MADONNA DEL QUERCIONE
NOTIZIE STORICHE
DELLA SACRA IMMAGINE
DI MARIA SANTISSIMA
INTITOLATA
CONSOLATRICE DEGLI AFFLITTI
CHE SI VENERA NELLA CHIESA ARCIPRETALE
DI S. GIACOMO DI PIUMAZZO
A levante del Castello di Piumazzo, alla distanza di circa un chilometro, era presente una possessione attraversata dalla via Cassola di proprietà, fin da antica data, della nobil famiglia Gessi.
Secondo un’antica tradizione, mentre il colono stava arando una porzione di tale fondo, sentì il vomere incappare contro un’asperità; fermati i buoi, con grande meraviglia, scoprì un’immagine della Madonna col Bambino, in terracotta, spezzata a causa del contatto con l’aratro. Terminato il suo lavoro, il colono radunò i pezzi e ricompose la sacra immagine, collocandola sul fusto di una grossa quercia, in prossimità della via Cassola, da cui il nome di Madonna del Quercione; inoltre, sia il fondo che la via che lo delimita a sud, portano ancora oggi il nome di Santa Maria.
Non è dato conoscere con precisione, né l’epoca esatta del ritrovamento, né per quanto tempo l’immagine restò appesa alla quercia, ma si sa per certo che grande fu la venerazione e numerose le grazie dispensate da Maria Santissima ai devoti che a Lei ricorrevano per le proprie necessità. Nel 1778, il crescente numero di fedeli e di offerte, portò alla decisione di erigere un pilastro con nicchia per dare maggiore decoro e sicurezza alla collocazione della venerata immagine, nonché di un modesto ricovero per un guardiano, in servizio durante le ore notturne. Il lavoro però, seppur ben eseguito, ebbe una durata molto limitata, poiché l’affluenza sempre crescente di devoti che accorrevano per venerarla o rendere grazie per i doni ricevuti, alimentò da parte di tutti il desiderio di vedere l’immagine collocata in un luogo maggiormente idoneo alla sua venerazione. Fu così che il neo nominato parroco di Piumazzo Giovanni Garagnani, nel 1780, chiese ed ottenne dal Cardinale Gioannetti il Decreto per la traslazione dell’immagine e l’erezione di una cappella all’interno della chiesa parrocchiale. Il trasporto avvenne con grande solennità in data 20 agosto 1780, cosicché la sacra immagine poté finalmente essere venerata all’interno dell’antica chiesa parrocchiale di Piumazzo (sostituita al termine dell’ottocento dalla attuale costruzione) dapprima in una nicchia provvisoria, poi dal 27 settembre 1783, col titolo di Maria Santissima Consolatrice degli afflitti, in un’apposita cappella. A memoria di tale avvenimento, la festa in onore di Maria si teneva l’ultima domenica di settembre.
Il culto nei confronti della “Madonna del Quercione” si affievolì quando, all’altra estremità della via S. Maria, una maiolica raffigurante Maria con il Bambino, appesa ad un robusto olmo, iniziò a dispensare grazie a partire dal 1816, da cui il titolo di Madonna della Provvidenza. Due Maestà arboree, poche decine di metri di distanza, due storie differenti, ma un’unica grande fede popolare nei confronti di Maria che, da secoli, è Madre protettrice delle nostre campagne, di Piumazzo e dei suoi abitanti.
Note storico artistiche: l’immagine di terracotta era anticamente collocata in un’apposita cappella insieme ad un quadro di S. Anna del Crespi ma, dopo i lavori di costruzione dell’attuale chiesa (terminati nel 1901), l’affievolirsi del culto ed altre scelte architettoniche non ne promossero la collocazione all’interno della nuova costruzione. Oggi l’immagine è custodita presso la casa canonica ed esposta nella sua fioriera “alla bolognese” durante tutto il mese di ottobre.
Soltanto i relativamente recenti lavori di restauro, che hanno comportato la rimozione delle antiche ridipinture, hanno permesso di comprendere il reale valore artistico della terracotta. Si tratta di un modello, databile nel secolo XV°, che godette di una certa diffusione nell’Italia settentrionale e fu più volte replicato; il riferimento stilistico certo è quello della cultura lombarda diffusasi largamente in ambito emiliano.
Bibliografia:
- “Notizie storiche della sacra immagine di Maria Santissima intitolata Consolatrice degli afflitti che si venera nella chiesa arcipretale di S. Giacomo di Piumazzo” – Tipografia Pont. Mareggiani – Bologna, 1883
- “Ecclesia- I beni ecclesiastici del Comune di Castelfranco Emilia”- Comune di Castelfranco Emilia, Modena, 2005
Stefano Tampieri