato entusiamo. La Pesca, la Liturgia, per esempio ... si danno per scontate tante cose, invece occorre attenzione e preventiva cura, perchè preziosi servizi non cedano sotto un peso eccessivo.
Dalla fede e preghiera rinasce tutto, la vita comunitaria riprende vita, senso ed energia. "Studio" è la parola guida, in vista della "formazione". Il tema della Eucaristia sia l'oggetto della ricerca, preghiera e amore. Cominciando dalla "Eucaristia del cuore": offerta di se stessi, in sacrificio d'amore e di ringraziamento. "Lieti nella speranza" diceva ieri la Parola. Gioia non solo per le consolazioni presenti, ma soprattutto per quelle attese. L'Eucaristia, pane che sostiene il cammino oltre questa vita, anticipo del festoso e commosso banchetto d'arrivo lassù
6 Giugno 2013 Giovedì
Nella piccolezza dei gesti quotidiani, l'immensità della vita divina.
Lettura de "La vita in Cristo" di Nicola Cabasilas, iniziata col capitolo sulla Eucaristia, ma continuata con le pagine sull'impianto generale, sulla idea madre del libro. Colpisce innanzitutto il tono "alto" della trattazione. L'autore non si perde in dettagli, ma continuamente presenta e trasmette l'assunto principale: chiamati a vivere la via stessa di Cristo; non solo ad obbedirgli, imitarlo, invocarlo, ma essere Lui. Ciò avviene attraverso i Misteri (i tre sacramenti del Battesimo, Cresima e Eucaristia) accolti nella fede e custoditi dalla "lotta": l'impegno morale del cristiano. Anche l'azione apostolica soggiace a questo; poco si parla di impegno esterno, evangelizzazione, missione: vertice della vita cristiana è il martirio.
Faccio fatica a riposare. Le provo tutte, ma la tensione permane. Questione di carattere: l'ansia c'è e basta niente a riaccenderla. Dell'Ottavario 2013 rimane una sensazione dolce e grata: tutte quelle apprensione sul meteo, piogge notturne e sole al mattino, diventano ora come un simbolo. Tutte quelle sfacchinate e timori, se gli impianti avrebbero funzionato o no, si acquietano in un gratificante ricordo. Però alle 4,00 ci si continua a svegliare.
Col babbo a Baggiovara per accertamenti medico legali sulla disabilità. Nella preghiera di ringraziamento del mattino, accanto a quella verso il proprietario de "la Lupa", per avere invitato i ragazzi di ER nella sua piscina, c'è la gratitudine di potere vivere questi mesi al servizio del babbo e della mamma, anziani. La nostra vita è "grande" perchè siamo Cristo, ma tale grandezza si esprime in gesti d'amore piccolissimi, come una attesa piena di tenerezza per i movimenti lenti degli ammalati. Parlo con papà di chi fa le vacanze al mare: mi guarda, dai suoi occhi capisco quello che nella vita è superfluo e quello che è importante e come quello che è importante sia in qualche modo semplice, vicino, facile: una disponibilità gentile e gioiosa, a porgere un fazzoletto, ad ascoltare un lamento o la ennesima storia di amarezze, lenita dalla propria consapevolezza che "siamo Cristo" e tutto è immerso in un abisso di luce.
10 Giugno 2013 Lunedì
Vangelo delle Beatitudini. Gesù dice: "Beati quelli che piangono, perchè saranno consolati", ma non dice come e quando. Ogni istante può accadere.
Col papà in carrozzina, visita ad uno zio gravemente infermo, il quale racconta che, dai giorni della malattia, alcuni familiari lontani, si sono riavvicinati a lui e fra di loro. Anche un nipotino, vivacissimo e un pò ribelle, da quando il nonno sta male è diventato delicato e buono. "Una famiglia unita è la più grande soddisfazioni della vita".
Andiamo poi in campagna, a casa di mio fratello. Pur piovendo, il babbo desidera andare a vedere le pesche e le ciliegie; lo accompagniamo vicino agli alberi e lui tocca i rami e i piccoli frutti come fossero bambini. Le ruote della carrozzina si riempiono di fango e la situazione si fa in qualche modo assai faticosa e ridicola: "Carrozzina cross". Mentre con il tubo dell'acqua la lavo, una voce mi dice di ringraziare chi ha inventato le carrozzine, costruite e fatte avere.
Visita di don Amilcare Zuffi, il Vicario Pastorale. Racconta del viaggio a Roma con gli ospiti della Casa della Carità, della delicatezza in cui sono stati accolti dal Papa, dalla organizzazione vaticana, di come alla fine si sono trovati a non spendere nulla, perchè i disabili che vanno a Roma per l'Anno della Fede sono "ospiti di Papa Francesco". Racconta come ogni mercoledì la gente cresca alle udienze, superando già le 100.000 unità ogni volta, di come il Papa ogni mercoledì cambi qualcosa, un programma per essere sempre più vicino alle persone.
"Beati voi, quando vi perseguiteranno e diranno ogni male di voi a causa mia". La vita in Cristo è un incontro fra aria gelida e temperata: fa nascere tempeste. La visione apocalittica della società, come ce la descrive Roberto Saviano, col dominio internazionale e incontrastabile della malavita, quale epilogo avrà? "Il giorno fu pieno di scoppi e di lampi! Che pace la sera!" (La sera - Pascoli). Credere sempre alla risurrezione di Cristo, ogni giorno, in ogni evento.
In seguito alla lettura testi di Paolo Rumiz, scopro film girato su un suo racconto della discesa del fiume Po. Già ero stato conquistato dalle immagini di "Lungo il fiume" di Ermanno Olmi. La luce che vedo negli occhi dei protagonisti, le frasi epifaniche che sussurrano le loro labbra, rivelazione di qualcosa di straordinario e bellissimo, accendono nuove strade di desideri.
In viaggio sul Po con Paolo Rumiz - Il risveglio del fiume segreto - YouTube
14 Giugno 2013 Venerdì
E' iniziata Estate Ragazzi. Grazie, Signore, di questa possibilità di amore e servizio. Grazie di Valeria e di tutti gli Animatori. Grazie dei ragazzi e dei loro genitori. Grazie delle cuoche e della segreteria, di Gerry che ha preparato un ambiente magnifico. Grazie del sole e della salute.
Siamo veramente tanti, motivo di gioia e di preoccupazione. Si spera che nessuno si faccia male, che tutti siano contenti, che soprattutto giovi alla loro anima, al presente e al futuro. E' iniziata bene: qualche bimbo di "quarta" ha avuto difficoltà di ambientamento, come è naturale in un contesto così nuovo, grande, dinamico. I ragazzi di san Cesario sono bravi e rispettori.
Continua il poco sonno, ma tutto va bene. Anche il Torneo di Basket è stato veramente molto bello, partecipato, gioioso. Riposeremo in Cammino a Santiago. Alla Messa di S Antonio di Padova una buona partecipazione e dopo al Rosario. I pellegrini sulla Francigena soffrono il caldo e i lunghi tratti di asfalto. Che tutto si trasformi in una grazia speciale.
16 Giugno 2013 Domenica sera
Sono tornati felicissimi i pellegrini di Roma, dopo la Messa col Papa nella domenica dell'Evangelium Vitae. Il racconto delle grandi fatiche si è trasformato in una gioiosissima narrazione, piena di aneddoti, ricordi, iperboli, entusiasmi. Hanno sofferto il caldo, la sete e una stanchezza superiore alla media (per i dislivelli accentuati e i radi punti di sosta) ma, come in ogni vero pellegrinaggio, le difficoltà si sono trasformati in supplemento di letizia.
Anche in parrocchia le cose sono andate bene: buona frequenza alle messe del mattino, e clima compreso, commosso, al vangelo della "peccatrice perdonata". Abbiamo fato una gran lavorata, a spostare tutto il materiale di Estate Ragazzi, lavare il teatro e alla sera riportare di nuovo fuori sedie e dentro tavoli, biliardini e ping pong. Quando il cuore è sereno queste fatiche non sono affatto pesanti, anzi gioiose, nel servire la vita che fiorisce.
28 Giugno 2013
Gli impegni totalizzanti di questi giorni hanno impedito la scrittura del diario. L'Estate Ragazzi, con 150 iscritti quest' anno, ha assorbito ogni energia. Edizione molto bella, per taluni aspetti la più bella di tutte. La festa finale, con quasi 400 persone fra ragazzi genitori e amici, in un clima di intenso entusiasmo è stato il suggello di una esperienza di amicizia particolarmente fervida. Il meraviglioso spazio ricreativo parrocchiale, coi suoi campi da gioco, i prati, gli alberi, le strutture di accoglienza, ha espresso tutto il suo senso. Animatori preparati e gioiosi; ragazzi buoni e disponibili; Valeria sempre presente, attenta, previdente; genitori cordiali e contenti della gioia dei ragazzi. Grazie Signore. Adesso inizia l'estate di riordino, riposo e preparazione.
Partenza per Santiago di Compostela: pellegrinaggio di ringraziamento, intercessione, amicizia. Sula scia di quello in Aprile e Lourdes, pregheremo per le vocazioni sacerdotali e per l'effusione dello Spirito Santo, affinchè la parrocchia viva la grazia di una nuova Pentecoste. Al ritorno riprenderemo il diario, per raccogliere i doni che Dio fa ogni giorno, nel "cammino della fede". Durante Estate Ragazzi la canzone più gettonata è stato il brano degli One Direction, "Tu non sai quanto sei bella", che dedico a tutta la comunità.